Articolo a cura di Somewhere Events & Tour
Entrare al villaggio Leumann, un quartiere operaio voluto dall’imprenditore svizzero Napoleone Leumann, significa fare un salto nel passato, in una quotidianità fatta di rapporti umani e buon vicinato, lontani dal caos della città e dai mezzi di trasporto. Il villaggio si trova sotto il comune di Collegno, alle porte di Torino, ed è stato costruito alla fine dell’Ottocento, splendido esempio di edilizia industriale, trasformata in arte e completamente integrata nel territorio circostante.
Villaggio Leumann, la storia
L’idea appartiene allo stesso Napoleone Leumann, il quale pensò di far costruire un complesso residenziale intorno al suo Cotonificio, grande e prestigiosa azienda dell’epoca, per gli operai specializzati che vi lavoravano. I lavori furono commissionati all’ingegner Pietro Fenoglio, il quale realizzò questo complesso residenziale tra il 1875 e il 1907. Il complesso, in stile liberty, comprendeva una sessantina di edifici divisi in 120 alloggi abitativi e una serie di strutture che rispondevano alle esigenze e necessità degli abitanti/operai. L’imprenditore infatti, era convinto che per avere buoni operai fosse necessario garantire l’istruzione: così nella scuola del villaggio si insegnavano le attività artigianali oltre alla lingua italiana. Vi era anche un asilo di fronte all’ingresso della fabbrica, un servizio rivoluzionario per l’epoca che divenne poi modello anche per la Fiat.
La crisi degli anni ’70
Successivamente alla crisi degli anni ’70, il cotonificio Leumann chiuse e si temette il peggio per il complesso residenziale. Fortunatamente gli immobili divennero proprietà del comune di Collegno che si fece garante della salvaguardia di questo borgo e dell’assegnazione delle case rimanenti secondo le norme dell’edilizia popolare. Dunque attualmente il villaggio è ancora abitato da alcuni operai del Cotonificio Leumann e da un altro centinaio di famiglie a cui sono state assegnate le abitazioni.
I lavori di restauro del villaggio Leumann
Nel corso degli anni sono stati fatti numerosi lavori di restauro che hanno portato alcuni edifici al loro antico splendore, come la stazione d’epoca (la Torino – Rivoli), la Chiesa di Santa Elisabetta in stile eclettico (Leumann ne commissionò la costruzione per i suoi operai, nonostante lui fosse di religione calvinista), la vecchia scuola elementare e tanti altri edifici storici in stile liberty. Inoltre il villaggio è ulteriormente valorizzato dalle numerose iniziative culturali, sociali e ricreative proposte dall’Associazione Amici della Scuola Leumann, un ente no-profit nato per salvaguardare e valorizzare il territorio.
Il villaggio Leumann è un luogo magico dove si respira un’idea diversa di impresa e di relazioni tra gli uomini, operai ed imprenditori; un concentrato di storia, arte, cultura e vita quotidiana.
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