L’Ad del ‘Gruppo’: “Innovazione e sperimentazione da sempre al centro della politica aziendale a favore dell’ambiente”.
Nella settimana tradizionalmente dedicata alla celebrazione del valore del lavoro, il ‘Gruppo Marazzato’, prossimo al compimento dei settant’anni di attività, azienda leader nelle bonifiche ambientali e specializzata nella raccolta, gestione e smaltimento di rifiuti solidi e liquidi (oltre che di amianto e FAV) presenta gli ultimi ritrovati del proprio parco mezzi operativi sempre in costante aggiornamento e in linea con le più recenti acquisizioni della migliore tecnologia al servizio dell’ambiente.
Un tris di veicoli tutti in gamma Euro 6D che segnano un’accelerazione qualitativa rispetto agli standard abituali del mercato, poiché “La politica aziendale da sempre verte su innovazione e pionierismo, alla ricerca del massimo prodotto esistente. Motivo per cui ogni anno destiniamo ingenti risorse all’aggiornamento delle varie categorie di mezzi pesanti impiegati nella realizzazione dei molteplici servizi offerti alla clientela puntando sulla qualità e novità degli allestimenti”, esordisce Luca Marazzato, Ad della storica impresa italiana di cui condivide la guida insieme ai fratelli Alberto (General Manager) e Davide (Head of Sales) ereditata dal padre Carlo (oggi il più grande collezionista europeo di camion d’epoca) e dall’indimenticato nonno Lucillo, il fondatore.
Tra le recentissime novità approdate a Borgo Vercelli, dove è ubicato l’headquarter di Marazzato (che conta su più sedi operative anche nel resto del Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia e circa 300 dipendenti), spicca in primis di un ‘escavatore a risucchio’ di ultimissima generazione. Una macchina “che consente di effettuare scavi in maniera innovativa. Al posto della classica benna meccanica troviamo invece un braccio operatore posteriore dotato di cinque movimenti indipendenti pilotati proporzionalmente, che permette di aspirare su tutta la zona posteriore del veicolo senza necessità alcuna di doverlo spostare. Braccio collegato a una pompa a vuoto dalle potenze significative in grado di staccare, strappare e aspirare la terra e i materiali da rimuovere nel rispetto dei sottoservizi proprio nel punto esatto in cui si trovano”, approfondisce Luca Marazzato. Uno strumento utilissimo in raffinerie o contesti industriali e urbani delicati in cui lo scavo tradizionale può comportare un pericolo di rottura involontaria di tubazioni, condutture e fasci di cavi in corrugato. “Un metodo meno invasivo, ma decisamente più efficace in superfici frequentate da più elementi di diversa natura e funzione che le attraversano in modo importante. Ne esistono al momento pochi esemplari in tutto il Nord Italia, e sono davvero preziosi per usi complessi ove occorre una certa cautela e destrezza, per via dei quali la spesa si giustifica in rapporto a un impiego massimamente finalizzato, preciso e puntuale”, precisa il manager. “Il mezzo, allestito su telaio ‘Volvo’, marchio prestigioso con cui collaboriamo sin dagli anni Settanta”, puntualizza l’Amministratore Delegato, “capace di aspirare e soffiare, spingere, permette di operare su scavi anche fino a 60 metri di altezza grazie a un apposito kit di prolunghe. Una funzione utilissima per la manutenzione dei giardini pensili urbani in cui spesso si rende necessaria prima l’operazione di rimozione della terra, seguita poi a ruota dal suo contestuale riposizionamento, eliminando il faticoso lavoro a mano”. Un esemplare che va a completare e innovare la gamma inaugurata il decennio scorso, quando ‘Marazzato’ fu tra i primi in assoluto in Italia a sperimentare con successo questo moderno tipo di tecnologia.
Dulcis in fundo, “Siamo tra i primissimi in Italia, nel settore ecologia e ambiente, a sperimentare un ‘Iveco Natural Power’ alimentato a LNG, Liquefied Natural Gas, carburante che riduce di molto l’impatto inquinante dei camion e di cui nel Nord Italia, area in cui prevalentemente operiamo, esiste già una buona rete di distribuzione stradale di punti di rifornimento”, amplia ancora il discorso Luca Marazzato. “Il gas naturale è il carburante più ecologico per i motori a combustione interna, in grado di portare significativi vantaggi ambientali: migliora la qualità dell’aria a livello locale, eliminando quasi totalmente gli inquinanti atmosferici (-70%Nox, -96%PM, -90%NMHC), contrastando al contempo il riscaldamento globale. Riduce inoltre di molto le emissioni di Co2, circa il 15% in meno rispetto al diesel, attenuando al contempo anche il rumore (-3db) e ridimensionando così l’impatto acustico del traffico stradale. La nostra motrice è impiegata con un semirimorchio a vasca o cisterna, a seconda rispettivamente della movimentazione presso i nostri stabilimenti di rifiuti solidi o liquidi. Siamo fieri, come ‘Gruppo Marazzato’, di aver contribuito alla sperimentazione di tale nuova tecnologia di trazione per compiere un’attenta valutazione di prodotto avendo ricevuto nel tempo mezzi in prova a marchio ‘Iveco’, ‘Scania’ e ‘Volvo,’ ovvero i tre stimati player automobilistici che hanno inaugurato tale settore, e con cui abbiamo altresì scritto nei decenni pagine importanti del nostro percorso storico e industriale”.
Ma c’è di più. “Nel 2021 attendiamo inoltre ancora un altro, nuovissimo mezzo”, anticipa infine Luca Marazzato. “Si tratta di un mezzo-spurgo anch’esso su telaio ‘Volvo’ dotato di un allestimento operativo ‘Mitsubishi Fuso Canter 60 ’ alimentato a batterie in grado di assicurare sino a otto ore di funzionamento continuo grazie a un sistema di ‘Intelligent Energy Management’ di ultima concezione che consente di utilizzare i vari organi in modo indipendente tra loro senza componentistica meccanica utilizzando soltanto l’energia necessaria, garantendo così un risparmio energetico.
Molteplici i vantaggi, tra cui risparmio dal 35% al 50% di carburante, riduzione del livello sonoro (massimo 75 dB), assenza di inutili sprechi di energia, minor usura e riduzione dei costi di manutenzione grazie ai pochi organi meccanici e possibilità di lavoro a motore veicolo spento tramite l’utilizzo delle più moderne batterie al litio, “eliminando altresì – prosegue il manager – la formazione di CO2 nelle aree di lavoro industriali sia interne che esterne. Il camion dispone altresì di una presa per l’allacciamento funzionale alla rete di alimentazione elettrica a 380V sia per la ricarica delle batterie che per il prosieguo dell’operatività al di là della propria autonomia di funzionamento specifica. Un veicolo frutto del nostro know-how maturato in anni di ricerca a favore del miglior e più rapido soddisfacimento delle esigenze di chi ci dà quotidianamente fiducia e lavoro, in un’ottica di ascolto preventivo e conseguente razionalizzazione delle necessità dell’utenza”, conclude soddisfatto l’Ad del ‘Gruppo Marazzato’”.
Tra le prossime tappe nell’evoluzione dell’azienda piemontese, anche l’installazione di un sistema di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sia civili che industriali presso tutti i propri impianti e sedi.