Biblioteca Reale

La Biblioteca Reale, cuore del patrimonio artistico di Torino

Articolo a cura di Somewhere Tour & Events

La Biblioteca Reale di Torino è una delle più importanti istituzioni culturali della città, fa parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude ed è iscritto alla Lista del Patrimonio dell’umanità dal 1997. Si trova nel cuore del Palazzo Reale di Torino e ne custodisce tutto il patrimonio artistico. La biblioteca attualmente conserva circa 200.000 volumi a stampa, 4.500 manoscritti, 3.055 disegni, 187 incunaboli, 5.019 cinquecentine, 20.987 opuscoli, 1.500 pergamene, 1.112 periodici, 400 album fotografici e numerose incisioni e carte geografiche.

La storia della Biblioteca Reale di Torino

Fu istituita nel 1831 dal Re Carlo Alberto. A seguito della donazione di Vittorio Amedeo II all’Università di Torino e delle spoliazioni dell’età napoleonica, il Re incaricò il conte Michele Saverio Provana del Sabbione di raccogliere quanto rimasto del patrimonio librario a Palazzo Reale. Carlo Alberto decise quindi di ampliare la biblioteca di corte con l’inserimento di volumi della sua raccolta personale ed altri volumi acquistati presso gli antiquari di tutta Europa. A questo scopo, il Re incaricò una ristretta cerchia di collaboratori che intrapresero numerosi viaggi di ricerca all’estero, per aggiornarsi sui progressi delle lettere, delle scienze e delle arti. Nel corso di questi viaggi vennero raccolti documenti sulla storia dei domini di Casa Savoia e opere particolari per la loro rarità o bellezza: la Biblioteca si arricchì così di preziosi volumi, libri antichi e codici miniati.

Nel 1839 Carlo Alberto acquistò dal collezionista Giovanni Volpato una raccolta di disegni dal Quattrocento al Settecento di grandi maestri italiani e stranieri, fra i quali Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Leonardo da Vinci. Tra questi, il cimelio più importante è costituito dall’Autoritratto di Leonardo da Vinci custodito ancora oggi in un reparto sotterraneo della biblioteca.

Nel 1840 la biblioteca possedeva già 30.000 volumi, tutti di notevole valore. La crescita del patrimonio comportò la sua sistemazione nell’ala sottostante alla Galleria del Beaumont. Tuttavia, la crescita dell’istituzione rallentò con la salita al trono di Vittorio Emanuele II, poco sensibile alla cura dei beni librari, e con lo spostamento della capitale dapprima a Firenze e poi a Roma. I sovrani comunque continuarono ad inviare a Torino i libri ricevuti in omaggio. Un’importante acquisizione si determinò attraverso il dono del codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci da parte del conte Teodoro Sabachnikoff.

Annessa ai Musei Reali nel 2016

Con l’avvento della Repubblica ci fu il passaggio allo Stato dei beni di Casa Savoia tra cui anche la Biblioteca Reale che divenne una biblioteca pubblica statale. Dal 2016 è Istituto annesso ai Musei Reali di Torino.

Leonardo da Vinci, in particolare, ha ricoperto e ricopre tutt’ora un ruolo importante per la Biblioteca poiché questa possiede attualmente 13 fogli autografi del ‘Genio del Rinascimento’ tra cui il Codice sul volo degli Uccelli, l’Autoritratto, il Volto dell’Angelo, e il disegno preparatorio per la Vergine delle Rocce conservata al Louvre. Nel 1998 è stata realizzata la Sala Leonardo con il contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. In questa viene esposto a rotazione il prezioso materiale bibliografico e storico-artistico, secondo una precisa politica di valorizzazione del patrimonio posseduto.

Scoprite il Genio del Rinascimento alla Biblioteca Reale di Torino

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