La Cgil in questi giorni ha chiesto a gran voce che si apra un dibattito pubblico sulla costruzione del Parco della Salute e più in generale sul futuro della sanità in Piemonte. La pandemia ha evidenziato ancor di più l’importanza di avere una sanità pubblica efficiente e ci ha insegnato che i posti letto sono indispensabili e non vanno tagliati. Il sindacato ha quindi chiesto che il Parco della Salute venga costruito con soldi pubblici, sostenendo che ci siano circa 700 milioni sul capitolo dei finanziamenti statali ex-articolo 20. Bene ha fatto la Cgil a porre questi temi che sono stati ripresi e condivisi anche dal sindacato dei medici Anaao Assomed che da sempre esprime perplessità sulla scelta del Ppp, lo strumento del partenariato pubblico privato scelto per realizzare il polo sanitario torinese.
L’Assessore Icardi ha risposto, sull’edizione locale di un quotidiano, parlando di anarchia dei numeri da parte della sinistra e dando un quadro dettagliato di come sarebbero già impegnate le risorse statali dell’articolo 20. Ha poi aggiunto che sul Parco della Salute, a gara in corso, il “dibattito pubblico” non sarebbe più ammesso dalle norme del Codice degli appalti e dall’Anac, confermando tuttavia massima disponibilità al confronto con tutti sul piano politico.
Vista la disponibilità dell’Assessore annunciata sui giornali, durante la riunione dei capigruppo, ho richiesto, sostenuta anche dal collega del PD, un’informativa dell’Assessore Icardi in Commissione o in Consiglio regionale in modo che ci sia presto la possibilità di un confronto nelle sedi opportune.
Silvana Accossato
Capogruppo Liberi Uguali Verdi
Consiglio regionale del Piemonte
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