Per agevolare il rilancio dell’edilizia, comparto fondamentale dell’economia piemontese, una parte importante della legge “Riparti Piemonte” prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio, che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di costi e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.
“Mio padre mi diceva: quando vai in una città per per capire se è ricca conta le gru – commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Questo è il senso delle misure che abbiamo introdotto nel nostro Piano per sostenere famiglie e imprese nella ripartenza. Perché se non riparte l’edilizia non può ripartire il Piemonte”.
Tra le disposizioni economiche, spicca lo stanziamento a bilancio di 26 milioni di euro a copertura totale o parziale dei costi di costruzione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi. Il massimo importo erogabile da parte della Regione è di 50 mila euro, a copertura del 50% di quanto dovuto per opere di nuova edificazione e del 100% nel caso di interventi sul patrimonio edilizio presente. “Questa differenza tra nuove costruzioni e ristrutturazioni – spiega il vicepresidente, Fabio Carosso – è stata introdotta per premiare il riuso e la valorizzazione delle costruzioni già esistenti, un tema che sta molto a cuore a questa amministrazione. Nei prossimi giorni, predisporremo, in accordo con le organizzazioni degli enti locali, le procedure per accedere a queste agevolazioni”.
Inoltre, per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, una serie di articoli della legge sono stati appositamente inseriti per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, in attesa della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale, a cui la Giunta sta già lavorando.
Le misure di semplificazione introdotte dal “Riparti Piemonte” sono “urgenti e temporanee” e saranno valide dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022.
“Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia – conclude Carosso – settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con la legge appena approvata abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.