Basket Torino Reale Mutua: prova di maturità

Stasera si gioca la partita tra Reale Mutua e Napoli in quel del capoluogo campano. E’ una prova di maturità vera

 

Torino, domenica scorsa, ha vinto bene contro una squadra in emergenza fisica come Agrigento (ma non è una colpa, è un merito vincere quando si deve), ed ha dimostrato una discreta dose di serenità in campo pur quando qualcosa non andava come nei primi minuti.

Un po’ di sana isteria in panchina, che è ormai consuetudine, non ha comunque compromesso il risultato e i giocatori hanno risposto bene senza scomporsi ma sgretolando piano piano le resistenze avversarie.

Torino è sempre in testa ed ora ha quattro punti di vantaggio, sempre che anche stasera vinca. E’ sicuramente la meno debole del girone ovest e speriamo divenga la più forte. E’ un passaggio sottile ma fondamentale. Vuol dire avere la consapevolezza dei propri mezzi e non temere nessuno. Imporsi giocando e non adattandosi agli altri. E speriamo che avvenga.

In ogni caso Basket Torino dovrebbe concentrarsi sul Killer Instinct. Quando si è sopra di punteggio in maniera decisa ma non decisiva, proprio in quell’istante non ci si riposa, non si ferma l’inerzia per dare fiato a qualcuno, ma si affossa la partita. Il riposo, di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, non dovrebbe avvenire in campo… . Poi si vince lo stesso, ma le energie risparmiate alla fine della partita, magari te le ritrovi nei playoff, e magari negli ultimi minuti, sopra di venti punti, qualche giovane potrebbe fare esperienza… . Ma tant’è e chi vince, secondo me, ha sempre ragione, e la mia, dopotutto, resta comunque una opinione da spettatore.

I giocatori: tutti bene, Marks, Pinkins, Alibegovic e forse una nota in più di merito per Cappelletti. Diop in buona condizione e Bushati e Toscano che adempiono al loro compitino. Si potrebbe sperare di più da Campani, ma vedremo in futuro. In questa squadra esistono 6 buoni giocatori di A2 con spazi passati o futuribili in serie A, ed è questa la differenza con le altre squadre dove comunque il numero massimo di giocatori con le stesse caratteristiche non supera mai le 3 – 4 unità. E Torino può fare la differenza proprio in questo ambito.

L’onore a Kobe Bryant, con le magliette commemorative e il video iniziale è stato qualcosa di dovuto ma non per questo meno meritevole di encomio da parte mia. Ciò che sembra scontato non sempre accade ma quando accade e accade bene è doveroso e giusto considerarlo, anche se spero di non vedere più tali scene, come ben si può intuire il perché. Addio Kobe, Mamba in.

E stasera, contro Napoli prova ulteriore di maturità. Dai Torino, la strada sembra quella giusta.

Paolo Michieletto

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