“Una vera e propria inversione a U quella odierna di Icardi sul Maria Adelaide:
non solo è fuori dall’elenco delle Case di Comunità finanziate con i fondi del PNRR, non è nemmeno nelle 8 strutture finanziate con fondi regionali nè rientrerà nei finanziamenti della 338 sulle residenze universitarie. Tutto il progetto è figlio di un project financing pensato da Ricca per le Universiadi, che lo guideranno in toto, con un esito prevedibile: l’ennesima megastruttura progettata da privati e che, un domani, avrebbe costi altissimi per l’Edisu nel caso la volesse riscattare con canoni annuali” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che questa mattina in Commissione ha chiesto all’Assessore alla Sanità un’informativa sul destino dell’ex Ospedale Maria Adelaide.
“Destinare 1000 (come già previsto da anni) dei 13000 metri quadrati dell’immensa struttura del Maria Adelaide per una futura Casa di Comunità, con risorse nemmeno individuate, non può essere altro che una presa in giro: quello spazio non sarà mai sufficiente a ospitare davvero la completezza dei servizi che si richiede per un presidio territoriale del genere e molto probabilmente non sarà nemmeno una residenza EDISU” – prosegue Grimaldi. – “Da mesi chiediamo che il Maria Adelaide rientri nell’elenco delle Case di Comunità della Città di Torino, sulla base di esigenze territoriali risapute e più volte testimoniate dagli abitanti di Rossini, Aurora e Vanchiglia. Ecco svelato il bluff: se queste sono le premesse, di certo non sarà possibile garantire un vero servizio di prossimità per la prevenzione, la cura e la continuità sanitaria-assistenziale dall’ospedale al domicilio, in grado di ospitare gli infermieri di comunità, i medici di famiglia, laboratori analisi e altri sportelli di assistenza socio-sanitaria”.
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