Fallimento Borsalino, la GdF chiude le indagini

Dal Piemonte / Alessandria CRONACA

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Alessandria ha
recentemente concluso una complessa indagine in materia di reati fallimentari sotto la
direzione del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Alessandria, Dott. Tiziano MASINI,
concernente il fallimento della BORSALINO GIUSEPPE & FRATELLO S.p.A.

La vicenda inizia nel 2008, quando la società BORSALINO, a causa della situazione
finanziaria in cui versava, vende all’istituto MEDIOCREDITO ITALIANO S.p.A. il proprio
marchio prendendolo in lease back dal medesimo istituto di credito; successivamente, nel
2015, l’azienda viene data in locazione alla HAERES EQUITA s.r.l. unitamente al diritto
di utilizzo del marchio.

Alla fine del 2016, dopo il diniego di concordato preventivo da parte del Tribunale di
Alessandria, la HAERES smette di corrispondere i pagamenti dei canoni di leasing per
l’uso del marchio, provocando così la revoca del contratto. Tuttavia, dopo pochi giorni, la
stessa HAERES provvedeva all’acquisto del bene direttamente da MEDIOCREDITO, il
quale corrispondeva alla BORSALINO (locataria del marchio) un importo assai inferiore
al suo valore residuo. Nonostante gli amministratori di BORSALINO fossero a conoscenza
degli omessi pagamenti, non esercitavano le azioni necessarie a tutelare i diritti di credito
della società contribuendo, in tal modo, a creare le condizioni determinanti la risoluzione
del contratto di leasing ed il successivo acquisto del brand.
Il trasferimento della proprietà del marchio con queste modalità consentiva l’aggiramento
della procedura competitiva prevista dalla legge fallimentare – cessione del bene al miglior
offerente – con grave danno patrimoniale per i creditori della BORSALINO che, intervenuto
il fallimento, pativa un gravissimo depauperamento economico.

Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle – oltre a disvelare i dettagli della complessa
vicenda – hanno consentito la contestazione per diversi soggetti di più reati fallimentari,
tra cui la bancarotta fraudolenta preferenziale, conseguenza dei rapporti economicofinanziari venutisi a creare tra la BORSALINO e la HAERES EQUITA S.r.l.. L’operazione
di vendita del marchio BORSALINO, da MEDIOCREDITO ITALIANO S.P.A. alla HAERES
EQUITA S.R.L. riqualificata durante le indagini esperite come distrazione di uno dei
maggiori asset dell’azienda, è stata punto nevralgico delle attività ispettive.
Il marchio BORSALINO, per un valore di 17.500.000 di euro circa è stato sequestrato dai
finanzieri del Comando Provinciale nel febbraio 2018, in esecuzione di ordinanza emessa
dal G.I.P. del Tribunale Alessandria, ed è stato restituito nel giugno dello stesso a seguito
di accordo transattivo tra le parti.
Le indagini svolte, durate circa due anni, dai militari del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza (anche attraverso accertamenti
tecnici, sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette, esame della ponderosa
documentazione acquisita agli atti ed audizione di persone informate sui fatti) hanno
consentito di ben delineare le strategie aziendali fraudolente delle società oggetto di
indagine.
Così l’attività della Guardia di Finanza  a tutela del mercato dei capitali
prosegue attraverso una continua azione volta ad individuare tali illeciti e a contrastarne i
molteplici effetti negativi, quali l’ostacolo alla normale concorrenza tra le imprese, il
danneggiamento delle risorse economiche dello Stato.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Arriva in città il minibus elettrico senza pilota

Articolo Successivo

Primi in Italia per interventi al cuore. Convegno internazionale dei cardiologi

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta