Ottobre 2018- Pagina 50

Lavoro: digitalizzazione nel settore elettrico

Presentata a Roma  la  ricerca del Politecnico di Torino che evidenzia come il processo di digitalizzazione modifica e modificherà lo scenario lavorativo futuro

Meno attività manuali, un maggior sforzo cognitivo, attività di programmazione, controllo e capacità di lettura e di interpretazione dei software sono alcune delle conseguenze e dei cambiamenti che i nuovi ruoli come i “data scientist” e i responsabili della “cyber security” stanno apportando all’ambiente lavorativo, modificando anche i profili professionali e i percorsi di formazione continua e professionale. In particolare nel settore elettrico l’evoluzione digitale dell’organizzazione si sta manifestando con anticipo rispetto ad altri comparti industriali. Ed è proprio in questo contesto che si sviluppa la ricerca del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Torino presentata oggi a Roma nel corso dell’incontro “Dagli elettroni ai bit”; condotto dal professorPaolo Neirotti, lo studio indaga la Quarta Rivoluzione Industriale e gli effetti delle tecnologie digitali sulla struttura del settore elettrico, sui profili occupazionali e sulle necessità di aggiornare i sistemi di gestione del personale.

La ricerca ha infatti evidenziato alcuni elementi di quelle che potranno essere le configurazioni organizzative del futuro, delineando cinque caratteristiche dello scenario, che influiranno – e già ora influiscono – su come cambierà il lavoro, ponendo una serie di implicazioni di intervento sui sistemi di gestione del personale. In primo luogo,  grazie all’Internet of Things, centrali termo elettriche, impianti eolici e fotovoltaici, reti di trasmissione e distribuzione dove l’energia elettrica viene consumata possono essere monitorati e controllati con maggior precisione e tempestività: questa maggiore intelligenza nelle “macchine” coinvolte nel ciclo di generazione, trasmissione, distribuzione e consumo dell’energia elettrica fa sì che i dati sul funzionamento di impianti elettrici possano essere gestiti e controllati da soggetti distinti da quelli che posseggono e utilizzano gli impianti. Sempre legata all’intelligenza delle macchine, in seconda battuta, si sottolinea l’integrazione sempre più stretta tra lavoratore e sistema digitale; al contrario di quello che a volte si teme, la risorsa umana non viene marginalizzata, ma il ruolo dell’operatore diventa più importante dovendo controllare l’esattezza e la precisione dell’algoritmo: si diminuisce così l’attività manuale e si richiede un maggior  sforzo cognitivo da applicare ad attività di programmazione e controllo, evitando mansioni che possono essere rischiose per salute e sicurezza. La terza caratteristica riguarda la prospettiva “data driven” del lavoro: avendo a disposizione dati, statistiche e informazioni passate gli errori e i comportamenti sbagliati vengono bloccati sul nascere a favore della sicurezza del lavoratore. Quarta, la creazione di nuove élite professionali, come data scientist e responsabili di cyber security, a cui più che una specializzazione industriale ne è richiesta una molto elevata su algoritmi e nuove tecnologie. Infine,  contrariamente alla posizione per cui l’innovazione favorisce la distruzione dei posti di lavoro aumentando il divario nelle retribuzioni dei lavoratori tra alta e bassa qualificazione, le imprese in grado di applicare i nuovi paradigmi tecnologici registrano esattamente la tendenza opposta: c’è coesistenza tra specialisti tecnici e lavoratori dove la maggior complessità del lavoro, grazie alla centralità del riconoscimento di merito e competenze,favorisce retribuzioni elevatePresentando questi risultati Paolo Neirotti ha dichiarato che “la ricerca evidenzia chiaramente che l’equazione “più robot uguale a meno lavoro” sia riduttiva – spiega Paolo Neirotti –  L’equazione non riconosce la necessità valida per molte imprese di rivedere i sistemi di gestione del personale. La maggior partecipazione di operai all’innovazione e la loro maggiore integrazione con professioni tecniche richiede che i sistemi di retribuzione riconoscano, dandone più peso, merito e crescita delle competenze. Inoltre, servono approcci per fare di formazione continua e professionale processi sistematici e ripetitivi in grado di creare e far evolvere le competenze necessarie per applicare le tecnologie digitali a lavori operativi tradizionali”.

 

(foto: il Torinese)

Neve in montagna e fresco in pianura

E’ in arrivo la prima neve sulle cime piemontesi oltre i 2mila metri. La causa è la perturbazione in discesa  dalla penisola scandinava sul mar Mediterraneo, che porta condizioni di instabilità. Temporali anche intensi in pianura: l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha emesso infatti ieri lo stato di allerta gialla. Martedì il cielo sarà comunque in prevalenza sereno. Previsto un generale calo delle temperature con possibilità di  neve a quote più basse.

