Settembre 2018- Pagina 9

Aziende piemontesi al Marmomac

L’inaugurazione della manifestazione è in programma mercoledì nell’area Forum del padiglione 1

Verona, 25 settembre 2018.  Sono 34 le aziende piemontesi presenti al 53° Marmomac, la manifestazione mondiale di riferimento del settore della pietra naturale e delle tecnologie al via domani a Veronafiere fino a sabato 29 settembre. Nel 2017, l’export del distretto del marmo piemontese ha chiuso a quota 43,3 milioni di euro, +1,3%. Positivo anche il trend del primo semestre di quest’anno, con le esportazioni in aumento del 2,3% (22 milioni di euro) sullo stesso periodo del 2017. In crescita le vendite di Verbano-Cusio-Ossola (+9%, 11 milioni di euro) e Torino (+2,1% a quota 5,3 milioni di euro).Tra le 34 aziende espositrici al 53° Marmomac di Veronafiere, sono 15 quelle provenienti da Torino, 8 dall’area Verbano-Cusio-Ossola e 6 da Cuneo.  Il settore del marmo e della pietra naturale registra a livello mondiale un interscambio di 18 miliardi di euro dei quali 4,2 generati in Italia, secondo Paese esportatore al mondo e primo nel settore delle tecnologie. Marmomac conferma anche quest’anno il suo ruolo di driver mondiale del settore, con oltre 1.600 aziende espositrici di cui il 62% estere da più di 55 Paesi presenti, con oltre 67mila visitatori attesi da più di 140 nazioni. Piattaforma di promozione di riferimento globale, la manifestazione veronese è anche l’occasione per affermare le griffe italiane dei suoi distretti, per un comparto nazionale che vede un saldo commerciale attivo di oltre 2,8 miliardi di euro. Un’industria che conta 3.300 aziende (oltre 34mila gli addetti) e che fa dell’export il proprio cavallo di battaglia con oltre i tre quarti del fatturato generato dalla domanda internazionale. All’inaugurazione di Marmomac, in programma domani alle 11 nell’area Forum del padiglione 1, partecipano Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Federico Sboarina, sindaco di Verona. A seguire, la tavola rotonda “Rigenerare le aree dismesse: un’opportunità per le nostre città”, con gli interventi di Marco Dell’Agli, architetto dello studio Mario Cucinella, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Ilaria Segala, assessore all’Urbanistica del Comune di Verona, e Marco De Angelis, presidente di Confindustria Marmomacchine

“Nessun reintegro per l’operaio licenziato dalla Teknoservice perché affetto da Parkinson”

In aula un ordine del giorno, a prima firma Grimaldi (LeU), sulla vicenda dell’operaio Franco Minutiello è stato sottoscritto da rappresentanti di tutti i gruppi consiliari: Liberi e Uguali, Partito Democratico, Moderati, Scelta Civica, Chiamparino per il Piemonte, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Scelta di Rete civica per Chiamparino, Movimento Nazionale, Movimento Libero Indipendente. È la prima volta che tutti i gruppi sottoscrivono un testo.Franco Minutiello è stato licenziato dalla Teknoservice di Piossasco nel marzo 2017. È stato mandato via per “giustificato motivo”, perché ammalato di Parkinson: l’azienda sosteneva di non avere per lui una nuova mansione adeguata all’handicap subentrato.Il 9 luglio scorso il giudice ha dichiarato il licenziamento illegittimo e ordinato all’azienda di reintegrare Minutiello e di restituirgli gli stipendi arretrati, ma quella sentenza è rimasta lettera morta: l’operaio non ha riavuto né il posto di lavoro, né i soldiIn base alla sentenza, Teknoservice è tenuta a “modificare l’organizzazione per assicurare il diritto al lavoro dei dipendenti portatori di handicap” e il provvedimento è immediatamente esecutivo. Eppure, nulla è avvenuto.“L’azienda non rispetta la sentenza, non chiama il lavoratore, non gli paga uno stipendio dal febbraio 2017 e sui giornali i dirigenti hanno il coraggio di dire che sono preoccupati per questo precedente: doversi fare carico di un uomo che per loro è solo uno scarto” – dichiara Grimaldi. – “Non vogliono che si parli di responsabilità sociale dell’impresa, il lavoro per loro è merce. Noi non la pensiamo così, vogliamo che la sentenza del Tribunale del Lavoro di Ivrea venga rispettata”.“Vogliamo giustizia e vogliamo vedere il signor Minutiello entrare nel posto di lavoro che gli spetta. Vogliamo che gli vengano pagati gli stipendi e che l’azienda la smetta di giocare sulla pelle di un lavoratore che ha avuto l’unica colpa di ammalarsi. Oggi possiamo dire, senza aspettare l’esito della votazione del documento, che il Consiglio Regionale del Piemonte e tutti i gruppi consiliari richiedono all’azienda di rispettare la sentenza del Tribunale del lavoro di Ivrea. La Regione Piemonte vuole vedere Franco Minutiello nel suo luogo di lavoro”.

