IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Questo fine settimana in Riviera è stato caratterizzato dal rispetto delle norme a cui i sindaci hanno richiamato tutti in modo molto fermo: essere in zona gialla -hanno ribadito – non significa un liberi tutti.
Proprio per poter ripartire occorre prudenza e civismo, a tutela di se’ stessi e degli altri.
Certamente nelle località marine pesa il coprifuoco alle 22 e il fatto che i ristoranti possono solo servire all’esterno. In questo fine settimana c’è stata una forte mobilitazione di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza per verificare il rispetto delle regole. Un locale di Alassio, poco conosciuto, è stato multato ed è stato chiuso per cinque giorni perché i clienti pranzavano anche all’interno. Non c’è altro modo per evitare ciò che accadde lo scorso anno nei mesi estivi durante i quali la trasgressione in alcuni casi diventava la regola nel ricordo delle stagioni passate in cui la frenesia dell’estate aveva il sopravvento su tutto e le poche norme stabilite non venivano rispettate. Alassio e Albenga e la Baia del Sole riprendono con il piede giusto. La voglia di ripartire è tanta, ma il timore di dover di nuovo chiudere ha il sopravvento. In alcuni condomini lo scorso anno la mascherina all’interno delle parti comuni e persino degli ascensori era quasi un optional. Quando intervenni per richiedere il rispetto delle norme venni insolentito. Da tempo la situazione è cambiata e sono rarisssimi i casi di irresponsabilità: la mascherina è diventata una parte di noi stessi anche se a molti da’ fastidio. I mesi invernali e le zone rosse hanno lasciato il segno. Credo che con prudenza vada ripresa gradualmente se non la vita normale almeno un modo di vivere migliore o meno angosciante. Dobbiamo aver fiducia nei vaccini anche se ci vorrà molto tempo per riscoprire quella che Mario Soldati proprio ad Alassio definiva la “gioia di vivere”. Le estati inventate da Mario Berrino con la gran cagnara estiva resteranno un bel ricordo. In effetti da molti anni, per tutta una serie di motivi, le vacanze in Riviera non erano più quelle del secolo scorso. Fa impressione persino scrivere secolo scorso, ma questo primo ventennio del nuovo secolo non è stato felice al di là della pandemia che ci ha sconvolto l’esistenza. Ad Alassio però quest’anno è tornata la spiaggia di un tempo, quella spiaggia mitica dove abbiamo in molti giocato da bambini e dove Giovannino Guareschi portava i suoi figli. Fa piacere vedere i locali che hanno resistito ai mesi durissimi che hanno paralizzato ogni attività. Lo stile coriaceo, ad esempio, del mitico Jano ha prevalso su tutto. Tanti ristoranti meriterebbero di essere citati. Che si riprenda nel rispetto delle regole è un buon segnale ed è un invito molto convincente a fare le vacanze in Italia e per noi piemontesi in Liguria. Tornare all’antico appare anche bello e suggestivo. L’importante è il civismo e il non pretendere un divertimento senza regole che era comunque qualcosa di non accettabile anche prima del Covid.