La Mobility as a Service (MaaS) è un nuovo concetto di mobilità, che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblici e privati (trasporto pubblico locale, ride-sharing, car-sharing, bike-sharing, scooter-sharing, taxi, car rental, etc.) riuniti in un unico servizio e con un unico sistema di pagamento fruibili attraverso una piattaforma dedicata che risponde in modo personalizzato alle specifiche esigenze di spostamento in ambito urbano e a cui i cittadini potranno accedere con il proprio smartphone.
L’obiettivo del progetto dell’Assessorato della Mobilità della Città di Torino, in collaborazione con 5T Srl, e cofinanziato dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico è stato quello di testare il MaaS in un contesto reale per una durata di 12 mesi.
Per candidarsi alla sperimentazione, partita il 1 ottobre 2021, occorreva essere maggiorenni e residenti a Torino, disporre di una certificazione Isee inferiore a 50mila euro, non essere proprietari di un’auto o averla rottamata nel biennio 2020/2021, essere titolari di una carta di credito o di altri sistemi di pagamento elettronici e possedere uno smartphone.
I “buoni mobilità”, di un valore pari a € 150 al mese, sono stati assegnati a 100 cittadini tester, selezionati dal bando pubblicato dal Comune di Torino, che avevano anche la possibilità di estenderne l’utilizzo ad membri della stessa famiglia. La platea degli sperimentatori si è quindi estesa a 152 cittadini. L’età media dei tester è di 39,5 anni e il 70,7% degli utilizzatori rientra nella fascia di età 21-50, con suddivisione quasi paritetica tra uomini e donne. Durante i mesi di sperimentazione, i pacchetti sono stati più volte rimodulati e riaggiornati grazie al continuo scambio tra 5T, che coordinava la sperimentazione, e gli utenti che potevano inviare feedback e commenti.
I dati raccolti finora stanno dimostrando che da una parte l’erogazione di “pacchetti” con servizi diversi di mobilità piace e permette agli utilizzatori di poter essere più flessibili nei loro spostamenti quotidiani perché le disponibilità di mezzi sono numerose e immediatamente disponibili attraverso un’unica app. Dall’altra, si è potuto notare come una buona parte degli utenti si siano poi orientati verso pacchetti più segmentati e verticali su un particolare mezzo di trasporto, probabilmente per affezione e abitudine su un particolare modo di muoversi.
Altro dato interessante è quello sul trasporto pubblico. Il mezzo pubblico rimane sempre la prima scelta di spostamento: il trasporto pubblico è il servizio più richiesto dalla maggioranza dei tester (circa l’85% del campione) con una percentuale di utilizzo del 65% della quota di minuti a disposizione nel proprio pacchetto. A seguire, i servizi di scooter sharing che in modo sorprendente si sono attestati sul 50% di utilizzo. Infine, i servizi di taxi (44%), di car sharing (32%) e i monopattini (29%).
Per la maggior parte degli sperimentatori, la classifica dei mezzi più usati vede infatti al primo posto il trasporto pubblico, al secondo posto il servizio di car sharing e infine il monopattino. I tester hanno inoltre dichiarato che “tempo, indipendenza e sostenibilità” sono stati i 3 motivi principali per la scelta del mezzo. Un altro punto interessante, segnalato dai tester, è stato quello della riduzione dei tempi di spostamento: per la maggioranza, la riduzione è stata valutata sui 5 minuti e addirittura il 10% ha dichiarato fino a 15 minuti.
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