Un nuovo allestimento che rende omaggio ai ritratti erotici di Carlo Mollino, al Piccolo Regio Puccini dal 10 al 18 marzo prossimi
Venerdì 10 marzo alle ore 20, per la prima volta a Torino, approderà al Piccolo Regio Puccini l’opera intitolata “Powder her face”, “Incipriale il viso” del compositore inglese Thomas Ades.
Rappresentata in prima assoluta nel 1995 al Cheltnham Music Festival, si tratta di una delle opere contemporanee più eseguite a teatro, oltre ad aver avuto anche una versione cinematografica.
Il libretto, ironico e spiritoso, di Philip Henscer, è basato sulla vita di Ethler Margaret Whigham e sul burrascoso divorzio dal suo secondo marito, Ian Douglas Campbell, undicesimo duca di Argyll, che destò clamore scandalo nel 1963. Il processo terminò con la condanna della duchessa per adulterio e atti osceni e scatenò i pruriti dei tabloid britannici, a partire dalle prove che Campbell portò al giudice, una lista di ottantotto nomi, presunti amanti della moglie, e delle piccanti Polaroid.
Abbandonata da tutti, visse tra il 1978 e il 1990 in un appartamento al Grosvenor House Hotel, da cui fu sfrattata per debiti.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una casa di cura, dove morì nel luglio 1993.
L’opera da camera è suddivisa in otto scene separate da intermezzi musicali. La prima e ultima scena sono ambientate negli anni Novanta, mentre le altre spaziano dagli anni Trenta agli anni Settanta.
I ricordi si rincorrono e si intrecciano in un gioco di travestimenti e doppi sensi in puro stile british grazie a un musica molto avvincente.
“Powder her face” è la prima opera scritta da Thomas Ades, compositore e pianista, oltre che direttore d’orchestra. Dopo gli studi al King’s College di Cambridge, ha rivestito la carica di Direttore artistico di Birmingham Contemporary Music Group ed è diventato professore di composizione alla Royal Academy.
Tra le sue composizioni operistiche figurano “Powder Her face” e The tempesta, andata in scena al teatro alla Scala di Milano e The Exterinating Angel del 2016, adattamento dell’omonimo film surrealista di Luis Buñuel.
Il nuovo allestimento al teatro Regio in scena per cinque recite dal 10 al 18 marzo prossimi è firmato dal regista Paolo Vettori. Dirige l’orchestra del Teatro Regio di Torino il ventitreenne Riccardo Bisatti.
Protagonisti della scena sono Irina Bogdanova nel ruolo della duchessa, Amelie Hois, interprete di sei personaggi e Thojas Cilluffo, impegnato in cinque ruoli.
Le scene sono di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Gianni Bertoli.
“È un’opera di una straordinaria modernità – afferma il regista Paolo Vettori. Lo spettatore non tarda a rendersi conto che, in fondo, sta assistendo alla rappresentazione della nostra società, dell’irresistibile voglia di spiare dal buco della serratura per giudicare l’altro, della macchina di fango pronta a azionare alla prima occasione. Erotismo e ricordo si mischiano lasciando sempre, al centro della scena, una donna straordinaria, una libertina punita dalla società, con una determinazione e ferocia ben diverse da quella affidata a don Giovanni, contraltare maschile del libertinismo.
“La scena si svolge in una stanza dalle pareti consunte, quasi manicomiale, in contrasto con ricordi e oggetti di una vita vissuta nel lusso.
Le celebri polaroid scandalose che la fecero condannare diventano un omaggio alle erotiche Polaroid scattate da Carlo Mollino.
Grazie alla collaborazione di Casa Mollino è stato possibile riprodurre in grandi dimensioni sul fondo dell’impianto scenico, in modo da evocare il mondo in cui “tutto è permesso”, catturato dal geniale occhio dell’architetto torinese.
Mara Martellotta
Biglietteria e informazioni
Biglietteria Teatro Regio, piazza Castello 215
Torino, tel 011/8815242
Da lunedì al sabato dalle 11 alle 19, domenica ore 14-18.
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