La crisi idrica dovuta alla gravissima siccità rischia di estendersi dall’agricoltura alle attività produttive.
Lo afferma Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, che chiede di sfruttare le risorse europee “per realizzare gli invasi e affrontare l’emergenza”.
Per l’esponente degli artigiani “La carenza d’acqua rischia di trasformarsi da straordinaria a strutturale e non possiamo farci trovare impreparati. Ad, esempio, è già una realtà il calo del 39,7% della produzione idroelettrica nei primi 5 mesi del 2022. Abbiamo provveduto a individuare il perimetro delle imprese manifatturiere e di quelle dei servizi alla persona ‘idro-esigenti’, con un occhio particolare alle Mpi e alle imprese artigiane”. Secondo lo studio in Piemonte nei 10 settori manifatturieri ‘idroesigenti’ ci sono 10.928 imprese di cui 6.892 a carattere artigianale, nelle quali lavorano 124.887 addetti. Sono circa 15 mila le imprese dei servizi”.
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