Nuova vita per “La Totalità” di Costas Varotsos

Grazie al protocollo di intesa sottoscritto tra Città di Torino, Fondazione
Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e Intesa Sanpaolo, l’opera “La Totalità” del
Maestro Costas Varotsos, costituita da elementi di vetro sovrapposti, sarà ricollocata nel Giardino Grosa,
zona verde a fianco al grattacielo Intesa Sanpaolo di corso Inghilterra, 3.
Nel 1999 la scultura, di proprietà della Città di Torino, era stata posizionata nei giardini Martini in Piazza
Benefica punto di riferimento dell’area urbana di Cit Turin e sede di uno dei mercati rionali più importanti e
conosciuti della città. A scegliere il progetto firmato dal noto artista ateniese (tra le tre soluzioni candidate)
erano stati gli abitanti del quartiere.
Nel 2017 il lavoro di Varotsos, presentando condizioni di degrado, è stato rimosso per essere riprogettato
alla luce delle innovazioni tecnologiche e di un adeguato piano di manutenzione e conservazione. Nel
corso degli anni, infatti, il monumento ha subito l’aggressione degli agenti atmosferici e l’invasione dei
colombi che, attratti dal vicino mercato, stazionavano su di esso imbrattandolo. Situazione che, unita al
malcontento dei cittadini, ha portato la Città di Torino a valutare l’opportunità di ricollocare l’opera in altra
sede.
“’La Totalità’ dell’artista Costas Varotsos, sarà restituita alla cittadinanza che potrà tornare a godere di
questo straordinario progetto artistico – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città
di Torino -. La reinstallazione nei giardini Grosa conclude un lungo, appassionante e impegnativo lavoro,
realizzato con il prezioso supporto di Intesa Sanpaolo e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria
Reale, in stretta connessione con i tecnici dell’Assessorato alla Cultura. Ringrazio tutti coloro che hanno
collaborato con noi per raggiungere questo importante traguardo. In primo luogo il Maestro Varotsos, che
ha accolto la proposta di ricollocazione della sua scultura, rimettendosi al lavoro sul suo progetto insieme
ai tecnici del Comune e agli esperti del Centro Conservazione e Restauro. Un lavoro realizzato da tutti
con professionalità e passione. Un grazie particolare a Intesa Sanpaolo, partner dell’iniziativa, sensibile
sostenitore dei progetti di valorizzazione artistica”.
“In questi anni Intesa Sanpaolo ha confermato un’attenzione particolare alla ricchezza artistica e culturale
di Torino, in stretta e costante sinergia con le istituzioni pubbliche. Questo dialogo continua con l’impegno
a riconsegnare alla comunità una testimonianza d’arte che le appartiene, l’originale scultura dell’artista
greco Varotsos, rivalorizzata insieme al Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” con cui
condividiamo importanti restauri di capolavori del passato e contemporanei. La “restituzione” dell’opera
Totalità è anche un significativo contributo a rendere ancora più vivo il Giardino Grosa di fronte al Grattacielo”
ha commentato Michele Coppola, Executive Director, Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.
“LA TOTALITÀ” nei Giardini Martini (piazza Benefica)
Nel 1999 la scultura fu collocata nei giardini Martini, punto di riferimento di Cit Turin. I cittadini, a cui erano
state prospettate tre diverse soluzioni per riqualificare l’area, si erano espressi in favore del progetto firmato
dall’artista Costas Varotsos, noto scultore ateniese, che aveva proposto il monumento denominato “Figura
in movimento” che rappresenta la “resurrezione, il passaggio ad una nuova vita” un’ardita struttura astratta,
simile a un turbine, composta da strati sovrapposti di lastre triangolari in vetro, montate su elementi in
acciaio sorretti da un perno centrale inclinato, anch’esso in acciaio.
‘La Totalità’, nella sua prima collocazione presentava queste peculiarità: alta nove metri, l’opera era
costituita da elementi triangolari di vetro sovrapposti e ancorati a un’anima di ferro che permetteva di
assumere una posizione non baricentrica, creando un’originale virtuosismo estetico, con un andamento
che può essere definito con buona approssimazione elicoidale. Protetta alla base da una fontana circolare
era stata collocata a cielo aperto al centro della piazza.
Il progetto di ricollocazione nel Giardino Grosa (grattacielo Intesa Sanpaolo)
La Città, con l’obiettivo di rendere il lavoro artistico maggiormente visibile e fruibile al pubblico e di tutelare
la sua conservazione, dopo aver effettuato le necessarie verifiche, ha proposto un nuovo luogo dove
installare la scultura. Si tratta di un’area del “Giardino Grosa” di circa 200 metri quadri (13 metri per
15,30 metri trasversali, determinati su 3 lati dalla presenza della pavimentazione esistente), adiacente a
corso Vittorio Emanuele II, a lato dell’ingresso principale del grattacielo Intesa Sanpaolo, dove, su idea
dell’artista, ‘La Totalità’ emergerà, in un angolo dei giardini, da una collinetta di verde e sarà delimitata da
arbusti che rappresentano un deterrente contro possibili atti vandalici pur assicurando un giusto punto di
vista complessivo della struttura.
