Occhio! Gli effetti collaterali del Covid sull’apparato oculare

Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

Il dottor Cornelio Paolo Feira ci spiega come proteggere i nostri occhi da fastidiose congiuntiviti e prevenire patologie più serie.

 

E’ vero, siamo stanchi di sentir parlare di pandemia, ora vogliamo senz’altro goderci l’estate, le vacanze e un po’ di serenità dopo mesi di chiusure e preoccupazioni, vogliamo voltare pagina, parlare d’altro, leggere buone novelle e cercare di dimenticare. Tuttavia alcune conseguenze di questo virus , che speriamo ci lasci presto, si sono manifestate e continuano a farlo, non perché siano direttamente legate ad esso ma, al contrario, come conseguenza di alcune misure che sono state adottate, naturalmente per tutelare la nostra salute, che hanno procurato tuttavia diversi effetti collaterali. Una attenzione maggiore e qualche semplice, ma determinante, accorgimento possono risultare utili a proteggere una parte essenziale del nostro corpo, la nostra finestra sul mondo, la bussola che ci permette di orientarci, vedere, guardare, percepire, scrutare, distinguere, osservare, contemplare e non solo: i nostri occhi.
Il dottor Cornelio Paolo Feira, oculista a Torino, ci racconta cosa è accaduto ( e tuttora accade) al nostro apparato visivo a causa dei dispositivi di protezione utilizzati durante questi mesi di lockdown e come i globi oculari si siano dovuti adattare a nuove e spesso stressanti abitudini.

3 domande al dottor Cornelio Paolo Feira

Dottor Feira quali sono gli effetti prodotti dall’utilizzo prolungato delle mascherine?
L’apparato oculare non è stato interessato direttamente dal virus, non ci sono evidenze che confermino che ci sia un legame di trasmissione infettivo lineare, quello che è accaduto invece è di tipo collaterale. L’utilizzo prolungato della mascherina infatti, uno schermo protettivo che produce un micro ambiente caldo-umido favorevole per batteri, virus e miceti, può essere la causa di congiuntiviti e cheratocongiuntiviti dovute al flusso d’aria della respirazione che si dirige verso le palpebre e gli occhi. Inoltre i punti di contatto della mascherina con il viso possono essere causa di herpes e dermatiti; si dovrebbe cambiare la mascherina ogni 2 o 3 ore, ma comunque non si risolverebbe del tutto il problema.

Quali sono gli altri inconvenienti che questa pandemia sta procurando al nostro sistema visivo?
Lavoro e didattica a distanza hanno causato un’impennata delle ore di applicazione ai dispositivi digitali con conseguente aumento dell’esposizione alla luce blu-viola dannosa per la retina e per il cristallino. Trascorrere ore davanti ad uno schermo per lavorare o seguire lezioni e studiare può creare, secondo diversi studi scientifici, lesioni alla vista a causa dell’alta capacità di penetrazione oculare che questo tipo di luce artificiale a led possiede .
L’utilizzo prolungato di cellulari, tablet e computer che costringe , inoltre, ad una continua messa a fuoco tra lo schermo e l’ambiente esterno, può causare effetti deleteri anche sul ciclo sonno-veglia con conseguenti fenomeni di insonnia.

Quali accorgimenti possiamo adottare per evitare spiacevoli conseguenze di salute legate ai nostri occhi e migliorare la vita del nostro apparato oculare?

Sicuramente fare delle pause durante le nostre sessioni di studio e di lavoro davanti allo schermo e limitare le nostre attività sui dispositivi digitali. Ogni 20/30 minuti bisognerebbe alzarsi e farne 5 di pausa proiettando lo sguardo verso grandi distanze, il nostro occhio è infatti strutturato per una visione da lontano. Un altro consiglio importante è di utilizzare lenti, sia correttive che neutre, con trattamento per la luce blu mentre per curare infiammazione e secchezza si possono utilizzare delle lacrime artificiali in collirio ( in gran parte a base di acido ialuronico). Ovviamente sarebbe meglio essere sotto controllo di uno specialista che può consigliare il rimedio più adatto ad ogni caso specifico.
In generale comunque bisognerebbe evitare di utilizzare luci a led ed adoperare il meno possibile i dispositivi tecnologici avvalendosi magari di schermi protettivi; infine sarebbe ottimale leggere, studiare o lavorare utilizzando supporti cartacei . Non dimentichiamoci che gli occhi sono una parte del nostro corpo molto importante, la nostra guida e il nostro varco sul mondo, trattiamoli bene, non trascuriamoli!

 

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