Un nuovo basket per la città: Basket Torino Reale Mutua Assicurazioni

IL GRANDE BASKET VISTO DA VICINO

Parte martedì 30 luglio la campagna abbonamenti per la nuova realtà del basket a Torino. Una società nuova per la nostra città e un paradosso che la fa sembrare vecchia pur essendo un sodalizio di nuova costituzione a causa delle vicissitudini che nello scorso anno hanno travolto, distrutto e infangato quanto di buono avesse fatto l’Auxilium di “seconda generazione”… . Di quanto fatto e trascorso non faremo più menzione, in quanto non ha alcun senso paragonare le due cose. Sono società diverse e situazioni diverse. Chi vuole accomunarle sicuramente commette un errore, o di cuore “lacerato” o di volontà “discutibile”.

La nuova realtà opererà in Torino e giocherà al Pala Ruffini, ma tolto questo, il resto è storia tutta ancora da scrivere. Torino ha tifato per la PMS, che ha poi per vari motivi cambiato nome in Auxilium, ed ora è pronta per Basket Torino (ex Dinamo Academy ). E’ chiaro come il quadro del basket di A2, campionato in cui giocherà la squadra sponsorizzata dalla Reale Mutua Assicurazioni, sia da dipingere su di una tela a cui non ci si era più abituati dopo anni comunque di livello “differente”, ma è un discorso da non affrontare, altrimenti si rischia di non voler vedere neanche più una partita. In pratica è un campionato dove la differenza a carico degli stranieri è ridotta (sono solo due quelli per squadra) e dove l’affetto per i giocatori nostri compatrioti è più distribuito, dovendo gioco forza essere protagonisti. Ed in questo potrei affermare che il lato positivo è evidente. E’ anche vero che il livello di spettacolarità sarà ridotto, ma le speranze sono quelle di un buon gioco e di un entusiasmo da creare con le vittorie.


La realtà torinese è solo un po’ perplessa perché teme di veder giocare una squadra con il “freno tirato” per via del fatto che (per chi non ne fosse a conoscenza) il presidente della Basket Torino è anche quello della squadra di Sassari che gioca in A1, e che, in caso di successo finale, non potrebbe avere la proprietà di due squadre nella stessa categoria, anche se sono possibili diversi esiti. E’ chiaro come chiunque giochi per vincere non può astenersi dal valutare anche purtroppo gli aspetti esterni, ma è altresì ben chiaro che pretendere la promozione al primo tentativo sia un tantino velleitario in qualunque caso.

Noi di Torino dovremmo in parte ritenerci fortunati di non aver perso completamente il basket di alto livello, cosa che sarebbe accaduta senza l’intervento “avveduto” del presidente Sardara, però è chiaro che le ultime vicende dell’altr’anno hanno reso questa possibilità un po’ simile ad un ghiacciolo fornito a chi prima aveva in mano una coppa gelato con panna, …, se mi è permessa questa folle analogia… .Ma, e con questo svoltiamo pagina, parliamo della squadra nuova della Reale Mutua Assicurazioni Basket Torino.Ha un coach esperto del campionato di A2, Demis Cavina, e questa è già una buona garanzia. Ha un direttore generale che ha esperienza della piazza torinese e, in più, è un gentiluomo, Renato Niccolai.

Ha recuperato Mirza Alibegovic che con Torino ha un legame cestistico e familiare (la moglie è di Torino) che potrebbe spingerlo e spronarlo ad andare oltre le proprie già buone qualità per divenire bandiera della sua città “onoraria”. Ci sono discreti giovani quali Cappelletti, Diop, Traini, che per un motivo o per l’altro vorranno emergere per salire nel basket che “conta”. Due stranieri molto solidi e validi per creare un duo di efficacia in ogni partita, e poi, “soprattutto”, abbiamo acquistato (ormai già parlo con il “noi” e non è ancora iniziato il campionato… buon segno?) Luca Campani, che non è solo per il valore del giocatore in sé, ma è che contro le squadre di Torino ha sempre segnato tantissimo, in qualunque lui giocasse, e quindi, alla peggio, abbiamo “eliminato” un giocatore pericoloso dalle altre squadre … . Scherzi a parte, anche lui è un ottimo giocatore, forse addirittura “sprecato” per la categoria, ma proviamo a tenercelo stretto. In più ci sono altri giovanissimi a chiudere la rosa e forse chissà qualche altro acquisto a sorpresa.

Sarà dura rompere la breccia di diffidenza della popolazione sportiva di Torino, così come quella dei “iotifocontro” che ha contraddistinto gli ultimi anni mascherati in tante vesti, ma sembra che la nuova Basket Torino abbia le idee chiare sul tagliare tutti i ponti con il passato anche perché in realtà la nuova società ha solo futuro davanti a sé, e il passato, anche recente, non le appartiene.
Il consiglio vero è quello di aspettarsi solo il meglio, non commettere gli errori di altri e concentrarsi sul fare bene ignorando chi vorrà solo colpire per poter sorridere mestamente sentenziando “iolosapevo”… Torino è una città che ha “giubilato” Allegri dopo cinque anni di soli successi, … , aspettarsi il peggio non è follia, ma anche aprire le porte ad un sano entusiasmo per un inaspettato colpo di … fortuna (e avvedutezza e lungimiranza industriale) che ci permetterà di vedere ancora il grande basket a Torino è doveroso.
Benvenuta Basket Torino: che la forza cestistica sia con te …

Paolo Michieletto

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