Anche il referendum si trasforma in farsa. E’ l’Italia, bellezza

Certo che l’Italia è un paese ben strano!

Fino a qualche mese fa eravamo tutti convinti che al Referendum costituzionale per confermare la riduzione dei parlamentari da 945 a 600 eletti il “Sì” avrebbe vinto a mani basse.D’altra parte la riforma era passata attraverso quattro votazioni parlamentari, ben distanziate tra di loro, e tutte le volte era stata approvata a larga maggioranza. Il motivo era semplice: nessuno, almeno tra i partiti maggiori, voleva passare come difensore della cosiddetta Casta.

Così la riforma, inizialmente sostenuto dal Movimento Cinque Stelle, era stata appoggiata da tutti. Persino dal Pd che, nelle prime tre votazioni era all’opposizione, ma votò la quarta perché era al governo.
Poi, però, c’è stata la quarantena, il rinvio al 20 settembre (la data più laica della storia italiana) e la fase due. Resta il fatto che all’improvviso moltissimi esponenti di spicco dei maggiori partiti hanno cominciato ad avere dei dubbi.

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