Maggio 2019- Pagina 53

MAESTRA ARRESTATA PER MALTRATTAMENTI AI BAMBINI

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Nella giornata di ieri, giovedì 2 maggio, Agenti del Reparto Polizia di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, su delega e con il coordinamento della Procura della Repubblica, P.M.dott.ssa Rizzo, sono intervenuti presso la scuola elementare Leone Sinigaglia, corso Sebastopoli 258, per eseguire la misura cautelare dell’arresto, con successiva traduzione in arresti domiciliari, di un’insegnante 45enne che, negli anni, avrebbe ripetutamente maltrattato gli alunni a lei affidati usando violenze psicologiche e fisiche nei confronti dei bambini più piccoli, quelli di prima elementare, intimandogli di non riferire nulla a casa e minacciandoli di gravi conseguenze.La delicata attività di indagine, durata alcuni mesi tra l’autunno e l’inverno da poco conclusasi, ha comportato le audizioni sia delle piccole vittime della maestra, che dei loro genitori; questi ultimi hanno descritto, univocamente, con dovizia di particolari, i maltrattamenti subiti dai loro figli e delle gravi conseguenze patite, come ad esempio il fatto che non riuscissero più a dormire da soli sonni tranquilli, ripetuti incubi e che spesso si rifiutassero, piangendo, di andare a scuola nei giorni/orari di presenza della maestra in questione. Per i continui atti maltrattanti, alcuni bambini hanno accusato disturbi di incontinenza notturna. Altri, a causa del divieto di potersi recare in bagno imposto dalla maestra, non potevano contenersi, rimanendo bagnati per lungo tempo e in, un’occasione, obbligati a pulire sommariamente con carta igienica i residui sul pavimento della classe, piangendo disperatamente per l’umiliazione subita.È al vaglio investigativo anche la posizione di chi, pur sapendo, ha comunque tollerato il proseguimento dei comportamenti e omesso opportuni e adeguati interventi, anche in relazione all’obbligo in capo alle direzioni scolastiche di riferirne, quali pubblici ufficiali, all’Autorità Giudiziaria e all’Ufficio Scolastico Regionale per i rispettivi seguiti di competenza.Sembrerebbe che i medesimi comportamenti di maltrattamento siano stati tenuti in precedenza in scuole diverse e, pertanto, se altri genitori sono a conoscenza di fatti indicativi li portino a conoscenza del Reparto di Polizia di Prossimità (via Bologna 74 – tel. 01101134300) o alla Procura della Repubblica per ulteriori prosiegui.L’intervento e le indagini sono state compiute dal Reparto di Polizia di Prossimità, specializzatosi nella tutela delle fasce deboli della popolazione, in questo caso i soggetti più indifesi, i minori in più tenera età.