 

Alba in festa con Go Wine

Torna domenica 30 settembre 2018 la Festa del Vino.   XX edizione della manifestazione che porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero. L’iniziativa, promossa da Go Wine, è divenuta nel tempo un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri; un format che, anche quest’anno, consentirà di percorrere l’itinerario dalla Piazza Risorgimento (Piazza Duomo) lungo tutta la “Via Maestra”, trasformando per un giorno, il centro  in una ideale ‘via del vino’. La manifestazione coinvolge le realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere  gioioso della vendemmia, con la presenza delle realtà di promozione locale, delle cantine, delle botteghe del vino e delle associazione di produttori.Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale e le loro manifestazioni. Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora. Si annuncia un banco d’assaggio straordinario con molte etichette (oltre 700!) rappresentate: un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino di un percorso nel centro storico della città, conoscendo le tipicità che firmano le colline attorno ad Alba.   Ogni visitatore potrà effettuare le degustazioni acquistando il calice e la taschina, con la possibilità poi di scegliere e confrontare i vini proposti in degustazione.

I COMUNI DI LANGA E ROERO PROTAGONISTI DELL’EVENTO

Ecco le prime anticipazioni sul banco d’assaggio della Festa del Vino: la disposizione dei banchi d’assaggio sarà come di consueto organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione.

Comuni e i vini in degustazione 
In ordine alfabetico di Comune
ALBA: Langhe Arneis; Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbaresco; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Freisa; Nebbiolo d’Alba; Moscato d’Asti
BAROLO: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Barolo; Langhe Nebbiolo
CANALE: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Roero; Passito
CASTELLINALDO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Spumante da uve arneis; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba; Roero; Spumante da uve Nebbiolo; Grappa di Roero e Arneis
CASTIGLIONE FALLETTO: Barbera d’Alba; Barolo; Langhe Nebbiolo
CISSONE: Barbera d’Alba; Dogliani; Langhe DolcettoCISTERNA D’ASTI: Arneis Terre Alfieri; Barbera d’Asti; Cisterna d’Asti
DIANO D’ALBA: Dolcetto di Diano d’Alba
DOGLIANI: Dogliani
GOVONE: Arneis Terre Alfieri; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Pinot Nero; Langhe Rosso; Nebbiolo d’Alba; Roero; Vino da uve stramature
GUARENE: Langhe Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MAGLIANO ALFIERI: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MANGO: Piemonte Chardonnay; Barbera d’Asti; Dolcetto d’Alba
MONFORTE D’ALBA: Langhe Nascetta; Langhe Sauvignon; Barbera d’Alba; Barolo; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
MONTA’: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Nebbiolo; Roero; Birbèt;
MONTALDO ROERO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Dolcetto; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba; Roero
MONTELUPO ALBESE: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MONTEU ROERO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba; Roero
NEIVE: Langhe Arneis; Barbaresco; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
PRIOCCA:
 Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba; Roero
RODDI: Barbera d’Alba; Barolo; Verduno Pelaverga
RODDINO: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Langhe Nascetta; Langhe Rossese; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba
SANTA VITTORIA D’ALBA: Roero Arneis
SANTO STEFANO BELBO: Langhe Arneis; Langhe Chardonnay; Langhe Nascetta; Barbera d’Asti; Dolcetto d’Alba; Piemonte Pinot Nero; Piemonte Albarossa; Monferrato Rosso; Moscato d’Asti; Piemonte Moscato Passito
SANTO STEFANO ROERO: Roero Arneis; Nebbiolo d’Alba; Roero
TREISO: Barbaresco; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
VERDUNO: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbera d’Alba; Barolo; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Verduno Pelaverga

