Nessuno si occupa dei 10 milioni di bambini e ragazzi italiani chiusi in casa da settimane.
Già dal Dpcm dell’11 marzo non era inclusa alcuna attenzione specifica circa la condizione di alcuni minori, se non per confermare la chiusura di scuole e attività educative, avviando così formalmente la didattica a distanza.
Si tratta di una svista molto grave dal momento che in altre deroghe sono state tenute in considerazione categorie specifiche come i padroni di cani e gli amanti dello jogging…
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