L’opera del Maestro Varotsos sarà costituita da lastre di vetro sovrapposte poggiate su una struttura
metallica e fissate tra loro con materiale siliconico. I piani, che ricopriranno completamente la struttura di
sostegno, seguiranno un andamento elicoidale raggiungendo un’altezza superiore ai 9 metri. La scultura
sarà inoltre sbilanciata in una direzione rispetto alla base di appoggio dando nel complesso un’impressione
di movimento come progettato dall’artista. La struttura metallica, che consentirà l’appoggio delle lastre di
vetro, sarà costituita da 3 tronchi di tubo centrali ai quali verranno saldate coppie di vassoi orizzontali.
Nella nuova installazione sarà assecondato con maggior gradualità l’andamento inclinato della struttura
disponendo il primo tronco non più verticale ma inclinato di 10° rispetto al progetto originario.
Per mantenere nel tempo le caratteristiche, la funzionalità, l’efficienza e il valore della scultura è stato
programmato un piano di manutenzione, che sarà sostenuto da Intesa Sanpaolo.
Il Centro Conservazione e Restauro per “La Totalità”
Il Centro Conservazione e Restauro affronta le problematiche legate alla conservazione delle opere
complesse come sono le opere d’arte contemporanea, partendo da un approccio scientifico, soprattutto
in considerazione della convivenza di diversi materiali originali e di intervento con alterazioni e degradi
specifici considerando l’esposizione all’aperto come incremento alla progressione di questi fenomeni.
Grazie a questa esperienza il Centro ha collaborato con la Città di Torino e con Intesa Sanpaolo per gestire
e sovrintendere al processo di ricollocazione della scultura nel luogo designato, attraverso il coordinamento
dei professionisti coinvolti (ingegneri progettisti, tecnici, validatori, collaudatori e, non ultimo, l’artista), la
scelta dei materiali e delle imprese coinvolte nella realizzazione della struttura, a partire dal disallestimento
dell’opera dalla collocazione originaria di piazza Benefica fino alla fase di allestimento nella nuova sede.
Sarà così possibile riconoscere il percorso creativo dell’opera sia a livello tecnico costruttivo che dei
materiali impiegati, in modo da poter consentire una migliore conservazione futura grazie ad una
manutenzione appositamente studiata per l’opera.
Biografia Maestro Costas Varotsos
Costas Varotsos nasce nel 1955 ad Atene, dove vive e lavora.
Nel 1976 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma e nel 1978 si laurea in Architettura all’Università
degli Studi di Pescara. Nel 1990-1991 ha ottenuto la Borsa di Studio Fulbright. Nel 1999 è stato nominato
Professore nell’Aristotle University di Thessaloniki, dove a oggi ha la cattedra di Architettura. La sua
produzione artistica ha inizio sul finire degli anni ’70 dove immediatamente risalta la sua predilezione per
la scultura. Nel 1982 l’artista ritorna in Grecia e inizia a produrre lavori di richiamo internazionale, come
‘Il Poeta’ (1983) e ‘Il Corridore’ (1985), opere che riassumono la sua visione artistica orchestrando materiali,
idee e cromatismi in uno stile personalissimo fatto di trasparenza, luminosità e levità, qualità intrinsecamente
associate al vetro, da sempre materiale prediletto da Varotsos. Nel 1987 il Maestro ha rappresentato la
Grecia alla Biennale di San Paolo e, nel 1999, alla Biennale di Venezia. Ha quindi partecipato alla Biennale
di Venezia per il Padiglione Italiano nel 1993, nel 1995 ad Arte Laguna e alla Biennale Internazionale di
Los Angeles nel 1999. Nel 2004 ha ricevuto la Distinzione Onorifica di Cavaliere dell’Ordine della Stella della
Solidarietà Italiana dal Presidente della Repubblica. Ha presentato i suoi lavori in numerose mostre nazionali
e internazionali e realizzato importanti opere pubbliche per Grecia, Cipro, Italia, Stati Uniti e Svizzera. Tra
le più recenti, nel 2012 ‘L’Approdo. Opera all’Umanità Migrante’ ad Otranto e nel 2016, nell’ambito della
rassegna espositiva ‘L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte’ a cura di Achille Bonito Oliva, Orizzonte
Due, nell’Università degli Studi di Salerno. Nel 2014 ha preso parte ad Icastica, Arezzo e nel 2016 ad Arte
alle Corti, Torino. Varotsos predilige le grandi dimensioni e le sue opere testimoniano una riflessione su temi
essenziali della vita e dell’uomo, quali l’energia, lo spazio, il tempo e la natura, in realizzazioni che uniscono
monumentalità e profondità poetica

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