I PRODOTTI TIPICI

A fianco delle degustazioni verranno proposti sfiziosi abbinamenti gastronomici, grazie alla presenza di “artigiani del gusto” lungo la “Via Maestra” di Alba.
Diverse le tipologie di prodotto, dai formaggi ai salumi, dalla pasta fresca ai grissini stirati a mano, dai biscotti alla nocciola al cioccolato artigianale.Ecco qui i protagonisti:
Antichi Sapori di Langa – prodotti al tartufo, paste di meliga
Boggione 
– formaggi
Cascina Azii 
– dolci alla nocciola
Damiani 
– formaggi
La Cucina delle Langhe 
– pasta fresca
La Poiana 
– formaggi
Mainero F.lli 
– cioccolato artigianale
Mieli Amel 
– mieli monoflorali
Pasticceria Bertolino
 – cuneesi, biscotti tipici piemontesi
Prunotto
 – salumi
Valetti
 – torrone

Giornata dell’Anziano e dei Nonni a Torino: FlixBus e UGO insieme per la mobilità Senior

In occasione della Giornata Internazionale degli Anziani (lunedì 1 ottobre) e della Festa Nazionale dei Nonni (martedì 2 ottobre), FlixBus, leader europeo della mobilità in autobus, e UGO, start-up a vocazione sociale, tornano a collaborare per supportare i viaggiatori over 60 nei loro spostamenti in Italia e in Europa, mettendo gratuitamente a disposizione un operatore appositamente formato e specializzato per assisterli nella salita e nella discesa e nel caricamento dei bagagli. I Senior torinesi amanti del viaggio potranno così approfittare dell’iniziativa per spostarsi ancora più facilmente e senza pensieri, scegliendo fra le circa 150 destinazioni raggiungibili dal capoluogo.

FERIMENTI, AGRESSIONI E VIOLENZE CONTRO I POLIZIOTTI. IL SIULP DI TORINO SI COSTITUISCE PARTE CIVILE

BEN VENGA IL DECRETO SICUREZZA DEL MINISTRO SALVINI”

La manifestazione del 22 febbraio  organizzata da attivisti dei centri sociali,(manifestazione assurta alle cronache anche per i violenti insulti della maestra contro le forze dell’ordine) si trasformava in una vera e propria guerriglia urbana con tattiche tendenti ad organizzare agguati contro le forze dell’ordine. I professionisti del disordine lanciavano un ordigno rudimentale con all’interno dei pezzi di metallo e con l’intento di ferire gravemente i poliziotti in servizio. Solo per un caso fortuito i poliziotti non venivano feriti in modo gravissimo se non mortale, riportando comunque  fratture, tendini lesionati e ferimenti vari, con prognosi anche oltre 30 giorni di convalescenza. 

Il SIULP di Torino, con l’Avvocato Maria Grazia Broiera, si è costituito parte civile per dimostrare la sua vicinanza ai colleghi feriti, ai loro famigliari, e per evidenziare con chiari prese di posizione la propria avversità verso i cultori dell’odio e della violenza anti Stato.

Non è la prima volta che le forze dell’ordine subiscono inaudite violenze nei loro confronti e il Decreto sicurezza che si auspica non richieda troppo tempo per l’approvazione, inasprendo alcune sanzioni, tra le quali l’occupazione abusiva di edifici, potrebbe imprimere una svolta nella reale volontà politica di difendere i difensori della legge e dello Stato. La chiusura dei centri sociali abusivi e dediti a coltivare l’odio e la violenza contro lo Stato e le forze dell’ordine è inderogabile.

Si auspica che il tempo in cui le forze dell’ordine venivano viste come l’oggetto del desiderio della scatenata violenza di delinquenti e teppisti degni di misure carcerarie, stia definitivamente tramontando.

