“Sharjah. Memorie di un emiro illuminato”

Lo sceicco Al Quasimi lancia la versione italiana del suo libro. La presentazione ufficiale  nella splendida cornice di Palazzo Madama a Torino

Si è tenuta a Palazzo Madama di Torino la cena di gala in onore dell’emiro di Sharjah, Sultan bin Muhammad Al Qasimi. Sharjah – tra i sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti) – ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019. Sua Altezza Reale ha presentato per la prima volta in Italia il suo libro, edito da Mondadori, dal titolo “Sharjah. Memorie di un Emiro illuminato”, dove narra la propria vita intensa, raccontata attraverso alcuni dei principali avvenimenti della storia contemporanea in grado di creare interessanti spunti di riflessione. “Si parla di questo libro come se fosse un’autobiografia, ma in realtà parla della storia di un intero Paese – ha dichiarato  Sultan bin Muhammad Al Qasimi -. Le decisioni prese nella storia del mio regno e che sono ricordate nel libro nascono non dal volere di una persona, ma dal volere collettivo perché i libri sono il valore della cultura e dell’umanità. Ringrazio questo paese, culla della cultura per la straordinaria accoglienza e per darmi la possibilità di raccontare, attraverso il mio libro, la storia di Sharjah con la profonda cultura che ci accomuna. La cultura, il sapere, la scienza sono fattori chiave nello sviluppo delle Nazioni, ed è nostro dovere sostenere gli intellettuali e coloro che con il proprio lavoro la diffondono nel mondo”.

All’evento hanno preso parte le principali della città, la sindaca di Torino Chiara Appendino, Omar Obaid Al Shamsi, Ambasciatore Italia degli Emirati Arabi Uniti, il Console Generale degli Emirati Arabi Uniti Abdalla Al Shamsi, il presidente della Sharjah Book Authority, Ahmed Al Ameri, Antonella Parigi, Assessore allaCultura della Regione Piemonte, il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, l’imprenditore Agostino Re Rebaudengo, Paola Gribaudo presidente dell’Accademia Albertina, Giulio Biino, presidente del Salone del Libro di Torino, Maurizio Rebola, Presidente del Circolo dei Lettori e numerose altre personalità del mondo culturale e imprenditoriale.

Uomo di profondissima cultura e grande carisma, Al Qasimi è protagonista in prima persona di quel sistema virtuoso che è valso a Sharjah la nomina a Capitale Mondiale del Libro 2019 da parte dell’UNESCO il 23 aprile scorso a riprova della sua centralità nel panorama editoriale internazionale. Infatti, lo Sceicco, non solo nel corso degli anni ha scritto numerosi libri, ma ha sempre sostenuto gli intellettuali e coloro che diffondono la cultura, comprese le librerie, le case editrici e le relative istituzioni statali, trasformando Sharjah in un centro moderno e brillante, il faro intellettuale degli Emirati Arabi.

A proposito della nomina da parte dell’UNESCO, Sua Altezza Al Qasimi ha recentemente dichiarato: «Questo riconoscimento ci incoraggia a continuare nel sostenere iniziative volte alla diffusione della conoscenza e alla costruzione di civiltà, facendodi Sharjah la culla della rinascita culturale e intellettuale del mondo arabo islamico. C’è ancora molto da fare. La produzione diconoscenza non si ferma mai, così come il corso della vita. Sharjah è pronta a proseguire questo viaggio e, se Dio vorrà, i nostri figli continueranno la nostra marcia per rendere Sharjah un faro per la conoscenza, una meta per coloro che sono assetati di scienza e cultura».

La partecipazione di Sharjah in qualità di Ospite d’Onore al Salone del libro è un’importante testimonianza, dunque, dell’impegno che l’emirato esercita da sempre nella promozione e nella tutela della cultura e in particolar modo della letteratura. Un encomio e un plauso a un Paese che da sempre mette il sapere e la conoscenza al primo posto.

A riconoscimento di questo impegno culturale, nella mattinata di ieri, l’Emiro Al Qasimi ha ricevuto il dottorato honoris causa in Urban Regional Development dal Politecnico e dall’Università di Torino. L’emirato di Sharjah si distingue per la sua forte vocazione culturale e per l’impegno profuso nella conservazione e nella tutela delle proprie radici e della cultura araba, sempre mantenendo un occhio di riguardo e un’attenzione particolare all’istruzione e alla ricerca scientifica.

Sua Altezza Sheikh Dr. Sultan bin Muhammad Al Qasimi, che governa Sharjah dall’anno della sua fondazione nel 1971, è infatti conosciuto e amato per le sue politiche progressiste e per la promozione di iniziative di grande rilevanza come la creazione della prima Accademia per la conservazione della lingua araba, la creazione della prima “Free publishing zone” al mondo e opere filantropiche fra cui il restauro di un importante monastero in Armenia, l’organizzazione di festival teatrali in diversi paesi arabi, la costruzione di un nuovo edificio per ospitare la sede dell’Unione degli Archeologi Arabi in Egitto, un importante contributo per l’International Theatre Institute e per la fondazione della Fondazione Culturale Azzagra in Spagna.

Lo Sceicco Sultan bin Muhammed Al Qasimi ha studiato filosofia e storia presso le Università inglesi di Durham eExeter e ingegneria al Cairo. Membro del Consiglio Supremo degli Emirati Arabi Uniti e capo dell’Emirato di Sharjah fin dal 1972, è anche un apprezzato storico e letterato, autore di numerose opere tra cui The Myth of Arab Piracy in the Gulf (1986), The British Occupation of Aden (1990) e The Fragmentation of the Omani Empire (1989).

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