ScattoTorino e Il Torinese in partnership per raccontare i protagonisti della Città.
Imprenditrice, ideatrice del progetto Myb e profondamente convinta del valore delle sinergie, Carole Allamandi ama Torino al punto da volerle rendere omaggio attraverso un blog che è nato due anni fa e che sta riscuotendo grande attenzione da parte dei lettori. Cristiano Bussola, direttore responsabile di uno dei quotidiani di informazione online più seguiti, è da sempre un comunicatore attento a ciò che succede all’ombra della Mole, oltre che un uomo appassionato della propria città. Non stupisce quindi che i due professionisti abbiano deciso di collaborare per creare una partnership tra ScattoTorino e Il Torinese. Di cosa si tratta? Di una doppia vetrina che darà visibilità ai tanti personaggi intervistati su ScattoTorino, che ogni settimana saranno pubblicati anche su Il Torinese. Un modo per raccontare la città e i suoi protagonisti attraverso due canali di informazione referenziati, ma anche una dichiarazione d’amore verso Torino e verso chi, ogni giorno, lavora per migliorarla e farla conoscere al mondo.
Carole, qual è la mission di ScattoTorino?
“ScattoTorino nasce nel 2018 con l’obiettivo di dare voce e far conoscere le eccellenze del nostro territorio. Il capoluogo è fulcro di start-up, ricerca, innovazione e tanti bellissimi progetti sono nati qui. Torino è epicentro di cultura, arte, scienza ed economia, ma soffre anche a causa del nostro understatement tipicamente piemontese, perché questo atteggiamento non consente di far conoscere ad un pubblico più ampio le capacità che permeano il tessuto socio-economico della città. In altre parole non siamo bravi a presentarci e a farci pubblicità e se valiamo dieci, comunichiamo otto… ScattoTorino vuole superare questa mentalità e raccontare le storie di donne e uomini che credono nel capoluogo, investono talento, energia e capitali per farlo crescere e rinnovare. Insomma, storie positive che possano essere di stimolo e di esempio per i giovani e per tutti coloro che, come noi, credono in questa bellissima città e lavorano quotidianamente con impegno e passione per regalarle un futuro migliore”.
Cristiano, quali sono i plus de Il Torinese?
“Nel panorama affollato dell’editoria web Il Torinese, oltre a fornire tutte le notizie aggiornate su ciò che accade in città ogni giorno, dalla cronaca allo sport, cerca di differenziarsi rispetto agli altri giornali online puntando molto sull’approfondimento dei temi culturali ed economico-sociali. In che modo? Faccio qualche esempio. Alla grande mostra d’arte ospitata a Palazzo Madama piuttosto che alla Gam, o anche alla piccola esposizione di un pittore o di un fotografo meritevole di attenzione ma magari poco conosciuto, non ci limitiamo a dedicare un semplice e asettico comunicato: abbiamo scelto la strada dell’approfondimento attraverso interviste o comunque articoli di livello scritti da critici d’arte e da giornalisti del settore. Insomma, cerchiamo di offrire un prodotto giornalistico di qualità. Lo stesso dicasi per i protagonisti dell’economia, del lavoro o dell’innovazione: li vogliamo incontrare e conoscere di persona per poi proporli ai lettori.”
Come è nata la partnership?
Carole Allamandi: “La partnership è nata grazie ad un’amica comune, che apprezza il format e la mission di ScattoTorino e che mi ha proposto un incontro con Cristiano per raccontarci, confrontarci e valutare se potevamo trovare dei punti di contatto. Fin da subito si è creato tra noi un buon feeling perché abbiamo capito di avere dei punti in comune: i motori che ci hanno spinto a dare vita a ScattoTorino e a Il Torinese sono stati la passione per il nostro lavoro e un autentico amore per la città. È stato quindi facile e immediato decidere di collaborare”.
Cristiano Bussola: “Questa collaborazione nasce da una comune visione: unire forze e progetti di chi come noi ama Torino, ampliando lo scambio di idee con le numerosissime altre persone, associazioni, aziende che desiderano fornire il proprio contributo di esperienza, cultura e professionalità per dare un futuro alla città”.
Le sinergie sono un plus?
Carole Allamandi: “Assolutamente sì! Sono una convinta sostenitrice dell’importanza di creare sinergie ed alleanze per crescere e realizzare progetti importanti. ScattoTorino fa parte di un progetto più ampio che si chiama MYB, ovvero Matching your Business, che ha come mission proprio quella di fare rete, realizzare sinergie e costruire alleanze per valorizzare le forze e le capacità dei singoli partner e creare nuove opportunità di business. A settembre del 2018 ho partecipato come relatrice al convegno L’Arte di Fare Rete organizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario e in quell’occasione ho spiegato che per fare della rete una vera arte bisogna riuscire a cambiare il nostro punto di vista: per creare sinergie autentiche occorre avere un visione altruista, costruttiva e non egoista. Bisogna essere capaci di dare e non solo voler ricevere. Un atteggiamento aperto, il confronto, la condivisione di esperienze e di conoscenze sono gli elementi indispensabili per creare un vero scambio, uno spirito di gruppo e di squadra che può portarci a raggiungere risultati insperati. Insomma, insieme possiamo! E questo è esattamente lo spirito con cui è nata la collaborazione tra me e Cristiano”.