Clelia Ventimiglia

I due preamboli del nuovo centro sinistra

di Giorgio Merlo
Non giriamo troppo attorno al tema. Oggi una coalizione di centro sinistra, in Italia, non c’è. E’ perfettamente inutile aggrapparsi attorno allo slogan che si è “l’unica e vera alternativa democratica” al centro destra. Uno slogan che, ripetuto a iosa, diventa anche un po’ stucchevole. O meglio, una coalizione di centro sinistra c’è ma è strutturalmente minoritaria. E’ appena sufficiente registrare i voti reali disseminati in tutta Italia senza fermarsi ai soliti sondaggi che dipingono un futuro roseo, illuminato e senza ostacoli per il Pd di Zingaretti. Perché, al di là della narrazione virtuale dei soliti noti “progressisti” sui soliti organi di informazione “progressista”, non c’è votazione importante a livello locale o regionale – e forse domani anche nazionale – che non certifichi l’avanzata del centro destra. Distanziando sempre, e puntualmente, il centro sinistra. Per non parlare dell’ormai decadente e progressivamente marginale partito dei 5 stelle. Ora, ci sono almeno 2 condizioni – o preamboli per usare un termine ancora più netto – che devono essere rigorosamente rispettate se si vuol far decollare una coalizione che non sia solo una banale e burocratica sommatoria di sigle più o meno note. Innanzitutto si deve archiviare definitivamente la cosiddetta “vocazione maggioritaria” del Partito democratico. Sia nella versione ufficiale del passato e sia in quella ufficiosa del presente. Per capirci, il partito che rappresentava politicamente ed elettoralmente l’intero campo del centro sinistra è ormai alle nostre spalle. Stagione chiusa, come si suol dire. Ma quello che pensa e pratica Zingaretti non può essere la soluzione. E cioè, l’antico vizio della sinistra post comunista italiana che pensava di costruire la coalizione attorno ad un partito centrale attorniato da allegri “nanetti” politici che avevano il compito di dire che con la loro presenza si certificava la natura plurale dell’alleanza. Un’operazione persin troppo nota per essere descritta nei particolari. Anche perché si tratta di un’operazione pianificata a tavolino dove si decide chi, all’interno dell’alleanza, deve assolvere al compito di rappresentare la sinistra, chi la destra e chi il centro.
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Ma sempre e solo in funzione degli interessi del partito principale. Ora, se si vuol costruire una alleanza che non sia un banale prolungamento del Partito democratico – appunto, una vocazione maggioritaria mascherata – si tratta di ricostruire una vera coalizione. Dove la pluralita’ politica, culturale e programmatica – poi da sintetizzare in un progetto di governo comune ed omogeneo – emerga in modo chiaro, netto e immediatamente percepito dai cittadini elettori. Perché altrimenti si tratta di un escamotage neanche troppo intelligente per essere condiviso e quindi votato. Il secondo preambolo essenziale per dare vita ad una vera coalizione non può essere la solita, banale, noiosa, stantia ripetizione che dobbiamo combattere l’ennesima offensiva fascista, autoritaria e di regime rappresentata dalla destra più retriva. Ora, non c’è nessuno che sottovaluta il pericolo di una destra regressiva, autoritaria e populista. Ma dopo aver predicato – sempre attraverso i soliti “progressisti” e “borghesi” nostrani – per lunghi 20 anni del rischio di una deriva autoritaria, fascista ed illiberale rappresentata dalla presenza di Berlusconi e del suo progetto politico, oggi rischia di essere scarsamente credibile la meccanica ripetizione di quello slogan con la semplice sostituzione del leader di Forza Italia con il capo della Lega di Salvini. Perché delle due l’una: o questo rischio c’è sul serio ma allora non si combatte a giorni alterni, oppure – com’è evidente ai più – si tratta di una semplice arma di propaganda politica che sviene sfoderata durante le campagne elettorali o alla vigilia delle grandi feste civili nazionali per essere prontamente rimessa nello zaino appena archiviato l’impegno elettorale o la partecipazione all’evento popolare. Ecco, per il centro sinistra serve si’ avere continuamente un avversario da combattere ma, come avviene nelle democrazie mature, si tratta di riaffermare una identità ed un progetto politico non solo attraverso il nemico ma, soprattutto, con un programma di governo che sappia rilanciare al contempo l’entusiasmo dei militanti e la fiducia degli elettori. E cioè, è necessario declinare una “identità in positivo” e non solo rimarcare una “identità in negativo”. Dunque, le 2 condizioni basilari per rilanciare una prospettiva politica di centro sinistra sono fortemente intrecciate tra di loro. Solo attraverso una coalizione plurale e realmente rappresentativa da un lato e un progetto che non sia solo l’annientamento strumentale del nemico dall’altro si potrà ancora parlare di un vero ed autentico centro sinistra. Il resto, purtroppo, appartiene solo al campo della propaganda, del passato che ritorna e anche della scarsa credibilità politica. È bene saperlo prima che si avvicinino le prossime elezioni politiche generali.

