Salizzoni scrive alla donna di Ivrea bersaglio di scritte razziste

“Cara Maria, conosco te e la tua famiglia, e ho avuto modo di conoscere tuo padre e la sua musica.

Per questo voglio dirti che le incivili scritte apparse su un muro della nostra Ivrea non devono intimorirti. Non ti curar di loro, né dei loro autori. Quelle scritte sono come rutti partoriti dal vuoto di coscienza e di conoscenza. Rumori scurrili utili a coprire il nulla di chi li ha emessi, e che costituiscono un insulto all’intera città. Graffiti vandalici di qualche nostrano ‘difensore della razza’, la cui matrice è da rinvenirsi in quella mistura di ignoranza, intolleranza e stupidità, che talvolta si traduce in gesti, simboli o parole che nulla hanno a che vedere con i valori fondanti la nostra comunità. Una comunità di cui tu e la tua famiglia siete da sempre parte. Vi abbraccio”. Con queste parole il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni commenta le scritte razziste apparse in via Olivetti, ad Ivrea, rivolgendosi direttamente alla giovane donna vittima degli insulti.

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