Il Governo deve intervenire subito per bloccare gli aumenti dei pedaggi autostradali che scatterebbero dal 1° luglio 2019. Su molte tratte, l’incremento della tariffa era stato congelato a dicembre 2018, dopo la mobilitazione di Uncem e di moltissimi Sindaci
Amministratori locali che continuano a essere mobilitati. E arrabbiati. In Lazio, Abruzzo e in tutte le Regioni centrali, è forte l’impegno dei Sindaci dei Comuni montani nel respingere al concessionario l’aumento di Strada dei Parchi, A24 e A25, vicino al 20 per cento, il più alto previsto finora. Una cifra che Uncem considera gravissima in particolare visti i lavori non fatti per ammodernare i viadotti, il tunnel del Gran Sasso e considerato che quelle autostrade attraversano aree montane, comportando inquinamento e senza lasciare alcunché ai territori. Da tempo Uncem si batte e continuerà a farlo affinché le grandi direttrici autostradali, con i loro concessionari, compensino i territori: una parte del pedaggio deve essere reinvestita ad esempio per la manutenzione delle strade secondarie, mentre va riconosciuto pienamente agli Enti locali il servizio ecosistemico-ambientale svolto dalle foreste delle zone montane limitrofe alle lingue di asfalto nell’assorbire Co2 dei veicoli in transito sulle reti veloci.
Su A24 e su A25 in particolare Uncem si unisce i Sindaci che nei giorni scorsi hanno presentato un dossier alla Camera dei Deputati. Su quelle direttrici servono lavori urgenti, ma non è accettabile un aumento del biglietto del 20 per cento. Vicino all’1 per cento l’aumento di Autostrade per l’Italia. “E anche qui, il vero problema che Uncem denuncia da tempo – spiega il Presidente Marco Bussone – è che ormai da anni, da tanti anni, ogni anno si sale. Gli aumenti sono stabili. Lo abbiamo scritto innumerevoli volte al Ministro Toninelli negli ultimi 12 mesi senza mai ottenere risposta. Anomalo visto che nei nostri Comuni vivono migliaia di pendolari che potrebbero avere almeno sconti sui pedaggi, piuttosto che carnet. E comunque gli Enti locali sono ignorati dalle Società concessionarie. Apprendono degli aumenti attraverso i giornali. Fanno bene i Sindaci di Abruzzo e Lazio, con il Presidente Uncem Achille Bellucci, a scendere in piazza. Stiamo già pensando in diverse parti d’Italia a nuove forme di mobilitazione”.
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