"Il Balôn è morto. Viva il di Balôn"

Ieri, 2 maggio, si è svolto un nuovo incontro presso il Prefetto a riguardo del futuro del Mercato del Libero Scambio a Borgo Dora. Anche questa volta i tanti residenti che si esprimono a favore della permanenza in quartiere del mercato non sono stati invitati
Abbiamo appreso che l’esito della riunione continua a prevedere il trasloco in via Carcano dove tra l’altro, come dalle cronache degli ultimi giorni, cittadini e enti non vedono favorevolmente l’arrivo del mercato anche il sabato. Consideriamo la scelta dello spostamento inaccettabile perché prevede di espellere i più deboli che sono sempre stati parte di questo mercato e del nostro quartiere; non condividiamo la volontà di smontare quel meccanismo virtuoso che ha permesso da 20 anni a tutti di vendere senza essere commercianti: un sistema che ha dato una regolazione ad una pratica di economia informale che da secoli esiste nel nostro quartiere e lo caratterizza, ne è la storia e l’anima. Se è vero che si vuole puntare a una trasformazione del quartiere in un’ottica turistica, si deve tenere conto di quelle che sono le caratteristiche dei luoghi che li rendono interessanti e il mercato del libero scambio è una di queste, forse la fondamentale; spostarlo vorrebbe dire snaturare il luogo. Il mercato delle pulci, così come storicamente strutturato, è apprezzato anche dai turisti, oltre che da tanti torinesi ricchi e poveri che qui comprano oggetti di uso quotidiano, arredi e vestiario. Si parla tanto di economia circolare: vi chiediamo di sostenere chi sceglie di comprare e continuare a utilizzare l’usato, dargli nuova vita e nuovi usi, vi chiediamo di permettergli di farlo in una zona frequentata, accessibile con tanti mezzi pubblici e riconosciuta. Nonostante la raccolta di oltre 3000 firme fatta negli scorsi mesi, la nostra voce non è stata, ancora una volta ascoltata, infatti a seguito del presidio organizzato di fronte alla prefettura, il prefetto si era attivato per incontrare anche cittadini e rappresentanti di associazioni con opinioni diverse, salvo poi far saltare tutto perché il Comune probabilmente non era d’accordo. Questa non è  democrazia. Le istituzioni sono di tutti i cittadini e chi ne è momentaneamente rappresentante deve sempre ricordarlo. La proposta di un “mercato sociale” di una settantina di posti in Lungodora Agrigento appare del tutto inadeguata di fronte alle esigenze di centinaia di venditori. Pensiamo che ci siano gli spazi per mantenere tutti i posti nel quartiere e dare loro dignità. Abbiamo sempre creduto nella partecipazione e nella concertazione, come principi di convivenza civile in un quartiere. Dal Balôn al mercato centrale, passando per la raccolta rifiuti ed i carretti, chiediamo semplicemente di poter partecipare alle decisioni. Per queste ragioni continueremo a impegnarci per la permanenza del mercato e invitiamo tutti e tutte domani, 3 maggio, alle ore 18 all’assemblea pubblica in via Mameli angolo via Lanino, convocata insieme al Comitato Oltredora, PortAmi Palazzo e Numero Zero, per tracciare delle proposte alternative per migliorare il quartiere, ma con e per tutti!
Il Balôn è di tutti!

Associazione Fuori dal palazzo

Papa Francesco torna in Piemonte?

Dopo la visita a Torino e in Piemonte nel 2015 (nelle foto del Torinese) papa Francesco tornerà nella nostra regione? Una lettera di invito nell’Astigiano gli è stata consegnata dal presidente della Provincia di Asti, Marco Gabusi  in occasione del recente incontro a Roma tra il pontefice e i presidenti delle Province italiane. Il Santo Padre ha detto a Gabusi, sorridendo “Il mio sangue è astigiano”. Il presidente della provincia di Asti ha portato al papa  i saluti dei cugini di Portacomaro d’Asti, incontrati giorni prima dell’evento e gli ha consegnato la lettera di invito, sottoscritta anche da altri rappresentanti delle istituzioni astigiane e dal vescovo.
 
 
 
(foto: il Torinese)

Tutte le strade portano al Salone: le novità di Librolandia

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Annunciata apertura di un terzo ingresso, direttamente collegato alla Stazione di Torino Lingotto

 
Nuovo, inclusivo, aperto al territorio, dotato di molteplici servizi. Così si presenterà il Salone Internazionale del Libro 2019 ai suoi visitatori dal 9 al 13 maggio, perché questo è l’anno in cui la più grande fiera editoriale italiana cambia veste, completamente ripensata per valorizzare l’esperienza del pubblico dei lettori e dei professionisti.
 