 

Eugenio Bravo Segretario Generale Siulp Torino

 

(foto: il Torinese)

Droga “a rate”, arrestati gli spacciatori

In Valle di Susa i carabinieri hanno smantellato un’ampia rete di spacciatori che smerciava centinaia di dosi di eroina e hashish a settimana. Sono state notificate ordinanze di custodia in carcere nei confronti di 12 indagati. I clienti  potevano pagare “a rate” nel giorno  dello stipendio, a fine mese, lasciando però in pegno i documenti o lo smarthphone. Gli arresti sono stati eseguiti stamane  dai carabinieri con l’aiuto  del Comando Provinciale di Torino, del Nucleo Carabinieri Cinofili  e del Nucleo Elicotteristi di Volpiano.

“To be a person”. Tutti i colori della vita

FINO AL 15 NOVEMBRE

Carta. Colori. E tela. Fogli di carta colorati, ritagliati, ripuliti dagli inutili eccessi, composti scomposti e ricomposti e infine applicati sulla tela con combinazioni di universi pittorici e spirituali forse improbabili, forse casuali forse accettati o forse no; ma espressione sempre di un’intima complessità narrata attraverso segni e segnali istintivi, in cui la materia porta dentro le impronte di un’esaltante lievità, insieme (mai in dissonanza) con una vitalità e un’energia del gesto pittorico, calato con irruenza come se ogni pennellata fosse per l’artista un ultimo miracolante atto liberatorio. Capace di staccarti da terra per portarti nell’azzurro di cieli che più azzurri non si può. “Collage totale” o “collage inscindibile dalla pittura” o meglio “pittura in forma di collage”: così leggiamo nel testo-catalogo a presentazione dello opere (15 in totale) portate a Torino da Monique Rollins, in una suggestiva personale curata da Olga Gambari e allestita alla Galleria “metroquadro” fino al prossimo 15 novembre. Per Monique, americana del Delaware ma da tempo attiva fra New York e Firenze, è questo, negli spazi espositivi del gallerista Marco Sassone, un piacevole ritorno, attraverso il quale – sotto il titolo ben esplicito di “To be a person” – la pittrice presenta i lavori della recentissima serie “Spirit”, realizzati in seguito alla sua ultima residenza d’artista svolta a Pechino. Collages su tela. Carta e colore in acrilico, gli elementi essenziale del suo lavoro. Carta e carte, innanzitutto. Per lei materia prima, indispensabile a raccontare e a raccontarsi agli altri. E ciò da sempre. Di lei ricorda infatti la Gambari: “Quando faceva le sue prime lezioni d’arte da bambina, nello studio di una pittrice, invece che dipingere a olio su tela, colorava interi fogli di carta. Esercizi di colore puro”. Sul colore infatti, personalizzato, vibrante, delicato e graffiante ad un tempo, si gioca tutta la potenzialità narrativa delle sue opere; pagine in cui la Rollins trasforma (e l’azione non è per niente semplice, ma anzi complessa e ansiogena, pur se concepita in una sorta di magico divertissement) la realtà esteriore in paesaggi dell’anima, fissati con impetuosi tratti materici sulla linea di quell’espressionismo astratto americano da cui parte, mantenendo nel tempo significative cifre stilistiche, la sua formazione artistica a New York. Oggi sviata, rielaborata e diventata “altro”, attraverso parametri stilistici che si sono evoluti e personalizzati nel tempo e su cui hanno indubbiamente inciso – e non poco – anche gli studi di specializzazione compiuti da Monique sull’arte rinascimentale veneziana. Ecco allora quel nuovo tonalismo acceso, il colore asservito in toto alla luce e soprattutto quel riconoscere nel “bello” la molla d’accensione di un “piacere fisico e sensoriale” più che “intellettuale”, come voleva certo Rinascimento fiorentino, ad esempio. La bellezza legata più ai sensi che alla ragione e all’intelletto. Esaltata dall’accensione di quegli azzurri, di quei bruni smorzati e dei bianchi intensi e raffinati, in cui s’intrecciano libere storie condotte sul tema narrativo e sull’urgenza personale dell’“essere persona”. In un crogiolo variegato “di voci, di segni, forme e colori – ancora la Gambari – che hanno urgenza di essere ed esprimersi, che formano un coro, così incontenibili da uscire dal formato stesso della tela come un fiore che si schiuda. Ma non c’è caos, solo un’eufonia precisa e perfetta”.

