Ruffino (Azione): ridurre gap su salari e congedi maternità

“Secondo una nostra indagine, prima del covid, 1 donna su 5 lasciava il proprio lavoro entro due anni dalla maternità, soprattutto se inquadrata con contratti a tempo determinato o part – time. Inoltre per le donne che rientrano a lavoro, i salari si riducono del 12 %, perché di conseguenza si riducono le ore lavorate. Il reddito dei padri invece non viene penalizzato in nessun modo. Da marzo del 2022 a sostegno delle famiglie il Governo ha introdotto l’ assegno unico, strumento utile, ma non sufficiente. Su congedi e incentivi di rientro a lavoro post maternità, occorre fare di più.” Lo ha dichiarato in una nota la deputata di Azione Daniela Ruffino in merito ai dati su maternità e lavoro.
“Nel piano di Azione next generation, abbiamo individuato interventi mirati e strutturati, che proprio oggi vogliamo ricordare e rilanciare. Vogliamo bilanciare i congedi di madri e padri, sia in termini di reddito che di durata. Dopo il parto le donne non vanno a lavoro anche fino a 150 giorni, gli uomini solo per 10. Infine – ha concluso la deputata di Azione – vogliamo garantire alle madri che rientrano a lavoro, un’integrazione salariale fino a 5 mila euro annui. Per questo occorre un piano da 3,6 miliardi. Dobbiamo agire in fretta, se vogliamo davvero incidere sul delicato problema maternità e lavoro:”
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