Tre ingressi
Sarà un Salone capace di entrare in dialogo con l’organizzazione urbana della città e con il territorio regionale e nazionale. Grazie ai tre ingressi, infatti, la fiera diventa facilmente accessibile ai visitatori che potranno scegliere da dove entrare a seconda del punto d’arrivo. Allo storico ingresso di via Nizza 294 che porta al Padiglione 1 si aggiungerà quello da via Mattè Trucco 70, quindi dall’Oval. Ma non solo: la grande novità del 2019 è l’apertura del passaggio dalla Stazione Lingotto per accedere direttamente al Salone tramite la passerella che parte dalla banchina del binario 9. Grazie alla collaborazione con la Città di Torino, la Regione Piemonte, il Gruppo Ferrovie dello Stato e in particolare delle due aziende del gruppo, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, chiunque arrivi dal Basso Piemonte, dalla Liguria o dall’Emilia Romagna, servendosi del treno, potrà facilmente entrare in fiera con pochissimi passi. Una logistica rivoluzionata, dunque, per una manifestazione davvero capace di accogliere i suoi visitatori nel modo più efficiente. Con Trenitalia, inoltre, il Salone sta lavorando per una convenzione su biglietti e abbonamenti Regionali, FrecciaRossa e per i titolari di CartaFreccia.
 
Mezzi pubblici e sostenibilità
Chi utilizzerà l’autobus e la metropolitana per andare e tornare da Lingotto potrà acquistare il biglietto anche all’uscita del Padiglione 1, grazie a un accordo con GTT – Gruppo Torinese Trasporti, per evitare le code alle biglietterie sotterranee.Chi, invece, sceglierà il servizio TObike godrà di uno sconto sul biglietto d’ingresso (€ 8 invece di € 10). Incentivare l’uso dei mezzi pubblici è tra i primi obiettivi strategici del nuovo Salone del Libro: nel 2019 è l’anno in cui nasce, in seno alla manifestazione, il primo Board di Sostenibilità multi-stakeholder legato a un evento, per avviare il percorso che porterà verso un Salone del Libro sostenibile. È l’iniziativa Il Prossimo Passo, perché la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma tutte le dimensioni dello sviluppo e richiede un forte coinvolgimento di ogni componente della società.
 
Agevolazioni
Il Salone 2019, poi, diventerà direttamente accessibile a tutte le categorie di visitatori, perché sia le scuole che gli utenti professionali non saranno obbligati a recarsi alla convenzionale reception, ma potranno espletare la propria pratica di accredito in qualsiasi ingresso della fiera. Proposito del Salone è anche quello di aprirsi sempre di più alle famiglie e alle nuove generazioni, con incontri e laboratori pensati apposta per stimolare la creatività e la libera espressione di sé, ma anche con riduzioni sul biglietto d’ingresso. Il Ridotto Giovani Web è per i giovani dai 7 ai 26 anni (€ 8 invece di € 10), il Ridotto Bimbi Web è per i bambini dai 3 ai 6 anni (€ 2.50). Le riduzioni sono disponibili online su salonelibro.it. Docenti e studenti saranno protagonisti del Salone, per questo gli insegnanti godranno di riduzioni, anche senza classe (pass valido per i cinque giorni € 12 invece di € 24, biglietto giornaliero a € 5 invece di € 10). Gli alunni delle scuole primarie entreranno con il biglietto a € 2.50, quelli delle scuole secondarie a € 6. I docenti accompagnatori avranno diritto all’ingresso gratuito. E ancora, i bus privati delle scuole potranno prenotare un parcheggio interno al Lingotto, attiguo alle reception e biglietterie dell’Oval.
 
Servizi dedicati alle famiglie
Nei 63.000 mq del Salone uno spazio privilegiato è dedicato ai giovani, proprio nel cuore del Salone. Il Bookstock Village, infatti, cambia casa, spostandosi nel Padiglione 2, e sarà anche l’area in cui le famiglie trovano servizi dedicati: per i piccoli dai 3 agli 11 anni sarà disponibile uno spazio relax e merenda, ma anche il baby parking gratuito gestito da educatrici professioniste e volontari che potranno accompagnare i bambini ai laboratori. Non mancherà il passeggino parking, il servizio passeggini di cortesia e il prestito fasce per il trasporto dei bambini. L’area 0-3 anni, curata dall’Associazione il Bambino Naturale e Luna di latte, sarà dotata di una stanza per il cambio pannolino, per allattare e scaldare il biberon.
 