Gianni Milani

“To be a person”

Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; www.metroquadroarte.com

Fino al 15 novembre

Orari: mart. – sab. 16/19

***

Nelle foto

– Monique Rollins
– “Levels”, 2018
– “Inner Landscape”, 2018
– “Spirit Painting Blue”, 2018
– “Third Level Spirit”, 2018

 

Le aspre colline e gli alberi di Pippo Leocata, le auto di Paolo Pirrone prive di spazio e di tempo

Si chiuderà domenica 30 settembre, nella Sala Mostre presso la Biblioteca del Comune di Carignano, la doppia personale degli artisti Pippo Leocata – dal titolo “Tra terra e cielo” – e Paolo Pirrone – che guarda principalmente al disfacimento dell’automobile e propone “Dopo la corsa” -, una ventina di opere ciascuno scelte anche tra l’ultima produzione. Personali che vogliono essere il successivo riconoscimento all’avere gli artisti stessi conseguito, in occasione della mostra “Resistenza… Resistenze” tenutasi nel dicembre dello scorso anno nello stesso luogo, rispettivamente con le opere “Natura addio?” e “Metamorfosi”, ex aequo la Menzione speciale della Giuria con la seguente motivazione: “I due dipinti si accomunano nella volontà di una ricerca sperimentale sul colore e sulla materia che porta ad esiti assolutamente innovativi pur mantenendo una connotazione stilistica rigorosa e tecnicamente ineccepibile”.

Di Leocata meglio conoscevamo quelle opere che più, tra storia e mito, ricollegavano il presente ad un passato che affondava le proprie radici nella terra di Sicilia, nell’area di Adrano, con la sua rocca, antica, dove il pittore è nato, chiamata a convivere con il vulcano protettore ma anche feroce, pronto a far esplodere dal rosso violento del suo interno il magma minaccioso che scorrerà giù, lungo le pendici impervie; e poi i cavalieri forti e valorosi e i cavalli impennati, le lotte e le armi, immortalati dentro colori stupendamente accesi, le differenti architetture, le sagome dei suoi angeli, splendenti o atterrati, i miti, le pagine di una cultura e di un’epoca nuova. E poi i panorami più vicini a noi, le colline care a Pavese (“Una vigna che sale sul dorso di un colle/ fino a incidersi nel cielo,/ è una vista familiare”) o quei casolari distesi su quei terroni che degradano a valle, assolati e notturni, che hanno visto le tragedie fenogliane disseminate entro i ventitré giorni: questi raggruppa oggi qui Leocata, scendendo all’albero e al seme, fatti tramite attraverso un’immagine più affettuosa e solitaria. Colori a tratti forti immersi tra intuizioni, pensieri, domande che attendono risposte, alberi scuri e spogli su sfondi anonimi, alberi/silhoutte, geometrici, spezzati nel tratto, che paiono usciti da una vecchia pubblicità animata degli anni Sessanta, macchie di alberi contro accoglienti cieli azzurri. Ne nasce, al di là di un personale sentimento “naturalistico”, una poesia mai facilmente riprodotta, astratta e mai scontata, sciolta in una pace ritrovata tra i sentieri armonici della natura: che ci appare subito più vivifica e più vera.

Paolo Pirrone gioca in solitaria, ha il grande merito di costruire un mondo tutto suo, appartato, facilmente identificabile ma rigoroso, estremamente delineato e circoscritto, una costruzione che ritroviamo quando affronta la superficie terrosa di un paesaggio sia quando ancora estrae dagli elementi realistici gli scheletri della sue automobili – una landa rugginosa che sarebbe entrata di prepotenza nel “Cimitero di automobili” caro ad Arrabal -. E in quell’interno, Pirrone stringe la caratteristica di stare strettamente legato alla realtà, il paesaggio, l’auto e una parte di essa, per staccarsene dopo un attimo e riversare questa sua realtà entro i confini ampi dell’astrazione, dell’ambiente magico, della volontà di sollevare ogni cosa e rappresentarla entro un altro mondo, superiore, fatto di lunghi silenzi, privato di fisicità umane, chiuso nelle più personali suggestioni. Guardando a quelle tecniche miste che trovano spazio su lamiera (una materia rifiutata da molti) o su tavola, ogni particolare sembra aver perso il proprio tempo, lo spazio ha definitivamente allontanato i contorni abituali, un cofano o uno sguardo su un interno vuoto e abbandonato assumono significati assai più importanti di quelli che avevano nel passato. Tutto vive di una dimensione nuova. In un mondo ancora sconosciuto, quasi fantascientifico e di abbandono, le lame di colore, i lampi improvvisi che il pittore incastona tra il bruno della ruggine, che la fa da padrone, sembrano gli unici segni di vita. Tentativi che si portano dietro una bravura consolidata, sperimentazioni, la volontà di rimettersi ad ogni prova in discussione, guardando alla completezza dell’opera, al suo successo.

