A Palazzo Madama resterà aperta fino a venerdì 5 marzo la mostra dedicata al concorso di fotogiornalismo più importante al mondo
E lunedì 22 febbraio incontro “Facebook” con il fotografo siciliano Alessio Mamo, fra i vincitori italiani del concorso
Una bella notizia per i tanti appassionati torinesi di fotografia. In particolare di fotogiornalismo. Materia più ostica, rispetto alla prima, e spesso più “avventurosa”, più a rischio ed imprevedibile anche per i fotografi di occhio svelto e di lunga gavetta. La bella notizia è questa: “World Press Photo of the Year 2020” sarà ulteriormente prorogata. La mostra, dedicata al Premio di fotogiornalismo più importante al mondo, organizzato dalla Fondazione “World Press Photo” di Amsterdam, era ritornata con le foto finaliste a Torino nell’ottobre scorso e per il quarto anno consecutivo, nella Sala Senato di Palazzo Madama. Fu poi chiusa per le restrizioni dettate dalla pandemia e riaperta il 3 febbraio scorso, spostando la chiusura a venerdì 19 febbraio.
E ora- magnifico colpo di scena – da Palazzo Madama se ne annuncia un’ulteriore proroga fino a venerdì 5 marzo, dato il crescente afflusso di pubblico torinese, che può visitarla dal lunedì al venerdì e che non ha mancato di far sentire in questi giorni il suo interesse e la sua presenza. Organizzata dall’Associazione pugliese CIME, fra i maggiori partner europei della “World Press Photo”, e dalla Fondazione Torino Musei, la rassegna porta in mostra tutto il meglio dei lavori realizzati, ovunque o quasi sul Pianeta, nel 2019 dai 4.282 fotografi iscritti, provenienti da 125 Paesi, per un totale di 73.996 immagini. 44 i fotoreporter (collaboratori delle maggiori testate internazionali, dal “National Geographic” alla “BBC”, dalla “CNN” a “Le Monde” e ad “El Pais”) provenienti da 24 Paesi, arrivati in finale nelle otto diverse categorie del concorso. Una rassegna, dunque, di altissimo livello. 157 immagini, in cui si può vivere tutto il 2019, nei suoi eventi in assoluto più tragici o di magica positività, attraverso gli scatti dei più grandi fotoreporter internazionali. Estremamente positiva anche l’idea, da parte dei responsabili di “Palazzo Madama”, di abbinare all’esposizione appuntamenti di approfondimento con alcuni dei fotografi italiani vincitori nelle otto diverse categorie del concorso. Così, dopo la conferenza con il cuneese Nicolò Filippo Rosso, giunto terzo (con il suo reportage sulla crisi politica e socio-economica del Venezuela) nella sezione “Storie” della categoria “Contemporary Issues”, lunedì 22 febbraio alle 18,30 è prevista una conferenza con il fotografo siciliano Alessio Mamo, collaboratore di “The Guardian” e de “L’Espresso”, sulla pagina “Facebook World Press Photo Torino”. Già premiato nel 2018, nella categoria “People”, Mamo ha vinto il “World Press Photo 2020”, secondo premio singolo, per la categoria “Notizie generali” con un’immagine che immortala una donna russa con in grembo il figlio, mentre fa la fila in un ospedale da campo a “The Annex”, il campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria.
Alessio Mamo dialogherà online con la giornalista e ricercatrice Marta Bellingreri, con Lorenzo Tondo ( giornalista e corrispondente del “The Guardian”) e con Vito Cramarossa ( presidente di “Cime” ) che leggerà anche le domande che i torinesi potranno inviare, fino a lunedì, a Mamo e ai relatori tramite i canali social “World Press Photo Torino”.
Gianni Milani
“World Press Photo of the Year 2020”
Palazzo Madama – Sala Senato, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Fino al 5 marzo
Orari: merc. e giov. 11/19 e ven. 11/20
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