A Torino dal 5 al 7 maggio al Centro Culturale Protestante di Torino
“Sappiamo ancora riconoscere il male?” in un mondo che in questi tempi caratterizzati da grandi prove dalla pandemia alla guerra l’interrogativo è d’obbligo e non può essere eluso o affrontato con superficialità o rassegnata consapevolezza della sua ineludibilità.
Nel mezzo di una tempesta come quella attuale, il tema del male si manifesta ancora una volta con forza devastante, ponendo questioni – sul piano teologico, ma anche su quello etico, filosofico e scientifico – per discutere delle quali il Centro Culturale Protestante di Torino propone un incontro a più voci che, senza la presunzione di affrontare il tema in tutta la sua complessità, privilegerà alcune linee-guida le quali, per altro, si intersecano fra loro.
Il convegno si svolge a Torino dal 5 al 7 maggio presso la casa Valdese di Corso Vittorio Emanuele II 23 e si articolerà in quattro sessioni con l’intenzione di sottoporre alla riflessione collettiva alcuni aspetti delle manifestazioni del male ben presenti nell’esperienza individuale e della società nel suo complesso.
Tra i partecipanti interverranno illustri ospiti italiani e stranieri tra i quali i teologi Enzo Bianchi e Maria Bonafede, i filosofi Federico Vercellone e Simona Forti, il semiologo Peppino Ortoleva e l’epidemiologo Paolo Vineis.
- La prima sessione sarà dedicata a Il dolore. È il male che si manifesta come potenza estranea e nemica, oscura e poco intellegibile, che, come stiamo sperimentando – con la pandemia, con la guerra – ci aggredisce, ci invade, di fronte alla quale siamo spesso disarmati.
- La seconda sessione sarà dedicata a Il male e le religioni. Rappresentanti di alcune del le grandi religioni e specialisti nelle materie bibliche aiuteranno a chiarire la visione delle religioni su questo tema.
- La terza sessione sarà dedicata a La violenza. In questa sessione si intende esaminare il male di cui l’essere umano è direttamente responsabile, esaminando gli aspetti giuridici, politici ed economici delle disuguaglianze e delle ingiustizie, l’incombere della crisi ambientale, la violenza che, in modi sempre più pervasivi, viene esercitata tramite i media.
- La quarta sessione dal titolo Un male, molti mali, infiniti mali? tirerà le fila della discussione sintetizzando e organizzando le prospettive emerse.
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