Riceviamo e pubblichiamo
Non ci saranno in Piemonte vendite promozionali che anticipano i saldi: dopo le deroghe previste lo scorso anno per far fronte all’emergenza pandemica, si torna alla normativa ordinaria che prevede l’inizio dei saldi invernali il primo giorno feriale antecedente l’Epifania.
La Terza commissione del Consiglio regionale del Piemonte si è riunita oggi in sede legislativa per confermare il divieto di vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.
“La Giunta regionale, di concerto con la commissione Commercio, in piena intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dopo aver audito le Associazioni di categoria – afferma l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, la leghista Vittoria Poggio – conferma il divieto di effettuare le vendite promozionali nei 30 giorni che precedono i saldi. La finalità è quella di avere su tutto il territorio nazionale la stessa data d’inizio e la medesima durata dei saldi, adeguandoci a quanto indicato dalla Conferenza delle Regioni per tutelare la concorrenza nelle zone di confine tra Regioni e di fornire agli operatori una data unica per organizzare adeguatamente le loro attività”.
“Ritengo che le vendite promozionali – spiega Claudio Leone, presidente leghista della Terza commissione – favoriscano i grandi gruppi a danno delle piccole realtà. Una garanzia di marginalità agli imprenditori commerciali che sono arteria dell’economia piemontese: nei 30 giorni prima dei saldi non saranno possibili vendite in promozione e auspico che il divieto sia oggetto di adeguati controlli”.
“Gli ultimi dati registrati parlano di un incremento delle vendite anche per il commercio – prosegue il presidente Leone, in passato imprenditore commerciale – e speriamo che la tendenza sia confermata anche a dicembre, con la spinta del periodo natalizio, e che si rafforzi con i saldi invernali, momento da sempre considerato tra i più importanti della stagione”.
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