Giachino: “Non credo che Salvini parlerà solo di pensioni ai cancelli della FIAT”

Non credo che Salvini parlerà solo di pensioni ai cancelli della FIAT , credo e mi auguro si chiederà perche’ questa grande fabbrica è stata accompagnata al declino negli ultimi 20 anni e perché gli ultimi Governi non si sono dati una politica industriale dell’auto.

Le buone idee hanno successo anche in politica.
La scelta di Salvini di andare a parlare ai cancelli di Mirafiori da 2 giorni tiene banco sui giornali torinesi e da 2 giorni , la FIOM attacca il PD e i partiti progressisti di aver dimenticato il tema del Lavoro.
Di cosa parlerà Salvini ai cancelli di quella che è stata la,più grande fabbrica italiana? La fabbrica simbolo del Boom economico e della Italia che a metà degli anni 80 (quando la UNO di GHIDELLA stupiva e sbaragliava la concorrenza) arriva ad essere la quinta potenza economica del mondo?
Parlerà di pensioni ma si chiederà perché negli ultimi vent’anni la sinistra che governava Torino e che ha guidato il Paese negli ultimi dieci anni invece di darsi una politica industriale dell’auto per difendere come hanno fatto Germania, Francia e Spagna, un settore strategico per la innovazione industriale , hanno accompagnato il lento declino della produzione di auto in Italia a partire da Mirafiori. Anche il sindacato si deve chiedere perché il calo delle produzioni e della occupazione è stato accompagnato periodicamente da accordi sindacato-azienda. Tutti gli auspici positivi espressi in comunicati e dichiarazioni sono stati smentiti dai fatti e adesso qualcuno si prepara a chiedere che la Mirafiori , dove nascevano le auto che stupivano il mondo , diventi un grande “feramiu'” dove si smonteranno le auto?
Il prossimo Governo si troverà a disposizione il “fondone auto” di Giorgetti nato dalla Mozione Molinari (Lega) di 8,7 miliardi suddivisi in annualità da 1 miliardo che dovranno servire da incentivi per rottamare le vecchie auto inquinanti ma anche per una politica industriale dell’auto che accompagni il nostro Paese verso l’auto del futuro che non dovrà essere solo elettrica , utilizzando tutte le potenzialità di ricerca presenti nelle aziende e nel Politecnico di Torino.
Salvini parlerà di pensioni ma ,credo , rivendicherà anche il merito di aver corretto l’ultima Finanziaria di Draghi che aveva letteralmente dimenticato il settore auto. Con il fondone Giorgetti e i suoi incentivi si è rianimato un po’ il mercato dell’auto e il settore. Con la politica industriale dell’auto si vuole difendere un settore che i Sindaci di sinistra avevano dato per maturo e che invece sarà strategico per ridurre inquinamento e per la mobilità del futuro. Se SALVINI dirà queste cose a Mirafiori nello stesso giorno in cui Tavares si incontrerà con le Amministrazioni locali, allora CIRIO e LORUSSO potranno essere meno timidi e Torino potrebbe avere una prospettiva di rilancio.
E chi scrive che ha lanciato la protesta e la proposta di Mozione , fatta propria da Molinari, ne sarà molto soddisfatto perché per il futuro di Torino e del Paese occorre difendere il settore auto come abbiamo difeso la TAV.
Mino GIACHINO 
SILAVORO SITAV
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