Rai Fiction, Anele e Film Commission Torino Piemonte hanno dedicato uno spazio di approfondimento all’interno del Salone del libro ad Arnoldo Mondadori con due appuntamenti per celebrare uno dei più grandi imprenditori dell’industria editoriale italiana.
Ieri sera al Cinema Massimo il primo appuntamento, che rientra nel Salone off, l’anteprima della docu-fiction “ArnoldoMondadori – i libri per cambiare il mondo” con protagonista Michele Placido. Il film in onda prossimamente sulla Rairipercorre la vita privata e professionale del grande editore, dalleumili origini, Arnoldo era figlio di un ciabattino di Ostiglia con la passione della lettura, ai primi passi come ragazzo di bottega in una tipografia (interpretato da Brenno Placido) fino alla creazione di un impero editoriale, mosso dal desiderio di rendere la lettura accessibile a tutti e creare una società migliore con la scelta di un’“editoria popolare”, che ha favorito la crescita culturaledell’Italia in gran parte ancora semi analfabeta e povera.
Il film abbraccia tutta la parabola del grande pioniere dell’editoria: dalleaudaci collaborazioni degli inizi con personaggi che spaziano da D’Annunzio a Walt Disney, alla passione genuina e viscerale nei confronti dei grandi scrittori che pubblicava da Ernest Hemingway e Giuseppe Ungaretti, dal concepimento dei Gialli e Oscar Mondadori come letteratura di evasione, alla creazione della rivista Epoca, prima affidata al figlio Alberto (creatore della collana Il Saggiatore), con cui ebbe sempre un rapporto conflittuale, e poi ad Enzo Biagi. Il secondo Appuntamento si è tenuto nello Spazio Rai del Salone del Libro con il titolo “L’importanza dell’investimento nella cultura e nell’editoria il caso Arnoldo Mondadori”. Sono intervenuti Michele PlacidoAnouk Andaloro, capostruttura Rai Fiction, Gloria Giorgianniproduttrice e founder di Anele, Marco Frittella, direttore di Rai Libri, Gian Arturo Ferrari, ex direttore di Mondadori e Marino Sinibaldi, Presidente del Centro per il libro e la lettura che ha moderato l’incontro partendo dalla figura di Arnoldo Mondadori. Si è discusso su come è cambiato il ruolo dell’editoria, se ha ancora il ruolo centrale che ebbe nel secondo dopoguerra per favorire la rinascita del Paese.
Giuliana Prestipino
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