 

(fota Antonio Coluccia)

DONNE ASPERGER DIMENTICATE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

L’autobiografia di successo francese,  da tre anni sul podio dei libri più letti, arriva in Italia

Molte donne non sanno di avere la Sindrome di Asperger, una forma leggera di autismo che le costringe, per esempio, a una vita carica di ansie, di abitudini difficili da modificare e di difficoltà nel socializzare.  Molte donne non sanno di essere Asperger perché diagnosticare la sindrome tra il genere femminile è complesso: capaci di adattarsi e di nascondere i loro problemi, non sempre riescono a comprendere il reale motivo delle loro fatiche quotidiane: le sottovalutano e la società le ignora.

 

MARGUERITE, 27 ANNI, SCOPRE DI ESSERE ASPERGER

La difficoltà di diagnosi si traduce spesso con la scoperta della Sindrome solo in età adulta. Come nel caso di Marguerite, impiegata in una importante multinazionale e che tenta inutilmente di condurre una vita normale: ha un fidanzato e degli amici ma preferisce non uscire o passare i pomeriggi da sola nel parco. Arriverà per lei il momento di affrontare i suoi problemi e scoprirà di non essere “fuori di testa”, come spesso viene definita. Comprenderà di avere semplicemente un modo differente di approcciarsi con il mondo. Per lei inizierà finalmente una nuova vita.

IL RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

A raccontare la storia di Marguerite è Julie Dachez, con una graphic novel che prende ispirazione dal proprio vissuto personale e con le illustrazioni della talentuosa Mademoiselle Caroline.

Il risultato è “La differenza invisibile” (Edizioni Lswr), un lavoro autobiografico da tre anni in classifica tra i libri più letti della Francia. Adesso la graphic novel arriva nelle librerie italiane non solo per spiegare cos’è l’Asperger. L’obiettivo è anche mostrare come sia difficile diagnosticare la Sindrome tra le donne e incoraggiarle a cercare un perché ai loro problemi quotidiani.

PERCHE’ LE DONNE ASPERGER SONO INVISIBILI?

“Le persone di sesso femminile sono difficili da diagnosticare a causa della scarsa conoscenza delle loro caratteristiche specifiche, che non si presentano esattamente come quelle dei maschi, più ampiamente descritte e più agevolmente riconoscibili. Inoltre riescono ad adattarsi e a mimetizzarsi grazie alle loro maggiori capacità di empatia emotiva e cognitiva. Ciò le rende invisibili” scrivono nella prefazione del volume Carole Tardif, docente di psicologia dello sviluppo tipico e atipico, e Bruno Gepner, psicologo e psichiatra per bambini e adulti Asperger.
Altre donne asperger, invece, sono invisibili perché non riescono ad adattarsi. Preferiscono restare sole per non esporsi allo sguardo altrui, alla frustrazione e alla sofferenza. Per questo motivo la graphic novel La differenza invisibile è un contributo molto utile: spiega per la prima volta e in maniera efficace e divertente l’invisibilità delle donne aspie”.

“LA VOSTRA DIFFERENZA NON E’ UN PROBLEMA”

“La vostra differenza non è un problema ma la soluzione, perché siete un antidoto alla nostra società, malata di normalità – dice l’autrice Dachez – Ricordate che in voi non c’è niente da guarire, niente da cambiare. Il vostro ruolo non è di rientrare in uno stampo, ma di aiutare gli altri, tutti quanti, a uscire da quello in cui sono costretti. Accogliendo la vostra identità profonda, riconciliandovi con la vostra unicità, diventate un esempio da seguire”.

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IL LIBRO

La differenza invisibile
di Julie Dachez, Mademoiselle Caroline – Edizioni Lswr
200 pagine a colori, cartonato, 19,5 x 25,5 cm

Isbn: 9788868956004
Prezzo: 24.90 euro

Luci che accecano, realtà invisibili

lunedì 8 ottobreDiego Bianchi a Torino

martedì 16 ottobreFederico Rampini a Cuneo

mercoledì 31 ottobreFabio Viola a Torino

giovedì 22 novembreGad Lerner e Igiaba Scego a Torino

 

 

