Alle ultime battute il “Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione”

Cerimonia finale al Castello di Perno, nelle Langhe. Sabato 18 luglio, Monforte d’Alba (Cuneo)

Il luogo riflette la magica, intatta suggestione delle dolci e generose colline di Langa. Di origine medievale e trasformato fra Sette e Ottocento in dimora residenziale – passata nel ‘95 dall’editore Giulio Einaudi, che ne fece la sede gemella dello “Struzzo” di via Biancamano a Torino, alla famiglia svizzera Menziger e dal 2012 acquisito da Gregorio Gitti, docente universitario politico e noto avvocato bresciano, per farne centro di vinificazione ad altissimo livello ma soprattutto prestigiosa “Casa della Cultura” – sarà il Castello di Perno, nel cuore delle Langhe, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, ad ospitare sabato prossimo, alle ore 18, la cerimonia di premiazione della prima edizione del “Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione”.

Dedicato, per questa sua prima uscita, alla “Letteratura in lingua araba tradotta in italiano”, il Premio è promosso dalla “Fondazione Bottari Lattes”, presieduta da Caterina Bottari Lattes, con la fattiva collaborazione dell’“Associazione Culturale Castello di Perno”, del Comune di Monforte d’Alba, insieme al contributo di Fondazione CRC e Banca d’Alba e al patrocinio di Mibact, dell’Unione di Comuni “Colline di Langa e del Barolo” e di “S. Lattes & C. Editori”. Cinque le finaliste. Una cinquina “in rosa”. Sabato prossimo si conoscerà il nome di chi fra loro salirà il gradino più alto del podio. A contenderselo: Maria Avino, traduttrice di “Morire è un mestiere difficile” del siriano Khaled Khalifa (Bompiani, 2019); Samuela Pagani, traduttrice di “Corriere di notte” della libanese Hoda Barakat (La nave di Teseo, 2019); Nadia Rocchetti, con il “Viaggio contro il tempo” della libanese Emily Nasrallah (Jouvence, 2018); Monica Ruocco, con “Il suonatore di nuvole” dell’iracheno Ali Bader (Argo, 2017) e Barbara Teresi, con “Una piccola morte” del saudita Mohamed Hasan Alwan (E/o, 2019).
La cerimonia di premiazione (i posti sono al momento esauriti) sarà trasmessa anche in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione Bottari Lattes e sarà condotta dalla giornalista e saggista Paola Caridi, studiosa di Medio Oriente e Nord Africa. Vedrà inoltre la partecipazione dei giurati del Premio: Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore, Fabrizio Pennacchietti (membri della Giuria stabile) e Isabella Camera d’Afflitto, Manuela E.B. Giolfo, Claudia Maria Tresso (membri della Giuria specialistica).
Nell’occasione, l’orientalista  Fabrizio Pennacchietti  terrà anche una lectio magistralis su “L’Arabo letterario moderno può dirsi una lingua ‘europea’?”, per spiegare come “l’Arabo, un tempo lingua letteraria di una cultura a lungo medievale, basata sulla religione, è oggi sempre più integrato nella cultura dominante a livello mondiale”.

g. m.

Per info: tel. 011/19771755 – 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it / segreteria@fondazionebottarilattes.it

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