Addio al pasticcere Marco Avidano

Sorrisi, passione, studio e semplicemente voglia di fare il proprio mestiere, il pasticcere. Marco Avidano non amava apparire, ma c’era. E non nascondeva entusiasmo quando poteva avere la possibilità di proporre, nelle manifestazioni di spicco per i maestri lievitisti in giro per l’Italia, la propria pasticceria profondamente sabauda e che si esprimeva, soprattutto nei periodi delle festività, attraverso  la produzione dei suoi soffici lievitati, identitari ,negli ingredienti utilizzati, di una città che alla tradizione dolciaria tipica è molto affezionata. Delle “galuperie” studiate, belle, ma senza ritocchi e che raccontavano i simboli della torinesità in versione dolce. Ed in questo stava la sua genialità: ricordo il dolce col quale si è presentato alla stampa e alla città,  chiamato L219, come il finale del codice fiscale dei nati a Torino, realizzato a partire dai tre ingedienti del bicerin appoggiato su un disco di pasta frolla al ciocccolato.

Tra pochi giorni, proprio su ” Il Torinese” , sarebbe stato l’anniversario della mia prima intervista ” natalizia” a te, a pochi mesi dalla tua apertura torinese, nella storica e commerciale Via Po, e nella quale riponevi tanta fiducia: alla ripresa post covid volevi dare un tuo contributo e credo tu  ci sia riuscito alla grande. Ricordo anche quanta fatica a reperirti : sempre in giro alla ricerca di nuovi prodotti da sperimentare nei tuoi dolci. Ma si sa, il mestiere del giornalista è andare a caccia della notizia e delle storie che fanno la notizia: e tu ne avevi tanti di racconti dolci da scrivere. 
Chissà se stai già pensando al prossimo panettone da farmi raccontare : nel frattempo, mi piace ricordarti con queste parole durante uno dei nostri pochi incontri ma che ti ha subito definito come un pasticcere moderno fortemente ancorato alla tradizione dolciaria sabauda da divulgare in ogni dove, con l’entusiasmo che ti caratterizzava. Anche nei momenti negativi. 
Ciao Marco

Cosa vuol dire Natale per un pasticcere di esperienza come Marco Avidano?

E’ un punto di arrivo dopo quasi sei mesi di lavoro: ricerca delle materie prime, le prove per gli impasti, i test per i vari abbinamenti…soprattutto il periodo estivo è un periodo molto importante per la promozione della mia linea, in particolare dei lievitati per il Natale: la partecipazione agli appuntamenti previsti per gli addetti del settore sono occasioni interessanti per far conoscere il mio modo di lavorare e i prodotti ai quali mi dedico. Ritengo, infatti, che definire le linee di promozione, anticipando i tempi, è tutto tempo guadagnato nel momento in cui il pubblico dovrà recarsi concretamente in negozio ad acquistare. I canali social, per questo, mi hanno aiutato molto.

 
Chiara Vannini
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1 Comment

  1. Questo articolo trasmette la malinconia Ela dolcezza del ricordo di un grande “ artigiano “ della pasticceria piemontese
    Sono certa che quest’anno i “ vecchi torinesi” gusteranno il panettone ricordando anche coloro che hanno contribuito con la loro grande passione a migliorarlo e divulgarlo in tutto il mondo .

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