Servizi dedicati a visitatori ed espositori
Ma il Salone 2019 sarà una mappa composita in cui tutte le case editrici avranno modo di raccontarsi ed esporre il proprio catalogo, in un’alternanza tra piccoli e grandi editori. Per realizzare questo grande progetto, che prevede 40 sale per gli incontri e più aree di sosta, panchine e spazi liberi per incontrarsi, è stato annesso l’Oval con i suoi 22.000 mq. Una fiera più grande quindi, e capace di accogliere i visitatori e soddisfarne i bisogni con una molteplicità di servizi. n18 saranno i punti bar e ristorazione firmati Autogrill Spa, nei diversi Padiglioni e all’Oval, per rispondere alle esigenze del pubblico e degli addetti ai lavori. A questi si aggiungono il ristorante della Terrazza e il ristorante Ciao: con la formula “un piatto e via” gli espositori potranno ritirare il pranzo da consumare allo stand. Grande novità del 2019 l’area street food di qualità nel collegamento per raggiungere l’Oval. Si chiamerà Passaggi di gusto e riunirà la pizzeria Rossopomodoro, l’Hamburgheria di Eataly e la gelateria firmata Guido Gobino. Così il Salone propone a tutte le diverse tipologie di utenti – pubblico, espositori, scuole e professionisti – i migliori contenuti culturali e tempo di qualità, da godere in una fiera di facile accesso e a misura di visitatore.
 
(foto: il Torinese)

Orange-County. Paradiso di surfisti e skater

California dreaming… se sognate uno spicchio di paradiso soleggiato tutto l’anno, in cui sfidare le onde, skateare ed attivare la modalità divertimento assicurato, la meta è l’Orange County, (per popolazione seconda contea Californiana e quinta degli Stati Uniti d’America)

E’ al centro della Tech Coast, tra Los Angeles e San Diego (il confine col Messico è palpabile) e vanta alcune delle spiagge più cool d’America.
Chilometri e chilometri di sabbia frustati dalle onde dell’oceano Pacifico. Magari non c’è la famosa onda Hawayana Pipeline, ma anche qui i surfisti arrivano a frotte, si salutano col classico “Haloa” e poi via alla maniera di “Point Break” (film cult degli anni 90), cercando il punto di takeoff (l’attimo giusto in cui prendere il cavallone). Le spiagge dell’Orange County, oltre ad essere mete di veri e propri surf trip, di fatto, incarnano uno stile di vita. Il fitness impera: si corre, si cammina, si gioca a beach volley. E volendo più relax, si portano ombrelloni e sdraio da casa (concept agli antipodi di quello dei nostri litorali brulicanti di chioschi, stabilimenti balneari e masse di bagnanti). La scoperta delle spiagge più belle e gettonate dell’Orange County può partire dalla confinante Los Angeles che non è solo la mecca del cinema. La scalinata della Hollywood Highschool è infatti lo spot più ambito degli skater e sul suo corrimano hanno compiuto prodezze tutti i campioni della disciplina. Uno sport che in California sta appassionando anche le ragazzine, sempre più numerose nei contest, con spericolati trick (manovre). La spiaggia per eccellenza è quella di Santa Monica. Lunga circa 3miglia e mezzo, non ha bisogno di presentazione perché è l’esempio icona dei lidi californiani. Punto di riferimento il suo molo, animato da negozi, parco divertimenti e ristoranti. Al Pier, costruito nel 1909, si accede grazie ad una serie di ponti, passerelle e scale che lo collegano alla città; e dietro al molo c’è un’altra rampa di scale leggendaria per gli skater, il Santa Monica Triple Set. Invece, per mangiare tra mito cinematografico e american life style, la meta è il Bubba Gump Shrimps Co. (fa parte di una catena di ristoranti sparsi in più città USA). Qui tutto parla di Forrest Gump, con tantissimi cimeli del film ed ottimi gamberi declinati in tutte le portate possibili.
 
