Cambia il clima. Cambia il vino? Se ne parla al salone di Torino

Cambia il clima. Cambia il vino? Sarà questa la domanda al centro dell’incontro che si svolgerà lunedì 6 marzo, dalle 17 alle 18,30, a Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, in via Carlo Alberto 16 a Torino, nell’ambito degli eventi del Salone del vino, per riflettere non solo sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno generando nel campo della viticoltura, ma anche sulle strategie di adattamento colturale, attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori del settore.

Si partirà dai dati scientifici dello studio triennale sugli effetti dei cambiamenti climatici nella viticoltura del Torinese promosso e sostenuto dalla Camera di commercio di Torino e realizzato sul campo da Cia Agricoltori delle Alpi, in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino (capofila del progetto), l’Enoteca regionale di Caluso, Arpa Piemonte, Aiab Piemonte e Università degli studi di Torino.

Come spiegato da Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino: «La ricerca presentata oggi è frutto di un lavoro triennale che ha analizzato il cambiamento climatico nelle aree vitivinicole della provincia di Torino: un’indagine che vorremmo in futuro proseguire ed ampliare ad altri soggetti e ad altre zone. Il settore della viticoltura è particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici: le variazioni di temperatura, l’aumento dell’umidità e la diminuzione delle precipitazioni possono influire sulla maturazione dell’uva, sulla qualità del prodotto e sulla produttività delle viti. I risultati mostrano, quindi, l’attualità di una sfida che i nostri produttori dovranno affrontare attraverso nuove strategie e innovazioni per mantenersi competitivi sul mercato globale».

«I nostri areali vitivinicoli stanno fronteggiando i cambiamenti climatici con strategie di adattamento di tipo immediato – osserva Elena Massarenti, responsabile dell’Area Progetti di Cia Agricoltori delle Alpi -, occorre un lavoro congiunto per permettere di pianificare al meglio la resilienza di un settore di eccellenza per la nostra regione, al punto da rendere un potenziale limite una nuova opportunità di sviluppo».

Nel dettaglio, sugli esiti dello studio interverranno Guido Bolatto (segretario generale Camera di commercio di Torino), Luigi Andreis (direttore Cia Agricoltori delle Alpi), Antonello Petruzziello (tecnico Cia Agricoltori delle Alpi), Nicola Loglisci (tecnico Arpa Piemonte), Massimo Pinna (presidente Aiab Piemonte), Vincenzo Gerbi (già professore ordinario Disafa Unito), Gianluigi Orsolani (produttore Erbaluce di Caluso) e Giancarlo Martina (produttore vinicolo della Valsusa).

Una panoramica sul valore del comparto vitivinicolo per le imprese del Piemonte verrà fornita da Paolo Bertolino, segretario generale Unioncamere Piemonte, mentre Manuela Fassio (coordinatrice commissione vitivinicola di Coldiretti Torino), Gabriele Busso (vicedirettore Confagricoltura Torino) e Gabriele Carenini (presidente Cia Piemonte e Valle d’Aosta) daranno luogo a una tavola rotonda per individuare un piano comune sulle strategie da mettere in campo per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

«Gli agricoltori devono poter disporre di strumenti scientifici che li supportino efficacemente nelle scelte della programmazione aziendale – osserva Gabriele Carenini -, soprattutto in un settore delicato come quello del vino, dove una differenza di temperatura di pochi gradi può cambiare, in meglio o in peggio, le caratteristiche organolettiche a cui siamo abituati».

Le conclusioni saranno affidate a Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino e Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte.

Seguirà una degustazione di vini a cura dell’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, guidata dal critico e giornalista enogastronomico Alessandro Felis. Moderatore dell’evento sarà il giornalista Roberto Fiori.

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