“La Costituzione a Colori” è il titolo della mostra che il Consiglio, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, allestirà presso l’Urp del Consiglio regionale dal 31 maggio al 6 giugno 2021.
L’esposizione, che vuole essere un rinnovato omaggio alla nostra Carta fondamentale, curata da Dino Aloi e Claudio Mellana, propone disegni e vignette a colori che illustrano i primi 47 articoli della nostra Costituzione, quelli che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini. Gli articoli sono stati interpretati da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi, Lido Contemori, Marco De Angelis e Gianni Chiostri.
I cataloghi della mostra saranno omaggiati anche a tutti i cittadini che nella settimana del 2 giugno, saranno chiamati per la vaccinazione presso il Punto Vaccinale del Rettorato di UniTo, in (via Verdi 8, a Torino). La mostra rientra fra le iniziative che l’Assemblea legislativa piemontese ha scelto, anche quest’anno di organizzare e condividere in collaborazione con Prefettura, Comune di Torino, Città metropolitana, Ufficio scolastico regionale e gli Atenei piemontesi per ribadire come i valori della Repubblica e della Costituzione possano accomunare istituzioni e cittadini.
Il Consiglio regionale ha inoltre ideato “Chi è di scena? La Repubblica”, un concorso rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado il cui bando verrà lanciato a settembre. Si è scritto tanto sulla Repubblica, saggi, libri, sono stati realizzati documentari, film, ma per questo 2 giugno si è deciso di proporre ai ragazzi piemontesi di dar vita e forma alla Repubblica come fosse un personaggio da mettere in scena. La scelta di privilegiare come strumento comunicativo il teatro nasce non solo dalla consapevolezza che possa coniugare formazione e creatività, ma anche dal desiderio di voler ridare visibilità alle arti sceniche dal vivo, fortemente compromesse dopo oltre un anno di pandemia. I vincitori, avranno la possibilità di mettere in scena la propria rappresentazione teatrale, in occasione della Festa del 2 giugno 2022.
Tra le altre iniziative condivise dalle Istituzioni in programma il 2 giugno anche:
- Cerimonia dell’alzabandiera presso la Caserma Monte Grappa in corso IV Novembre 3 a Torino. Per il secondo anno consecutivo, gli Atenei piemontesi, aderendo alle manifestazioni cittadine per la Festa della Repubblica, daranno vita a una maratona di letture. Il tema di quest’anno è ispirato all’Articolo 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Sul palco, allestito nel Cortile del Rettorato dell’Università di Torino, si alterneranno personalità della cultura, delle Istituzioni e, naturalmente, docenti e studenti delle università che aderiscono all’iniziativa. A ognuno il compito di accompagnare la riflessione sull’Articolo 9 con un brano letterario, una poesia, o con il testo di una canzone. La diretta streaming, trasmessa sul canale YouTube dell’Università di Torino, avrà inizio alle ore 17.
- “L’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte” ha implementato sul sito www.istruzionepiemonte.it/2-giugno-2021 un’area dedicata ai contributi delle istituzioni scolastiche sul tema della Costituzione. L’Usr ha predisposto un video, con i contributi di alcuni allievi delle scuole del primo e del secondo ciclo, focalizzato sulla Costituzione; il video sarà presentato al reading per celebrare il 2 giugno, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Torino”.
- La Città metropolitana di Torino ha realizzato un approfondimento speciale dedicato all’Inno di Mameli. Sul sito www.cittametropolitana.torino.it a partire dal 31 maggio saranno online: l’Inno di Mameli nell’interpretazione originale del 1847 a cura della Banda del Corpo di Polizia Municipale di Torino; le interviste al comandante del Corpo di Polizia Municipale Emiliano Bezzon, al direttore della Banda Massimo Sanfilippo, al primo firmatario della legge che ha reso “Fratelli d’Italia” l’inno ufficiale della Repubblica italiana Umberto D’Ottavio; pillole video “Che cosa rappresenta per te l’Inno d’Italia?” .
“Il 2 giugno segna una data importante spesso non considerata pienamente nella giusta dimensione storica- ha dichiarato i presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – Si tratta di uno dei capisaldi di quella che potremmo definire la svolta epocale per il nostro Paese. Per la prima volta, infatti, il popolo italiano, in tutte le sue componenti, fu chiamato a esprimere la propria scelta, quale segnale di partecipazione civile, di responsabilizzazione e di coinvolgimento per determinare il destino dell’Italia. Il referendum fra Monarchia e Repubblica e le elezioni dei membri della Costituente, diedero vita qualche tempo dopo alla Carta Costituzionale: il nostro documento fondativo, la tavola di principi e valori che costituisce la base del nostro stare insieme. In questa occasione mi preme ringraziare tutti gli uomini e le donne in divisa che si sono distinti in questa lunga pandemia per impegno e dedizione, un supporto e sostegno vitale per ognuno di noi”.