Huntintong Beach: soprannominata “Surf City” perché nei 14 chilometri della sua spiaggia si vola sulle onde con kite surf e surf, di cui ogni anno qui si disputa il campionato mondiale. Il petrolio racchiuso nelle falde marine è la principale risorsa, ma subito dopo nel bilancio c’è la voce turismo legato a questo sport. E intorno a tanta passione, shopping di alto livello, Resort di lusso, l’International Surfing Museum e il porto, con all’ancora parte della Flotta Militare Statunitense. Anche qui c’è un importante skatepark, punto di ritrovo per gli skater di tutto il mondo.
 
Laguna Beach: è stata il set della serie tv “O.C.” (The Real Orange County) un mix tra reality show e fiction che documentava la vita dei teenager del luogo (trasmessa da Mtv Italia dal 2004 al 2008). E’ soprattutto un centro ad alto tasso di creatività, con numerose gallerie ed il Festival of Art che ogni anno richiama il meglio di artisti e collezionisti. I residenti di Laguna Beach sono tra i più ricchi d’America e, tra i tanti Paperoni, qui ha casa anche la mamma di Leonardo di Caprio. Le ville sul mare -prezzo di partenza intorno ai 10 milioni di dollari- si sprecano, per lo più protette in comprensori con tanto di spiaggia privata.

Dana Point: è una delle 34 cittadine incorporate nella contea di Orange (area scoperta dagli spagnoli che nel 1776 vi eressero il primo insediamento europeo, la Missione di San Juan Capistrano). Ha uno dei pochi porti lungo la costa dell’Orange County, punto di partenza di mini crociere per ammirare balene e delfini. E’ un porto turistico, con negozi e ristoranti: consigliato l’ottimo menù a base di pesce dell’Harbour Grill Restaurant.Tra le sue spiagge la più bella è Strands Beach, una lunga lingua di sabbia sulla quale si affacciano ville miliardarie con piscine a sfioro… e costante sorveglianza di lifeguard.

E se surfisti e skater si infortunano?…Ecco dove sanare le ferite. Al South Coast Spine Center del Dr. David Sales, a Capistrano Beach. Clinica di eccellenza, prima al mondo specializzata in riabilitazione avanzata per surfisti, skater e snowbordisti che, tra una prodezza e l’altra, impattano con acqua, terra o neve. Tra chiropratica e biofisica, tecnologia e strumentazione all’avanguardia, integrazione con la pratica clinica e trattamenti estremamente specialistici, è qui che i campioni mondiali di questi sport estremi vengono rimessi in piedi e ricatapultati nell’agone sportivo. Ed imparano non solo a prevenire infortuni, ma anche a fare la giusta manutenzione del loro corpo sottoposto a stress decisamente fuori dal comune. Se poi volete immergervi ad oltranza nello spirito più profondo del surf …il libro da leggere è: William Finnegan “Giorni selvaggi: una vita sulle onde” (66Thand2Nd.) 25,00 Euro. L’autore -giornalista, scrittore e soprattutto appassionato di surf- con questo “memoir” ha vinto il Premio Pulitzer 2016. E nel libro c’è tutta la sua vita alla ricerca degli spot più famosi del mondo, spiagge dell’Orange County incluse.
 

Laura Goria


 
 

Una buona notizia per i 4.800 agenti immobiliari piemontesi

La riforma della legge 39/89 è una buona notizia per i 4.797 agenti immobiliari piemontesi, ma anche per tutti i cittadini che devono comprare o vendere casa.

