“Deve essere indetto entro febbraio per poter votare quest’anno. Di fronte al tentativo del M5S di sabotare il referendum, le madamine del SI’ non hanno nulla da dichiarare?”
Andrea Maccagno (gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (Direzione Radicali Italiani):
“Il 10 novembre scorso, in Piazza Castello, 1000 cittadini torinesi sottoscrissero una petizione al Consiglio Comunale per richiedere un referendum consultivo sul TAV, dopo la presa di posizione per il NO espressa dalla maggioranza consiliare M5S il 26 ottobre scorso. Il 13 novembre depositammo la petizione e le firme in Comune. L’ex presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci, ha impiegato quasi tre mesi per convocare la conferenza stampa dei promotori del referendum, che si terrà in Municipio martedì 5 febbraio. Ai sensi degli artt. 15 e 18 del Regolamento Comunale sulla partecipazione, il Consiglio Comunale deve indire il referendum consultivo entro il 28 febbraio per poterlo abbinare alle elezioni europee e regionale del 26 maggio 2019. In caso contrario, tutto sarebbe rimandato all’anno prossimo, cioè a mai. E’ del tutto evidente il tentativo della maggioranza M5S di allungare i tempi per sabotare la richiesta del referendum…. Ma non erano loro i campioni della “democrazia diretta”, dell’uno vale uno?! Di fronte a tutto questo, chiediamo che le madamine del “SI’, Torino va avanti” scendano in campo per difendere il diritto dei cittadini torinesi ad esprimersi per il SI’, dopo che la maggioranza consiliare si è espressa per il NO. Occorre una terza grande manifestazione popolare, questa volta sotto le finestre del Sindaco Chiara Appendino”
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