La quarta edizione della settimana di sfilate sotto la Mole si chiude con le sfilate di Hussain Harba e di Orgvsm e le premiazioni dei numerosi partner
Con 11 sessioni di sfilate, oltre 70 stilisti emergenti che si sono alternati in passerella per presentare le proprie capsule collection e più di 5mila ospiti si è conclusa la quarta edizione della Torino Fashion Week, che ha portato sul palco dell’ex Borsa Valori delegazioni internazionali da Cina, Sudafrica e Medio Oriente, ma anche da Belgio, Olanda, Stati Uniti, Israele, Regno Unito e ovviamente da tutta l’Italia e Torino.
Protagonisti dell’ultimo défilé, il poliedrico artista e designer Hussain Harba, con la sua collezione di borse di lusso raffinate e grintose, ispirate all’universo femminile e indossate per l’occasione dalla showgirl Elena Barolo e dall’ex top model Bali Lawal, e il seducente street style di Orgvsm, che richiama disegni tribali, graffiti, rose stilizzate e maxi-scritte su felpe, retro zip jeans, giacche e crop-top. Proprio a questo innovativo brand creato dal giovane tatuatore torinese Edwin Basha è andato il Premio Torino Fashion Week 2019, consegnato dal team TMODA, che dal 2016 organizza la lunga settimana di sfilate sotto la Mole.
Vogue Talents ha riconosciuto una special mention a tre designer che sono Hussain Harba, Ashram e Alvada Creations e che avranno l’opportunità di essere intervistati dalla redazione di Vogue.it.
In una serata ricca di sorprese, i migliori fashion designer sono stati premiati dai partner che hanno sostenuto l’edizione 2019. Gli spettacolari copricapi ispirati al genio di Leonardo da Vinci di Giuseppe Fata, il fascino mediorientale delle creazioni di Chantique dal Brunei, le borse-gioiello customizzate di Hussain Harba, lo stile senza tempo degli abiti di Atelier Beaumont e le innovative borse tailor-made di Re-New Bags sono stati selezionati da Rinascente, che dal prossimo autunno darà la possibilità a questi brand di esporre le proprie collezioni nello store di Torino in via Lagrange.
E ancora, Banca di Cherasco ha premiato tre eccellenze del territorio piemontese: la magia degli abiti da sposa e da cerimonia della boutique torinese Adelyur Fashion, i gioielli unici – collane, orecchini, braccialetti e sets – in ceramica interamente realizzati a mano da Scialabà e l’Atelier Beaumont di Paola Benedetta Cerruti. L’avanguardia stilistica ha, invece, guidato la scelta di Lexus Torino Sud, che ha consegnato il proprio riconoscimento all’estro di Lorenzo Ferrarotto, una delle giovani promesse più interessanti della scena emergente, alla collezione prêt-à-porter che lega moda, architettura e design di Aurora Leopardi e alla perfetta combinazione di eleganza e praticità dei capi urban-style creati da Hao Weimin per il brand David Sylvia.
La moda modesta di Francesca Iman Cocconi di Luya Moda è stata infine premiata dall’Islamic Fashion & Design Council, mentre l’agenzia per lo sviluppo delle piccole imprese del Sudafrica SEDA (Small Enterprise Development Agency) ha conferito il proprio riconoscimento a Royal Wardrobe Designs, Tumalone e Carlos Fritz, che hanno presentato le proprie collezioni nelle sessioni di martedì.
«Ad ogni edizione è sempre più alta la qualità delle capsule collection degli stilisti che portiamo sul palco della Torino Fashion Week – commenta il fondatore e CEO Claudio Azzolini -. Il grande interesse del pubblico e degli operatori di settore è la conferma che questo evento, grazie alla collaborazione con enti locali e stranieri, sta diventando una vetrina mondiale per la moda emergente e per tutti quei talenti che sanno portare avanti con coraggio idee nuove, dirompenti e sperimentali».
Bilancio più che positivo anche per l’anima “business” della kermesse, Torino Fashion Match, realizzato grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network: agli oltre 630 incontri B2B, che si sono svolti a Palazzo della Luce, hanno partecipato 222 aziende da 30 Paesi del mondo. «Siamo molto soddisfatti – spiega Federica Leonetti, responsabile del Textile & Fashion Sector Group di Enterprise Europe Network -: abbiamo offerto a stilisti, aziende, società di e-commerce, università, rappresentanti della Commissione europea e buyer provenienti da Germania, Olanda e Norvegia la possibilità di partecipare a meeting di profilo internazionale in mattinata, di confrontarsi nel pomeriggio con workshop e case study e poi di partecipare alle sfilate serali. Sono stati tre giorni di attività intense che hanno portato a centinaia di contatti avviati, che speriamo si traducano in partnership durature».
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