Il presidente Cirio e l’assessore Chiorino hanno incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori, che non hanno percepito stipendio di dicembre e tredicesima. «Basta prese in giro. La Regione c’è: ora il MISE faccia la propria parte e indichi soluzioni concrete per il futuro dei lavoratori dello stabilimento di Riva presso Chieri».
Niente stipendi di dicembre e tredicesime. E’ sempre più grave la situazione dei lavoratori della Ventures (ex Embraco) di Riva presso Chieri, che ieri hanno manifestato di fronte alla sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino.
Successivamente una rappresentanza delle organizzazioni sindacali ha incontrato il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, per aggiornarli sulle ultime novità e fare il punto della situazione.
«Ho ricevuto i rappresentanti dei lavoratori – ha spiegato il presidente Cirio – non solo per dimostrare che la Regione c’è e non lascia da solo nessun lavoratore che rischia di perdere il posto, ma soprattutto perché credo che sia giunta l’ora di finirla con le prese in giro da parte di imprenditori che vengono da lontano, percepiscono contributi pubblici, danno il miraggio di creare lavoro salvo poi non mantenere impegni e promesse. Anche su questo chiediamo al Governo di non lasciare sola la nostra Regione. Il Ministero deve dire con chiarezza cosa intende fare sul caso Embraco e se il soggetto individuato ha un piano industriale serio oppure no, perché tutto questo non è più accettabile: con la pelle delle persone non si gioca e non si scherza».
«Ci troviamo tutti d’accordo – ha detto l’assessore Chiorino, che ha scritto una lettera al Ministro Patuanelli per richiedere un tavolo di crisi urgente – sul fatto che non c’è più tempo da perdere e che il Ministero deve agire in modo incisivo. Per farlo c’è soltanto una strada da percorrere: convocare quanto prima un tavolo a Roma in cui, come richiediamo ormai dal mese di dicembre, sia presente anche Invitalia con già un programma di quello che può essere il destino della ex Embraco. Allo stesso tavolo deve essere invitata anche la Whirlpool. Questo perché occorre definire una volta per tutte quale può essere il futuro per la tutela dei lavoratori della ex Embraco e delle loro famiglie, che nel mese di dicembre non hanno percepito né lo stipendio e nemmeno la tredicesima e per tutti quei lavoratori che in estate vedranno venire meno gli ammortizzatori sociali».
Dichiarano Vito Benevento, della segreteria Uilm Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile ex Embraco per la Fiom: «L’incontro di oggi è stato positivo perché il documento condiviso da sindacati e Regione rafforza l’impegno delle istituzioni su questa vicenda. Nonostante manchino solo sei mesi al termine degli ammortizzatori sociali, la presenza di Invitalia e di Whirlpool al tavolo del Mise, come richiesto da Fim, Fiom, Uilm e Regione Piemonte, può dare un nuovo slancio per risolvere positivamente una vertenza che rischia di avere dei connotati drammatici».