Gentlemen Only Ladies Forbidden

Le origini del golf sono da sempre argomento di accese discussioni, soprattutto tra golfisti, in quando vi è grande incertezza nel definire un luogo di origine ed una data certa, l’unica certezza è che si tratti di una tradizione secolare. La tesi più accreditata è che la storia del golf veda come antenato il gioco della Paganica, gioco risalente ai tempi dell’Impero Romano in cui venivano utilizzate un bastone e una palla di cuoio imbottita di piume.

Si pensa che questa attività ludica sia stata trasmessa dai legionari agli abitanti dei territori delle Highlands nei primi anni d.C., la diffusione di tale attività deve essere stata così capillare in questo territorio da far pensare che il golf moderno sia nato proprio in Scozia.Altro argomento di discussione è l’etimologia della parola stessa golf. È tesi diffusa che rappresenti un acronimo ovvero Gentlemen Only Ladies Forbidden, a evidenziare ulteriormente la iniziale diffusione esclusivamente per un pubblico maschile.

Parlando del golf contemporaneo invece pochi sanno che, con più di 50 milioni di giocatori al mondo, è uno degli sport più diffusi e praticati. Questa ampia diffusione è stata facilitata dal fatto che, a differenza di molte altre attività sportive, può essere praticato indistintamente da uomini e donne, da bambini, giovani adulti e anziani, rivolgendosi quindi non solo ad ambedue i sessi, ma anche a tutte le fasce di età. Per alcuni giocatori il golf rappresenta una disciplina sportiva, per altri è un divertimento da condividere con gli amici, per questo motivo viene definito uno sport individuale da praticare in compagnia; per altri ancora una piacevole dipendenza o una salutare metodologia per mantenere la propria forma fisica.

In cosa consiste però l’essenza del golf?consiste nella continua ricerca di quell’intimo equilibrio tra mente e corpo, tra il gesto atletico, diverso per ogni giocatore, e strategia di gioco, che continuamente mette alla prova il giocatore stesso. Il golf è uno sport che aiuta a conoscere se stessi nella parte più intima e profonda, il proprio carattere, la propria capacità di sopportare insuccessi e sconfitte, ma anche a migliorare il proprio autocontrollo e la gestione delle proprie emozioni ed emotività.

Un neofita che si avvicina a questo sport si chiede subito quando potrà andare in campo. Non vi è regola matematica attraverso la quale capirà quando, molto dipende da doti individuali come equilibrio, coordinazione, capacità di apprendimento e dal tempo che si dedica per praticarlo soprattutto nella fase iniziale.
Per questo motivo non vi resta che provare. Buon gioco!

Emanuele Farina Sansone

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