“La Nostra Costituzione riconosce nell’istruzione un diritto fondamentale del cittadino, garantisce l’accesso universale alla conoscenza in condizioni di parità come la leva determinante per lo sviluppo sostenibile della società e il benessere delle comunità, tant’è che affida alla Repubblica, dunque in primis alla Scuola, il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che possano impedire il pieno sviluppo della persona – afferma Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – In questi sedici mesi di pandemia, le comunità educanti hanno tenuto fede al loro mandato costituzionale, ponendo faticosamente un argine alle diseguaglianze e contenendo il disorientamento di studenti e famiglie più fragili ed esposte al rischio di marginalità sociale. Da questo sforzo dobbiamo ripartire per costruire insieme un modello di scuola nuova, partecipata, solidale e inclusiva, che non lascia indietro nessuno. In occasione del 75° anniversario della Repubblica, riconosciamoci tutti nel valore irrinunciabile della Scuola quale strumento per ricucire dal basso la coesione sociale e luogo elettivo dove i cittadini di domani, senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, di condizioni economiche, sociali e culturali, potranno formare le loro competenze e costruire un futuro più prospero per il nostro Paese”.
“Siamo particolarmente lieti e onorati di tornare ad ospitare le celebrazioni della Festa della Repubblica all’Università di Torino – dichiarano il Rettore Stefano Geuna e la Prorettrice Giulia Carluccio – Anche quest’anno al centro delle letture di c’è la Costituzione, il testo fondativo della Repubblica Italiana che custodisce e tramanda i valori fondamentali sui quali è stata edificata la nostra democrazia. In particolare, abbiamo inteso ispirare la riflessione all’Articolo 9, che prescrive la promozione del patrimonio culturale. Un Articolo breve ma illuminante, che mantiene nel tempo un’eccezionale attualità. Non sfugge come il ruolo essenziale della scienza e della tecnica come motore di sviluppo sia universale, ma ancor più avvertibile in tempo di pandemia. Non di meno quello della cultura e del paesaggio, che si sono affermate come un tratto identificato forte dell’identità nazionale. Scienza, tecnologia, cultura e paesaggio rappresentano la porta di accesso al futuro, connesse da una prospettiva di sempre maggiore sostenibilità”.
“Quando i nostri Padri Costituenti delinearono la Carta Costituzionale, inserirono tra i principi fondamentali, nello stesso articolo 9, lo sviluppo della cultura e la promozione della ricerca scientifica e tecnica, esplicitando anche che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico – commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco – Un accostamento, quello tra la cultura e la ricerca, al quale si deve guardare con grande attenzione e che credo sia importante aver scelto di sottolineare in questa Festa della Repubblica. Oggi è infatti sempre più rilevante avere presente quando si fa ricerca scientifica, anche nei suoi aspetti più tecnici, come quelli oggetto delle discipline caratteristiche del nostro Ateneo, che in fondo scienza, tecnica, ma anche paesaggio, reperti storici e opere d’arte sono manifestazioni di quella che in senso alto possiamo chiamare “cultura” e che ci caratterizza come popolo e come Nazione”.
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Così recita la prima parte dell’articolo 9 della nostra Costituzione repubblicana. Mai come in quest’ultimo anno ci siamo resi conto di quanto la ricerca sia fondamentale per le nostre vite, per la nostra salute, per la nostra libertà – dichiara Gian Carlo Avanzi, Rettore Università degli Studi del Piemonte Orientale – Un anno fa ci stringevamo simbolicamente attorno a valori fondanti della nostra Costituzione come solidarietà e cooperazione. A un anno di distanza ci siamo resi conto di quanto la ricerca scientifica vada difesa, tutelata, sorretta e incoraggiata, poiché è l’unica arma che abbiamo a disposizione per lasciarci alle spalle questo terribile biennio. I valori espressi dall’articolo 9 sono intrinseci dell’Università; il mondo accademico perciò parla con una voce sola quando sottolinea la necessità che la ricerca sia libera. Oggi lo fa pensando anche e soprattutto a colleghi come AhmadDjalali e Patrick Zaki, per la cui libertà non ci stancheremo mai di lottare!”.
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