“La professione di mediatore immobiliare fa un passo avanti nel riconoscimento legislativo e giuridico grazie alla riforma della legge 39/89, fresca di approvazione parlamentare”, dichiara Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).“Alzare la qualità professionale tutela il consumatore – spiega Papi -. Il principio di terzietà accolto nella modifica della legge va esattamente in questa direzione. Il conflitto di interessi sottolinea le incompatibilità per l’esercizio della mediazione immobiliare a garanzia delle parti coinvolte in una trattativa”. Così come l’attività di un impiegato pubblico, magari nell’ufficio tecnico comunale, è considerata incompatibile con l’essere parte terza, anche i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi e le professioni intellettuali ora sono esclusi dall’esercizio della professione di agente immobiliare se in condizione di conflitto di interesse perché ‘afferenti al settore merceologico per cui si esercita l’attività di mediazione’,  come recita la legge. “Vale a dire che geometri, ingegneri e architetti di uno stabile in vendita non possono anche intermediare i beni immobili che sono stati oggetto della loro opera professionale”, sottolinea Papi.  “Gli istituti bancari entrati nel mercato dell’intermediazione immobiliare, oggi vendono case e immobili, lasciando la mediazione in mano ai propri impiegati bancari. D’ora in poi – prosegue il presidente Fiaip Piemonte – non potranno più ma dovranno adeguarsi alla nuova legge costituendo specifiche società di mediazione e assumendo personale specializzato con in mano il patentino da agente immobiliare”. Al contempo la riforma consente a chi svolge la professione di mediatore immobiliare di offrire nuovi servizi collaterali alla propria attività, connessi in particolar modo al mondo degli affitti, come la pulizia e il riordino a vantaggio dei clienti consumatori finali. “Un passo in avanti importante per l’intera categoria, che grazie alla nuova legge potrà modernizzarsi  e competere sul mercato con i grandi del web”, commenta. Il Parlamento il 16 aprile ha accolto il testo proposto da Fiaip e presentato dalla Consulta Interassociativa nazionale dell’intermediazione, composta da tutte le sigle rappresentative degli agenti immobiliari, adempiendo con la modifica del comma 3 dell’art. 5 della legge 39/89 alle disposizioni europee sugli obblighi del mediatore immobiliare. “Va da sé – conclude il Presidente regionale Fiaip – che il capitolo più significativo si apra adesso con la stesura del Regolamento di Attuazione che dovrà interpretare la norma, stabilendo quali siano le professioni intellettuali citate dal provvedimento e cosa esattamente rientri nel settore merceologico. Come sempre Fiaip nell’interesse degli Agenti Immobiliari tutti, saprà dare il suo imprescindibile contributo nella stesura di tale regolamento”.

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Slot e frode informatica

Al termine di approfondite indagini, i Carabinieri di Occimiano (Alessandria) hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Vercelli  otto cittadini italiani di età compresa tra i 30 ed i 67 anni, alcuni dei quali residenti in Sicilia ed altri in Provincia di Alessandria, per associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica ed alla truffa ai danni dello stato. L’indagine, particolarmente articolata, è iniziata nel marzo del 2018 con il sequestro di apparecchi da gioco elettronici in  un locale pubblico di Occimiano, di proprietà di un cittadino cinese. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica e di truffa ai danni dello stato. L’attività criminosa si concretizzava mediante l’installazione di apparecchi elettronici da gioco, “Totem”, mascherati da postazioni come quelle che si trovano nei “internet point”, e che in tal modo non venivano affatto collegati all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Essi invece, attraverso la digitazione di un pin si collegavano a siti web esterni di videopoker/roulette e, in seguito, la ricarica dei crediti avveniva con delle banconote inserite in un apposito lettore In caso di vincita il gestore del locale liquidava direttamente il premio al cliente, trattenendosi non meno del 30% delle giocate. A seguito di numerose perquisizioni effettuate in esercizi pubblici nei Comuni di Mirabello Monferrato Alessandria, Spinetta Marengo, Sale, Tortona, Novi Ligure e Castello d’Annone , sono state sequestrate 15 “macchine” e denaro contante per circa 5000 euro.
 

