Con una mozione approvata ieri pomeriggio, il Consiglio comunale chiede a Sindaco e Giunta di avviare insieme a Governo e prefetto un monitoraggio sull’attuale dispositivo di soccorso dei Vigili del fuoco della città, con l’obiettivo di verificare la possibilità di procedere ad un potenziamento di personale, mezzi e dotazioni per rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze espresse dal territorio. Il documento, presentato dal consigliere del Partito Democratico Luca Pidello, chiede anche di rinnovare l’edificio della caserma centrale di corso Regina Margherita, di individuare un’area nel centro città per la realizzazione di un nuovo distaccamento, di realizzare sul lungo Po scivoli di varo e alaggio per imbarcazioni di soccorso oltre ad un’area dove ormeggiare un natante leggero in pronta partenza per avere rapido accesso al fiume in occasione di situazioni di emergenza.
Il consigliere, nel sottolineare la necessità di mantenere alto il livello di tempistiche ed efficacia degli interventi di soccorso, intervenendo in Sala Rossa ha ricordato come la sede centrale dei Vigli del fuoco di Torino sia datata 1983 e, a causa della sua impostazione progettuale, non sia più rispondente alle rinnovate necessità di addestramento, formazione e accasermamento del personale, di rimessaggio e gestione dei mezzi e delle attrezzature. Pidello sostiene inoltre che, una città radicalmente cambiata nel corso degli ultimi quarant’anni, necessiti di una nuova sede utile ad organizzare un rapido intervento nella zona centrale e un’attenzione particolare alle situazioni che vanno determinandosi lungo il Po e nell’area precollinare, soprattutto in occasione di grandi eventi.
Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, già modificato da un emendamento presentato da Lorenza Patriarca (PD) che propone l’apertura al pubblico di un museo dei Pompieri capace di testimoniare il valore e l’impegno civile dell’intero Corpo e dei singoli Vigili del fuoco protagonisti, nel corso degli anni, di numerosi eroici interventi di soccorso. Lo spazio museale dovrebbe contenere veicoli e attrezzature attualmente parcheggiati nelle varie sedi della provincia oltre al patrimonio archivistico, storico e bibliografico, oggi conservato presso il comando provinciale e custodito dall’Associazione per la storia dei Vigili del fuoco.
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