Verso il voto: le grandi manovre della piccola politica

Con buona pace per Marco Travaglio,  sinistra sbrindellata ed uno spruzzo di pentastellati,  Mario Draghi è proprio bravo. Sua conferenza stampa: sotto il sole c’è confusione sui vaccini e dunque vi spiego. La calma è la virtù dei forti e lui è molto ma molto calmo.

Dote naturale,  inoltre letteralmente osannato in Europa, ed incontra Biden Presidente  degli States come suo pari. Ad occhio e croce è  la prima volta nella storia della nostra repubblica. Così giusto per dire. Matteo Salvini la prende leggermente più bassa. Il suo sforzo è limitare Giorgia Meloni.  Quarta o quinta nella classifica dei libri più venduti in Italia. Anche Lei avanti coi carri.  Alcuni sostengono che Barriera di Milano voterà almeno dal 30 % in su per Fratelli d’ Italia. Complimenti a quelli del PD. Sono riusciti nel distruggere 70 anni di egemonia politica della sinistra. Gli ex comunisti ne escono massacrati da questo Partito Democratico,  culturalmente parlando, s’ intende. Avanti con Lo Russo margheritino doc.  Lo Russo sfida in campo aperto Damilano,  ma lui risponde: al massimo ci si vede a settembre.  Ora è troppo presto. Dopo essere un buon imprenditore  sta diventando un buon politico. Per ora buoni slogan e sta alla larga dai partiti. E adesso chi glielo dice ai leghisti che uno studio della regione auspica l’arrivo di extracomunitari per la nostra regione?  Come mai ? Semplice,  certi lavori i nostri figli,  piaccia o non piaccia,  proprio non li vogliono più fare. Bisognerebbe metterci d’ accordo. Ma non è proprio nel nostro dna. E poi se chi arriva da fuori Italia diventa un amico,  con chi se la prendono.
Anche su ciò Mario Draghi alza la voce. Ovviamente nel suo stile.  All’ Europa non  conviene lasciarci soli. Ecco il termine che ha usato: conviene. Insomma Mario Draghi funziona,  ma tutto il governo funziona? Mah, francamente ho dei dubbi. E poi il parlamento funziona? Anche qui ho dei dubbi. Dubbi decennali,  direi. Si fanno poche leggi che poi vengono stravolte o non applicate. E la demagogia la fa da padrona.  Un esempio. Esecrabile l’omicidio del sindacalista. Dopo cosa accadrà? Ho paura poco o nulla.  Sicuramente il camionista verrà condannato.
Ma una legge sul minimo salariale non c’ è nel nostro paese. Cosa che ovviamente negli altri paesi capitalisti esiste . Persino negli States si  tenta  di regolare il tetto. Tanto, a noi che ci importa, abbiamo il reddito di cittadinanza. Intanto a Napoli continuano nel trovare truffatori,  non solo , la Guardia di Finanza ha scoperto per gli stessi una evasione di 50 milioni.  Non si può andare avanti così.  Per di più il 50 %dei finanziamenti europei dovrebbe andare al sud, dove risiede il 30 % della popolazione italiana ed imperversa il lavoro nero.  La vedo dura, molto dura. Qualche soddisfazione il sud l’ ha data a cinquestelle e PD.  Napoli e Calabria corrono insieme. Il sogno di tutta una vita si è realizzato. Ma mi sa poca cosa.
A Roma Gualtieri e Calenda si giocano il secondo posto per il ballottaggjo con il centrodestra.  La Raggi è fuori dai giochi. Poi le primarie romane,   truca e branca, sono state simili a quelle di Torino. Unico baluardo PD rimane la rossa Bologna. Come l’Emilia Romagna,  anche qui,  sempre meno rossa ma pur sempre brava nell’amministrare.
Altra cosa qui in Piemonte è Torino.  Per ora non c’ è capoluogo di provincia governato dalla sinistra.  Pardon, tranne Verbania. Damilano forse non ce la farà al primo turno .
Troppi candidati e dispersione dei voti. Ma al secondo turno ne vedremo delle belle, con spostamenti di qua e di là. E Conte vuole dire la sua. I soldi risparmiati con Casaleggio li ha dati al suo addetto stampa Casalino diventato addetto stampa cinquestelle a 150 mila euro l’anno.  Si trattano bene i ragazzi. Vuol dire la sua spronando  Chiaretta nel ripresentarsi.
Chiaretta tiene duro: mica vuole fare la fine della Raggi. Ergo? Nessun accordo a Torino tra PD e cinquestelle. Vedrete,  dopo il risultato delle amministrative ne vedremo delle belle.  Io se fossi uno scommettitore non darei vincente il PD e tanto meno i pentastellati targati Conte.

Patrizio Tosetto

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