Juventus-Torino, i precedenti tra i due tecnici

Il “derby della Mole” di venerdì 3 maggio consisterà nel confronto numero 13 tra Walter Mazzarri e Massimiliano Allegri. Nei precedenti 12 “incroci” si contano 5 affermazioni dell’attuale tecnico bianco-nero contro le 2 di “WM”, con il corollario di 5 pareggi
I due allenatori si affrontano per la prima volta nella stagione 2008-2009, con il Cagliari di Allegri che ha la meglio per 1-0 nel confronto d’andata (quattordicesima giornata, 30 novembre 2008) nell’isola al cospetto della Sampdoria “mazzarriana”, per poi pareggiare per 3-3 la partita di ritorno in Liguria (trentatreesima, 26 aprile 2009). Pareggio anche nell’unico confronto dell’annata successiva: passato al Napoli, Mazzarri esce indenne dalla “tana” dei sardi di Allegri, con un altro pirotecnico 3-3 alla sedicesima giornata (12 dicembre 2009). Esonerato il 13 aprile 2010, l’attuale allenatore juventino è assente nella gara di ritorno. La tre stagioni successive vedono Allegri alla guida del Milan e Mazzarri sulla panchina del Napoli: dopo il doppio successo del primo nell’annata 2010-’11 (2-1 all’andata in Campania e 3-0 al ritorno a Milano, per un Milan destinato a conquistare il suo diciottesimo scudetto), il 2011-’12 vede il successo 3-1 del Napoli “mazzarriano” all’andata al “San Paolo” e lo 0-0 nel ritorno in Lombardia. Parità, invece, nel 2012-’13: il 2-2 dell’andata nella città partenopea è, infatti, seguito dall’1-1 del ritorno a San Siro. Un solo confronto nella stagione successiva (2013-’14), con Mazzarri che, passato all’Inter, ha la meglio sul collega, sempre alla guida del Milan: 1-0 alla diciassettesima giornata (22 dicembre 2013), con un Allegri destinato a venir esonerato due giornate più tardi, dopo un’inaspettata sconfitta esterna (3-4) sul campo del Sassuolo. Il confronto tra i due allenatori torna, poi, a presentarsi nella stagione 2017-’18, alla venticinquesima giornata (18 febbraio 2018), con Allegri ormai alla quarta stagione alla guida della Juventus e Mazzarri da poche settimane tecnico del Torino: il derby vede la vittoria 1-0 dei bianco-neri “allegriani”. Stesso risultato nella gara d’andata dell’attuale campionato (con entrambi gli allenatori confermati sulle rispettive panchine): alla sedicesima giornata (15 dicembre 2018), decide un calcio di rigore realizzato da Cristiano Ronaldo al 70′. Il confronto tra i due allenatori è una sorta di derby livornese tra il “labronico del capoluogo” Allegri e il “labronico della provincia” Mazzarri (nato nella vicina San Vincenzo).
 

Giuseppe Livraghi

 

SAN MAURO TORINESE: CERCASI NUOVO PERSONALE PER LA RSA DI "SERENI ORIZZONTI"

Il gruppo friulano “Sereni Orizzonti”, azienda leader in Italia nel settore della costruzione e gestione di residenze sanitarie per anziani, cerca nuovo personale (in particolare infermieri e operatori socio-sanitari) che vada ad aggiungersi a quello già in organico nella nuova RSA di San Mauro Torinese. Gli interessati possono presentare la loro candidatura direttamente presso la reception della stessa struttura, in corso Lombardia 24.

Completamente ristrutturata e pienamente operativa dall’ottobre dello scorso anno, questa residenza si sviluppa su 5 piani con una superficie complessiva di circa 6mila mq. Suddivisa in quattro nuclei da 20 posti letto e quattro nuclei da 10, è inserita all’interno di un complesso dove sono già presenti un asilo nido e una scuola per l’infanzia.

Le camere, divise tra doppie e singole, sono tutte dotate di bagno attrezzato e arredate in modo confortevole e funzionale alle esigenze dell’ospite. In ogni nucleo sono predisposti ambulatorio, bagno assistito, sala da pranzo e sala per le attività dedicate alla socializzazione. Al primo piano, oltre all’accogliente hall della reception, si trovano la direzione e lo studio medico. Al secondo piano, invece, vi sono un’attrezzata palestra per le attività di recupero e mantenimento nonché spazi comuni, ampi e luminosi, dedicati alle attività di animazione.

L’edificio presenta una pianta ad “U” formando così, nell’area esterna, una piacevole corte aperta che offre agli ospiti e ai loro cari spazi tranquilli in cui trascorrere il tempo in totale quiete e armonia. Nella RSA viene garantita, 24 ore su 24, l’assistenza di personale qualificato, coordinato da una equipe sanitaria e fisioterapica. Con la sua apertura il gruppo “Sereni Orizzonti”, guidato da Massimo Blasoni, ha consolidato ulteriormente la sua presenza in Piemonte. Altre sue 26 residenze operano infatti da tempo nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,