La giunta regionale piemontese ha “fotografato”, diciamo così, la bellezza di 1273 progetti da inserire nel Recovery Plan nazionale per un totale di circa 27 miliardi di spesa. Mi fermo sulle cifre:
disponendo l’Italia di 191 miliardi circa, fra aiuti e prestiti, quei 27 miliardi rappresentano qualcosa come il 14-14,5% e il Piemonte è una delle 20 Regioni. Con questo non intendo discutere la bontà dei progetti raccolti dalla giunta Cirio.
Osservo soltanto che non potendo essere tutti accolti, quelli de Piemonte come di altre Regioni, mi chiedo se non sia più proficuo riesaminare la massa dei micro-progetti per valutare la loro congruità rispetto ai progetti quadro del governo, evitando così di registrare, una volta approvato il Recovery, la sollevazione di quanti ritengono frustrate le loro legittime aspettative. Se ogni Regione presentasse 1200 progetti, non oso immaginare la dispersività delle risorse per finanziare 24.000 progetti sparsi sul territorio. Con quale scarso beneficio per le popolazioni locali e per il Paese nel suo complesso è facile immaginare.
Osvaldo Napoli, capogruppo di Cambiamo! in Consiglio comunale di Torino
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