“Che fine hanno fatto i 200 milioni di Finpiemonte?”

Da Palazzo Lascaris

RAVETTI – GALLO – VALLE (Pd): “La sonnolenza di Cirio rappresenta il profilo dell’azione politica”

“Nel momento in cui abbiamo analizzato l’Assestamento di Bilancio presentato dalla Giunta Cirio abbiamo ritenuto opportuno fare il punto anche su altre partite aperte. I 200 milioni di euro provenienti dalla riduzione del capitale sociale di Finpiemonte sono determinanti per lo sviluppo della nostra regione e rappresentano un importante sostegno all’attività imprenditoriale. La considerazione che facciamo, dopo un’attenta lettura, è che la sonnolenza della Giunta Cirio rappresenta il profilo dell’azione politica su un campo tanto importante: il piano investimenti sta subendo un consistente rallentamento, i bandi della Direzione Coesione sociale sono usciti solo nel mese di ottobre e ignoriamo quando usciranno quelli per la competitività, per la cultura e per il turismo” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Grazie ad un grande lavoro di squadra fatto nella scorsa legislatura eravamo riusciti a mettere in campo una buona quantità di risorse per aiutare i settori della cultura e del turismo piemontesi. Si tratta di misure in grado di generare circoli virtuosi e fungere da moltiplicatori nel sistema, non semplici contributi. 8 milioni e 500 mila euro destinati a facilitare la creazione d’impresa e l’accesso al credito per gli operatori culturali e il settore del cinema, e più di 18 milioni di euro su una politica turistica integrata, di cui 11 su fondi rotativi e misure per l’accesso al credito e 8 sullo sviluppo turistico montano e il cicloturismo. I bandi, grazie al lavoro degli uffici regionali, sono pronti da parecchi mesi, è incomprensibile e inaccettabile che la nuova Giunta continui a tenerli bloccati, chiusi in un cassetto. Non si capisce quale logica stia dietro a questo comportamento, se non paura e incapacità di portare avanti iniziative fondamentali che gli operatori del settore attendono da tempo per dare un futuro al Piemonte” spiega Daniele Valle, vicepresidente della Commissione Cultura.

“Dopo la vicenda Finpiemonte sono stati “riprogettati” oltre 200 milioni di nuove risorse da destinare allo sviluppo economico e alla competitività del Piemonte – conclude il vicepresidente della III Commissione Raffaele Gallo – Nel 2018 e nel 2019 sono stati, infatti, predisposti tutti gli atti amministrativi per la riduzione del capitale sociale di Finpiemonte e, quindi, sono state effettivamente rimesse in circolo queste risorse, allocate su precisi assi di sviluppo, in particolare su industria artigianato e commercio. Per la competitività del sistema Piemonte abbiamo stanziato circa 140 milioni. A distanza ormai di 8 mesi dal via libera in Commissione molti bandi non risultano attivati, lasciando sguarniti interi settori del sistema economico, commercio e artigianato in primis. Ad oggi risultano attivati bandi solo per 14 milioni. A pagare il prezzo sono le imprese commerciali e artigiane, che non hanno strumenti per sostenere i loro investimenti, e, più in generale, il sistema industriale che oggi più che mai deve investire in innovazione tecnologica. Questi ritardi non sono più accettabili e non vorrei che si rischiasse di perdere anche le risorse mandandole “in economia” a fine anno! Presidente Cirio in questo caso basta veramente “schiacciare un pulsante” perché è tutto pronto, lo faccia per favore. È evidente che l’altra velocità di Cirio è nelle parole, ma non nei fatti! Il sistema economico Piemontese non può più aspettare!”.

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