IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
L’attacco frontale e pregiudiziale al green pass e alla stessa vaccinazione di massa ha raggiunto dei punti intollerabili perché gli assembramenti non vanno permessi, avvalendosi dei poteri di prefetti e questori. Non si tratta di restrizione della libertà, ma di tutela della salute dei cittadini.

Ma ci sono due vistose incongruenze che vengono alla luce solo in questi giorni: il fatto che il green pass non sia richiesto nei luoghi di culto ed invece venga preteso nelle sale- conferenze. Una discriminazione ingiustificabile, se il fine è la tutela della salute che deve riguardare credenti e non credenti indifferentemente. Le elezioni amministrative avranno modalità diverse sul non uso del green pass per il primo turno del 3 e 4 ottobre dove non ci sarà nessun controllo, mentre per il ballottaggio verrà imposto il green pass. Un modo assurdo di procedere che fa perdere oggettivamente di credibilità al green pass stesso. Un voto sicuro o più sicuro possibile deve essere garantito fin dal primo turno . Aver messo l’entrata in vigore del decreto il 15 ottobre è una furbata piuttosto vistosa che va denunciata. La tutela della salute va garantita sempre e non nei modi in cui il bizantinismo levantino dei legulei si sostituisce alla capacità di decidere di chi governa. Draghi e Mattarella non possono consentire queste ambiguità.
La colpa di questi veri pasticci sono attribuibili soprattutto ai sabotatori interni al governo rappresentati soprattutto dalla Lega e alla pressione esterna dell’opposizione. L’Italia ha bisogno di gente seria e capace e vorrei sentire cosa pensa il generale Figliuolo di questi provvedimenti . Il generale è persona seria che non parla, ma agisce in silenzio come si addice ad un militare ,tra tanti pagliacci che pontificano in modo sempre più intollerabile . Gli Italiani dovranno sanzionare con il voto amministrativo anche chi si sta rivelando irresponsabile. E’ un nostro diritto andare a votare in sicurezza. Altrimenti molti come minimo staranno a casa. Ci pensino i vari candidati sindaci che sul tema non vogliono esprimersi per non perdere voti. La realtà potrebbe rivelarsi esattamente opposta .
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