“Le regioni del Nord lascino perdere la secessione mascherata e chiedano un intervento straordinario per il Nord a Governo e UE”
“Gli esponenti della maggioranza si sono resi conto di ciò che hanno bocciato martedì?” – domanda il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Negando lo stato di emergenza climatica e ambientale in Piemonte, hanno minimizzato per l’ennesima volta la lotta ai cambiamenti climatici, come se fossero esagerazioni di qualche ansioso. Oggi però arrivano nuovi dati a prenderci a schiaffi”.
Non solo bisogna preoccuparsi dell’impatto dei ritmi stagionali stravolti. 61 mila persone in 17 anni: sono i morti in Italia a causa dell’aria inquinata. Il Rapporto sulla qualità dell’aria in Europa, reso noto ieri dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), svela che il nostro Paese è primo nell’Unione Europea per morti premature da biossido di azoto (14.600) e per ozono (3 mila), secondo dopo la Germania per i decessi causati dal particolato fine (58.600). Torino contende a Parigi e Londra il «primato» di città europea più inquinata da biossido di azoto. È al secondo posto fra le venti città capoluogo italiane fuorilegge per avere superato il limite annuale previsto per le polveri sottili (35 giorni con una media giornaliera di Pm10 maggiore a 50 microgrammi a metro cubo). E per quanto riguarda le aree rurali, la Pianura Padana è fra quelle zone dove i limiti stabiliti per i tre inquinanti principali sono violati sistematicamente.
“Eppure” – prosegue Grimaldi – “gli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia hanno preferito tirare le orecchie a Greta e indurre i ragazzi di Fridays for Future a uscire dall’aula, mettendo in dubbio l’impatto antropico sui cambiamenti climatici. L’Assessore Marnati si è addirittura permesso di far loro la morale sulle comodità a cui non saprebbero rinunciare. Tutto questo è ridicolo e miserevole. Perché le regioni governate dal centrodestra a trazione leghista non sfruttano in modo sensato la grande opportunità di essere al governo in tutto il Nord Italia? Invece di accanirsi con la loro ‘secessione mascherata’, cosa aspettano a chiedere all’Italia e all’Europa un intervento straordinario per le condizioni ambientali e climatiche dell’area, che metta al centro un piano speciale per il trasporto pubblico e la riconversione ecologica dell’economia?”
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