Gli “Omaggi” di venti artiste ai Maestri del passato

Nelle sale della galleria “Arte per Voi” di Avigliana, fino al 15 dicembre

Venti donne, venti artiste che hanno la pittura, l’acquerello e la ceramica nel cuore, ripensano ai maestri di un tempo, lasciando spazio alle loro scelte personali, ai sentimenti, alla passione che le guida. Ed ecco Omaggi, a cura di Giuliana Cusino e Luigi Castagna, nelle sale della galleria “Arte per Voi” di Avigliana (piazza Conte Rosso, 3), fino al 15 dicembre, visite il sabato e la domenica dalle 15 alle 19. Espongono Silvana Alasia, Susy Ardengo, Franca Baralis, Tiziana Berrola, Ines Daniela Bertolino, Luciana Bevilacqua, Cetty Boniello, Nadia Brunori, Enrica Campi, Antonella Castrignano, Ilaria Chiocchi, Luisella Cottino, Giuliana Cusino, Maria José Etzi, Renata Ferrari, Lucia Galasso, Sonia Girotto, Elena Monaco, Elena Piacentini e Serena Zanardo.

In piccolo formato, giocando tra l’acquerello e la foglia d’oro, ai minuziosi intarsi floreali di Klimt e alla distribuzione dei suoi colori si dedica Silvana Alasia, rivisitando favolistiche atmosfere e drappeggi coloratissimi, mentre l’Ardengo con la ceramica raku ricorda le frammentazioni di Mastroianni. Se omaggio deve essere, ecco che Franca Baralis si riappropria della memoria di Cesare Pavese e tra terre vicentine e smalti cattura volti ed espressioni, tumulti e sensualità di un intero universo letterario, posto tra la realtà irrisolta e un mito che ci arriva di lontano. Nella pura dolcezza di sempre, la Bertolino si affida al mondo acquatico di Monet, al gioco rosato delle sue ninfee, Luciana Bevilacqua al mondo fantastico di Paul Klee, ai maestri del Futurismo gli oli di Cetty Boniello. Come Nadia Brunori sceglie la rivisitazione geometrica degli studi di Antonio Sant’Elia, una precisione affidata ai pastelli, alla china e all’acquerello. È poi un “bacio” del nuovo millennio quello che la Castrignano ci offre ripensando, pure lei, a Klimt mentre Enrica Campi scomoda Leonardo per riproporre spiritosamente la Dama con ermellino e Luisella Cottino rivisita le atmosfere brumose, quasi liquide di un maestro come Turner, in un susseguirsi di sapienti sfumature e, con Giungla, Giuliana Cusino omaggia Max Ernst.

La Etzi tenta di cogliere lo sguardo semplice e misterioso allo stesso tempo della Ragazza con l’orecchino del secentesco Vermeer e Renata Ferrari, attraverso la propria continua ricerca sul corpo umano, guarda con esattezza al Pensatore di Rodin, giungendo ad una intrigante composizione di forme. L’ormai riconosciuta bravura di Elena Monaco mescola i geni – Ed io tra di voi – di Michelangelo, Caravaggio e Lucien Freud, in un gioco a specchio di particolari, di mondi ed epoche diversi seppur umanamente prossimi, consanguinamente legati. E da citare infine La grande onda con cui Elena Piacentini s’appropria dell’arte di Katsushika Hokusai, un acquerello che è maestosità, irruenza, idillio fantasioso e prepotente.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini:

Silvana Alasia, “Giardino prospero” (omaggio a Gustav Klimt), acquerello e foglia oro, 25 x 25, 2019

Luisella Cottino, “Una città” (omaggio a William Turner), acquerello, 23 x 23, 2015

Elena Piacentini, “La grande onda” (omaggio a Katsushika Hokusai), acquerello su carta arches, 56 x 75, 2004

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