 

Elio Rabbione

 

Pippo Leocata, “La vigna”, olio su tela, 100 x 100 cm, 2017

Paolo Pirrone, “Le dinamiche del pensiero”, tecnica mista su tavola, 70 x 83 cm, 2009

 

“Via Casa comunale” diventa “Lia Varesio”

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione sul cambio di denominazione dell’indirizzo fittizio per i senza fissa dimora. Il provvedimento, presentato dal vicepresidente vicario Enzo Lavolta (PD), impegna la Sindaca e la Giunta ad attivare le procedure necessarie per modificare la denominazione dell’indirizzo “via Casa comunale” in “via Casa comunale – Lia Varesio“. Va ricordato che, nell’ambito dell’iscrizione all’anagrafe dei cittadini residenti, dal gennaio del 1998 il Comune di Torino predispone, per le persone senza fissa dimora, l’iscrizione anagrafica presso una via territorialmente non esistente: via Casa comunale. Serve a coloro che, non avendo una residenza, non possono votare, iscriversi alle liste per il collocamento al lavoro, avere assistenza sanitaria, concorrere all’assegnazione di una casa popolare. La scelta di chiamarla ‘Lia Varesio’ – ha dichiarato Lavolta – serve a ricordare una straordinaria figura del volontariato torinese, venuta a mancare nel 2008. Lia Varesio, fondatrice dell’associazione ‘Bartolomeo & C.’ e personalità inscrivibile a buon diritto nella tradizione tutta torinese dei Santi sociali, ha trascorso gran parte della sua vita incontrando e assistendo barboni, tossicodipendenti, alcolisti, prostitute e protagonisti di altre vite disperate. Dare oggi un nome ‘reale’ all’indirizzo di chi è senza fissa dimora e vive un quotidiano di fragilità e marginalità sociale, rappresenta un altro piccolo passo nella direzione da lei tracciata. Un punto fermo da cui provare a ripartire”. La mozione, con la ridenominazione di quell’indirizzo, si propone di dare un ulteriore segnale verso le persone che vivono una situazione di fragilità e marginalità sociale. Emendata dal consigliere Antonino Iaria (M5S), è stata approvata con 23 voti favorevoli, 3 contrari, 5 astenuti.

(foto: il Torinese)

“Grand’Italia” a palazzo Ducale di Genova

Domenica 30 settembre alle ore 11, a Palazzo Ducale di Genova – Sala Storia Patria, in occasione del Book Pride 2018, il prof. Dino Cofrancesco, Professore Emerito dell’Università di Genova, presenterà, in dialogo con l’autore, il libro di Pier Franco Quaglieni Grand’Italia, Golem Edizioni. I  libro raccoglie i ritratti di 31 personaggi che hanno caratterizzato la storia e la cultura italiana del Novecento, con molti dei quali l’autore ha intrattenuto rapporti personali. Compaiono, tra gli altri, Croce, Gobetti, Umberto II, Sciascia, Guareschi, Saragat, Oriana Fallaci, Umberto Agnelli, Rita Levi – Montalcini, Bruno Caccia, Giorgio Albertazzi. Una galleria di voci molto diverse una dall’altra, a volte decisamente discordanti, che hanno contribuito a scrivere la storia di una Grand’Italia. Dopo le molte presentazioni estive nel Ponente Ligure, è un traguardo molto importante la presentazione del libro a Palazzo Ducale di Genova, che verrà nei mesi di ottobre e novembre presentato a Roma, Napoli e Firenze.