Cristiano Bussola: “Qualcuno disse una volta che la cosa più bella del lavoro di squadra è che hai sempre qualcuno dalla tua parte. Ed è altrettanto vero che per quanto siamo in grado, da soli, di ottenere risultati importanti, non saranno mai tanto rilevanti quanto quelli raggiungibili attraverso intelligenti sinergie. Condivido quindi totalmente lo spirito del “fare rete” che ispira ScattoTorino e sono convinto che la nostra collaborazione darà buoni frutti”.
Quali sono gli obiettivi di questa collaborazione?
Carole Allamandi: “L’obiettivo è raccontare le molte eccellenze del nostro territorio, aumentando la visibilità sul web e sui social delle interviste che andremo a realizzare, offrendo ai protagonisti una vetrina per presentare attività aziendali e progetti istituzionali e, per chi lo desidera, anche la possibilità di effettuare un servizio fotografico ad hoc e una video-intervista”.
Cristiano Bussola: “L’intento è quello di far crescere la nostra città. Crescere non è un processo incompatibile con il rispetto dell’ambiente o con la ricerca di una maggiore giustizia sociale. Anzi. Basta farlo con competenza e senso di responsabilità. Per questo c’è bisogno dell’unione di diverse esperienze. Creare sviluppo e benessere da distribuire alla collettività è quanto di più giusto, democratico ed equo si possa desiderare”.
Torino per voi è?
Carole Allamandi: “La mia città, dove vivo da sempre e che amo moltissimo. Una città che offre tanto dal punto di vista architettonico, culturale, enogastronomico e che è ancora a misura d’uomo, con grandi parchi e un bellissimo lungofiume dove rilassarsi e rigenerarsi. Ma anche un luogo di contrasti, che fa fatica a superare la sua identità di città operaia fortemente legata all’industria dell’automobile e che merita di essere maggiormente valorizzata e fatta conoscere perché ricca di iniziative e progetti che le possono permettere di fare il giusto scatto in avanti”.
Cristiano Bussola: “Torino è un laboratorio. È luogo di persone e di idee che da sempre si trasformano in realtà in tutti i campi. Dall’industria, all’innovazione, alla politica, alla cultura. È città d’arte e di prodotti di eccellenza. Il nostro augurio è che questa sua vocazione di laboratorio venga valorizzata e diventi sempre più, come fu in passato, patrimonio di tutto il Paese”.
Un ricordo legato a Torino?
Carole Allamandi: “Il mio ricordo più forte è sicuramente quello legato alle Olimpiadi invernali del 2006, che per la città hanno rappresentato una grandiosa vetrina sul mondo e un autentico punto di svolta. Il fiume di persone che in quei giorni animava le vie del centro è un’immagine per me indelebile. L’entusiasmo e la passione hanno acceso il cuore di noi Torinesi e ci hanno fatto prendere coscienza del nostro valore, dal punto di vista organizzativo e turistico e da allora hanno fatto conoscere ed apprezzare Torino ad un pubblico più vasto, nazionale ed internazionale, rendendola una meta molto attraente per le tante opportunità e bellezze offerte dal nostro territorio.Un ricordo più intimo è l’immagine da cartolina che il capoluogo offre a chi come me al mattino scende dalla collina e gode di una vista mozzafiato sul centro della città con la Mole che svetta e il Coro Alpino a fare da cornice”.
Cristiano Bussola: “Sono tante le belle immagini che mi evocano momenti legati alla “mia” Torino. Ma voglio andare controcorrente e parlare di una pagina drammatica. Ricordo quando, ancora bambino, nell’autunno del 1977, passando da corso Re Umberto mia mamma, indicando un portone mi disse che proprio lì, pochi giorni prima le Brigate rosse avevano assassinato il giornalista Carlo Casalegno. Un ricordo che mi è restato davvero impresso e che mi fa riflettere, oggi, su quante cose siano cambiate. In meglio, naturalmente. Torino ha sconfitto il periodo buio degli anni di piombo e, seppur tra mille difficoltà, ha saputo “reinventarsi”. Da città legata al suo storico brand industriale dell’auto, per contrastare la crisi economica ha puntato sul turismo, sulla cultura e sui prodotti di eccellenza del territorio. Grazie alle Olimpiadi invernali del 2006, a interventi come il recupero della Reggia di Venaria e iniziative come il Salone del Gusto, la città sabauda ha rivelato prima a sé stessa e poi al mondo la sua vera indole: Torino non è una città grigia e indolente, ma ricca di tradizione e di storia, di professionalità che hanno voglia di esprimersi. Questa è la città che Il Torinese e ScattoTorino vogliono raccontare”
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