Tra ottobre e novembre 2018, Torino e Cuneo ospitano la rassegna Spotlight. Luci che accecano, realtà invisibili, un ciclo di incontri che anticipa i temi della sesta edizione di Biennale Democrazia dal titolo Visibile Invisibile, in programma a Torino dal 27 al 31 marzo 2019. I quattro incontri – con Diego Bianchi, Federico Rampini, Fabio Viola, Gad Lerner e Igiaba Scego – intendono offrire un’occasione di riflessione sul paradosso di una società, come la nostra, che seppure “ad alta visibilità” si ritrova contornata da fenomeni che i riflettori della comunicazione lasciano invece in ombra, rendendoli opachi alla vista e alla comprensione. Bianchi esplorerà quindi il potere delle immagini; Rampini racconterà, mappandole, le trasformazioni del nostro mondo; Viola svelerà le nuove applicazioni della cultura del gioco, tra finzione e realtà; infine, a ottant’anni dalle leggi razziali, Gad Lerner e Igiaba Scego dialogheranno sulle forme contemporanee del rigetto dell’altro. Le sedi degli incontri torinesi, realizzati assieme a 900Giovani, lo Young Board del Polo del ‘900, saranno la Sala ‘900 del Polo e l’Aula Magna della Cavallerizza Reale; l’incontro cuneese avrà invece luogo al Teatro Toselli, con la preziosa collaborazione della Città di CuneoTutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti. La rassegna è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino e dal Polo del ‘900, in collaborazione con Fondazione Artea e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. L’iniziativa è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando Polo del ‘900”, destinato ad azioni che promuovono il dialogo tra ‘900 e contemporaneità usando la partecipazione culturale come leva di innovazione civica, e vede Intesa Sanpaolo come main partner. Spotlight gode inoltre del patrocinio dell’Università degli Studi di TorinoSpotlight non è solo un ciclo di incontri: il progetto prevede infatti anche il rafforzamento delle attività di formazione svolte da Biennale nelle scuole superiori di Torino e, da quest’anno, anche di Cuneo, grazie alla collaborazione con il CeSPeC – Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo

 

(foto: archivio il Torinese)

Ottobre al Museo del Cinema

TUTTE LE DOMENICHE E FESTIVI | Mole Antonelliana
ORE 11 –  GIOCHI E RACCONTI PRIMA DEI LUMIÈRE Visita guidata  per bambini e famiglie 


Dal teatro d’ombre ai primi disegni animati in un racconto che si sviluppa attraverso la scoperta dei giochi ottici e degli spettacoli che hanno preceduto  la nascita del cinema.
Durata: 1h
Costo visita: € 5 a partecipante  + Ingresso ridotto
Destinatari: famiglie e bambini a partire dai 4 anni.

ORE 16  – ALLA SCOPERTA DEL MUSEO Visita guidata 
Per conoscere il Museo e le sue meraviglie, dal teatro d’ombre ai fratelli Lumière, fino ai grandi protagonisti della storia del cinema.
Costo: € 6 a partecipante  + Ingresso ridotto
Durata: 1h30′ 
Destinatari: per tutti
Prenotazione consigliata – online su www.ticketlandia.com a questo LINK  
Info: 011 8138 564-5 – prenotazioni@museocinema.it

TUTTI I SABATI | Mole Antonelliana
Ore 11
– Bebè al Museo – Giochi con la luce sul tappeto magico! – Visita guidata
Visita animata per i più piccini: Un percorso di visita a misura di bebè alla scoperta della luce e delle ombre, dei giochi ottici e delle immagini in movimento, progettato per suscitare l’interesse, l’interazione attiva e la curiosità.
Costo: € 5 + ingresso museo ridotto

Per genitori e bimbi dai 18 mesi ai 3 anni – durata 1 ora
Prenotazione obbligatoria 011 8138 564-5 – prenotazioni@museocinema.it
Per i gruppi è possibile concordare altre date contattando l’uff prenotazioni del Museo del Cinema

#Naticonlacultura

 

 

 

 

Torinese affoga in mare sotto gli occhi della fidanzata

E’ morto a 43 anni, Flavio Taricco, di Sciolze, mentre era in mare con la fidanzata a Portopalo, in Sicilia. Stavano facendo il bagno con le  maschere da snorkeling ma lui all’improvviso è scomparso in acqua. La donna ha chiesto aiuto ad alcuni pescatori  che sono andati a cercarlo con le barche. E’ stato trovato tra gli scogli e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo.

Ronaldo denunciato per abusi da una donna

Cristiano Ronaldo è accusato di violenza sessuale da una donna che avrebbe ricevuto 375 mila dollari in cambio del silenzio. Lei è Kathryn Mayorga, di 34 anni, che ha presentato una denuncia civile presso una corte del Nevada. La notizia è uscita su Wall Street Journal e  Cnn. I fatti risalirebbero al 2009 quando la giovane – così almeno lei sostiene – sarebbe stata aggredita dal calciatore in una camera di albergo a Las Vegas. Cr7 dopo l’aggressione si sarebbe scusato. Ma sui social Ronaldo scrive: “Vogliono solo farsi pubblicità attraverso il mio nome per acquisire fama. Ma è parte del mio lavoro. Sono un uomo felice, è tutto a posto”.

