PER LE LIBERTA’ DEMOCRATICHE E LA PARI DIGNITA’ IN IRAN
Il Consiglio comunale prende posizione sulla drammatica situazione in Iran. E’ stato approvato un ordine del giorno (prima firmataria, Alice Ravinale) che esprime il sostegno e la massima solidarietà alle donne, alle studentesse, agli studenti e al popolo iraniano. Il documento condanna la sanguinosa repressione attuata dalle autorità di quel Paese contro le manifestazioni delle donne e di tutte le persone in lotta per la libertà e la pari dignità.
Inoltre, il testo votato ricorda come il principio di non discriminazione tra generi sia sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani, e previsto in diversi trattati che l’Iran stesso ha ratificato, in particolare la Carta delle Nazioni Unite e il Patto internazionale sui diritti civili e politici.
L’assemblea elettiva di Palazzo Civico chiede pertanto al Governo italiano di fare pressione con urgenza sul Governo di Teheran affinché cessi immediatamente la repressione sanguinosa delle mobilitazioni, vengano liberate le persone detenute in seguito alle proteste (tra le quali la cittadina italiana Alessia Piperno) e sia infine garantita la libertà alle donne iraniane, oltre al pieno rispetto dei diritti umani. Il documento è stato oggetto di un emendamento presentato dal consigliere Silvio Viale, a sua volta approvato, che si pronuncia a favore di un inasprimento delle sanzioni contro Teheran da parte dell’Unione Europea.
La votazione ha visto una massiccia convergenza sull’atto, con 37 voti a favore. Il voto è stato preceduto da un dibattito nel quale, oltre alla consigliera Ravinale che ha illustrato la proposta diii ordine del giorno. I consiglieri e consigliere Ivana Garione (“E’ una lotta di donne e uomini contro l’oppressione del dogmatismo religioso e politico”), Viale (“L’Unione Europea deve incrementare le sanzioni, l’Iran arma la Russia”, Nadia Conticelli (“in Iran le libertà individuali sono limitate dal mescolarsi di precetti religiosi e legislazione, le donne sono le più oppresse”), Valentina Sganga (“ il coraggio delle donne iraniane contro un regime totalitario mostra come l’Islam politico sia al capolinea), Lorenza Patriarca (”Impressionanti i dati sulle vittime, donne protagoniste della protesta ma fortunatamente non da sole”), Giovani Crosetto (“Servono nuove sanzioni, è da condannare la stessa forma di governo dell’Iran”), Elena Apollonio (“Positiva l’unità intorno ai diritti umani, il diritto di manifestare va difeso”, Giuseppe Catizone (“occorre dire che in Iran vige una feroce teocrazia, la comunità internazionale deve reagire”) e Sara Diena (“Sosteniamo le sorelle iraniane, c’è un femminismo islamico che lotta non contro il velo ma contro la sua imposizione, l’islamofobia va respinta”.
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