L’agricoltura lamenta il crollo. Ma poi vuole stranieri sottopagati

Confagricoltura scopre che la Commissione europea ha una visione limitata. E si preoccupa, giustamente, per la inevitabile caduta del mercato interno che, di conseguenza, danneggerà il settore agricolo, a partire dal comparto vinicolo.

Tutto giusto, tutto vero. Ma non proprio coerente con le posizioni assunte, anche in questi giorni, dal mondo agricolo in combutta con il governo.

In combutta, certo. Perché è difficile definire in modo più delicato la folle alleanza tra mondo dei campi ed il ministro Bellanova. Prima gli agricoltori hanno lamentato la carenza di manodopera, circa 200/300mila lavoratori. Rigorosamente stranieri, sia chiaro, perché costano meno. Dunque gli italiani, compresi i nullafacenti con reddito di cittadinanza, non possono muoversi di casa per il virus ma un esercito di stranieri deve essere libero di spostarsi senza limiti. E sono iniziati i contatti con i Paesi dell’Est per far arrivare questa manodopera temporanea. D’altronde anche in Langa si sono costituti, negli anni, insediamenti stabili di immigrati dell’Est che si sono perfettamente integrati e che hanno fatto rivivere, per il rito ortodosso, le chiese cattoliche ormai deserte…

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L’agricoltura lamenta il crollo del mercato interno. Ma poi vuole lavoratori stranieri sottopagati

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