 

(foto Claudio Benedetto)

Il gioiello del Guarini restituito ai torinesi

Da oggi è nuovamente accessibile al pubblico nel percorso di visita dei Musei Reali di Torino la Cappella della Sindone, architettura barocca di Guarino Guarini. Il taglio del nastro è stato fatto dal Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, accompagnato dalla Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella, dai rappresentanti degli Enti locali, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e la Sindaca di Torino Chiara Appendino, dall’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, dagli sponsor e partner del progetto.

All’indomani del tragico incendio dell’11 aprile 1997 la struttura riportava danni tali che sembrava destinata all’implosione. La riapertura costituisce dunque una scommessa che pareva impossibile e che ora è stata vinta, ottenuta grazie alla determinazione e al lavoro che ha impegnato centinaia di persone in un delicatissimo restauro lungo vent’anni. Il grande cantiere architettonico e strutturale è giunto al termine dopo un intervento che ha riguardato l’intero edificio, con la sostituzione di oltre 1400 elementi di marmo, il consolidamento e l’integrazione materica di 4000 componenti, l’inserimento di nuove catene in acciaio inox a supporto di quelle storiche, il consolidamento delle murature, il rifacimento delle coperture e dei serramenti e, in ultimo, l’inserimento degli impianti di illuminazione, di sicurezza e speciali. Un cantiere unico al mondo, che testimonia l’eccellenza e la capacità italiana nel reagire a un evento disastroso attraverso la ricerca, la progettazione, l’impegno congiunto di competenze diversificate e l’unione di risorse pubbliche e private.  Il progetto è stato impostato e coordinato, fin dalle sue fasi iniziali, dagli uffici periferici del MiBAC – Soprintendenza e Direzione regionale .

Il restauro è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali con il sostegno di Compagnia di San Paolo, della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, di Performance in Lighting e Iren Spa.  L’obiettivo principale è stato raggiunto con la restituzione della cupola al panorama della città e con la riapertura del monumento al pubblico, che entra finalmente all’interno del percorso dei Musei Reali, di cui è parte integrante anche a livello strutturale. I lavori proseguiranno nei prossimi mesi con il restauro dell’altare, ora possibile grazie al definitivo smontaggio dell’impalcatura interna. Il pubblico potrà ammirare la Cappella della Sindone da venerdì 28 a domenica 30 settembre al prezzo speciale di 3 Euro. Da martedì 2 ottobre l’accesso sarà compreso nel biglietto dei Musei Reali.

(foto: Daniele Bottallo)

Raccolta rifiuti “porta a porta” in zona Lingotto-Filadelfia

È ufficialmente partita la campagna di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione del servizio di raccolta differenziatadomiciliare“porta a porta”nella zona Lingotto – Filadelfia

L’ulteriore estensione del “porta a porta” nell’area compresa tra corso Unione Sovietica, Corso Sebastopoli e corso Traiano interesserà circa 37 mila torinesi, portando complessivamente Torino a una quota di oltre 500 mila cittadini serviti dal sistema di raccolta domiciliare.  Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. In questi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat, materiale informativo dedicato. A seguire, dal mese di ottobre e a fine dicembre, operatori autorizzati e muniti di apposito documento e pettorina di riconoscimento consegneranno casa per casa lo “starter kit”, composto da una biopattumiera, sacchetti compostabili per la raccolta dell’organico, sacchi per gli imballaggi in plastica, calendario dei passaggi settimanali e materiale informativo sul nuovo sistema di raccolta. In concomitanza con l’attività informativa verso utenti e attività non domestiche, Amiat inizierà anche a consegnare i cassonetti previsti per la raccolta differenziata domiciliare, che verranno posizionati negli appositi spazi interni dei condomini, già individuati durante la precedente fase di progettazione. Per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio il ritiro dello starter kit, saranno attivati anche 2 punti info distributivi, dal 15 novembre al 22 dicembre 2018 e dal 10 al 26 gennaio 2019, presso la sede della Circoscrizione 8 in Corso Corsica 55 e presso il centro di raccolta Amiat di via Zini 139.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

 

Delusione olimpica annunciata

Dopo la decisione del Coni di ufficializzare la candidatura olimpica di Milano e Torino la delusione a Torino è palpabile “Una candidatura per noi incomprensibile, si tratta di andare a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti, mentre Torino era la meno costosa. Chi si assume questa responsabilità  la dovrà spiegare al Paese”, dice all’Ansa la sindaca Chiara Appendino. Commenta il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “Me lo aspettavo, purtroppo non è una sorpresa: sentivo puzza di bruciato dopo la decisione di Giorgetti di far saltare il tavolo a tre e, pochi minuti dopo, far emergere la candidature a due. Se è possibile, senza Torino, recuperare un ruolo per le montagne olimpiche torinesi, la Regione c’è”.