Consumatori e rottamazione, Polliotto (Unc): “Ecco che cosa c’è da sapere”

I consigli della Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte per rispettare regole e termini di adesione

Gli italiani e i debiti con l’erario, un triste binomio. Le cartelle esattoriali tornano a cadere a pioggia, ma non sempre sono da pagare. Buona parte di esse, infatti, sovente presenta vizi di forma e un alto tasso di potenziale possibilità di prescrizione. Motivo per cui, alla ricezione delle stesse, è sempre bene affidarsi a professionisti competenti per richiedere un esame preventivo di valutazione, al fine di verificare con esattezza se esse sono da pagare oppure no.

Ma c’è di più. Due sono le date da segnare per lo stralcio debiti fino a 1.000 euro previsto dalla manovra 2023, di cui, una riguarda i propri debiti con il comune. La legge di bilancio 2023, come approvata ed approdata in Gazzetta Ufficiale, ha cambiato le carte in tavola rispetto a quanto era previsto nel suo testo iniziale in merito allo stralcio debiti fino a 1.000 euro. Infatti, il proprio comune potrebbe decidere di non aderire allo stralcio.

In pratica è stabilito che, alla data del 31 marzo 2023, l’ente di riscossione a cui le amministrazioni hanno affidato il recupero dei crediti verso i cittadini (quindi, debiti per questi ultimi), annullerà in automatico quelli affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2015 di importo fino a 1.000 euro. L’annullamento sarà automatico. Questo significa che nessuna domanda dovrà essere presentata per vedersi applicare questo stralcio”, esordisce l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Cose diverse, invece, sono previste nel caso in cui si tratti di debiti affidati all’agente riscossione da enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e/o dagli enti pubblici previdenziali.

Cosa più importante però è che, in ogni caso, chiosa l’Avvocato Patrizia Polliotto, “l’ente creditore potrà stabilire di non applicare lo stralcio. Quindi, il comune, ad esempio, potrà decidere di non applicare l’annullamento debiti. La norma stabilisce anche una data entro cui il comune dovrà decidere. Questi, infatti, come si evince anche dalla guida ufficiale sullo stralcio debiti fino a 1.000 euro dell’Agenzia Entrate Riscossione, dovrà decidere con apposito provvedimento (delibera). Inoltre, lo dovrà comunicare all’ente di riscossione entro il 31 gennaio 2023”.

È questa, dunque, la data da segnare e dopo la quale il cittadino potrà conoscere se e come il comune con cui ha il debito abbia aderito o meno allo stralcio.

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