“La situazione del Piemonte è grave, i nuovi contagi rischiano di portare ad una situazione molto vicino al collasso del sistema sanitario piemontese.
Le immagini che abbiamo visto all’ospedale di Rivoli sono immagini che non avremmo mai voluto vedere. Occorre prendere atto che siamo di fronte ad una seconda ondata straordinaria per intensità e si deve lavorare intensamente per cercare di abbassare in ogni modo la curva e renderla gestibile”. A parlare è Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera dei Deputati, profondo conoscitore del Piemonte, avendo vissuto, lavorato e fatto politica a Torino negli anni della giovinezza, e successivamente nella provincia alessandrina, dove è stato anche sindaco di Castelletto d’Orba e consigliere provinciale ad Alessandria. Il deputato alessandrino non nasconde, quindi, la serietà del momento e la gravità delle misure che sono state prese dal Governo nell’ultimo Dpcm. Ma a questo punto non sarebbe auspicabile un maggior dialogo con l’opposizione. “Io l’ho sempre auspicato in tutti questi mesi – dice Fornaro – ma credo che i cittadini abbiano notato, anche nell’ultimo passaggio parlamentare che a differenza sulla Francia, dove le misure restrittive sono passate con un voto a larghissima maggioranza, da noi si è avuto una situazione dove si è parlato di contrapposizione tra Nord e Sud, l’accusa di avere scelto la classificazione sulla base del colore politico. Sono accuse inaccettabili e che si ritorceranno come un boomerang contro coloro che le hanno fatte. I modelli scelti per la classificazione si basavano su quelli stabiliti dalla Conferenza Stato/Regioni e Province Autonome e sui dati che sono stati forniti dalle Regioni stesse”. Però in questi mesi ci sono stati errori e ritardi: “Non nego che ci possono essere stati, a fronte di una situazione eccezionale come quella che stiamo vivendo, a tutti i livelli, errori, ritardi o responsabilità, ed è evidente che si sono settori economici che stanno pagando questa situazione più di altri, il Governo ne ha la consapevolezza, ha messo mano a due decreti. Adesso quello che occorre è di evitare di fare come i polli di Renzo, bisogna avere ben chiaro che il nemico da combattere è uno e si chiama Covid-19”. Infine sui vaccini, Fornaro sottolinea che “le ultime notizie fornite dal Presidente Conte evidenziano la possibilità che vi sia una primissima dotazione di vaccini distribuita in Italia entro fine anno, ma una distribuzione alla popolazione non sia prima della primavera/estate 2021, che occorrerà organizzare attentamente”.
Massimo Iaretti
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