Settembre 2018- Pagina 6

Cuore salvo a bordo campo

Per la prima volta a livello mondiale durante un evento sportivo, sarà presente a “bordo campo” delle Final Six del Mondiale di Volley di Torino l’ECMO (sistema di supporto cardiocircolatorio extracorporeo)

Per la prima volta a livello mondiale durante un evento sportivo, sarà presente a “bordo campo” delle Final Six del Mondiale di Volley di Torino l’ECMO, il sistema di supporto cardiocircolatorio extracorporeo, già utilizzato, in ambito ospedaliero, per il supporto cardiorespiratorio di pazienti non responsivi alle comuni pratiche terapeutiche ed un’équipe super specialistica costituita da cardiochirurghi, cardioanestesisti, perfusionsiti ed infermieri pronti ad istituire tale metodica per ottimizzare la perfusione durante il trasporto presso le strutture ospedaliere deputate al trattamento definitivo. Una perfusione ottimale in corso di arresto cardiocircolatorio è la chiave per il recupero di una funzione cardiocircolatoria e neurologica efficace. Le indicazioni all’uso dell’Ecmo sono rappresentate da tutte quelle situazioni nelle quali risulti altamente compromesso ed insufficiente il sistema cardio-respiratorio, arresto cardiaco refrattario, embolia polmonare massiva con quadro di shock e/o controindicazione alla terapia riperfusiva mediante agente trombolitico, quadri di shock cardiogeno conseguenti ad estesi infarti miocardici, aritmie ventricolari refrattarie. Ulteriore indicazione è la presenza di severa ipotermia. In questa occasione, il fiore all’occhiello del servizio sanitario sarà la collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione e di Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretti dai professori Luca Brazzi e Mauro Rinaldi, e dell’ospedale Mauriziano di Torino, diretti dai dottori Gabriella Buono e Paolo Centofanti. I diretti interessati saranno a bordo campo, in caso di necessità. Anche in questa occasione l’organizzazione sanitaria dell’evento è stata affidata all’Istituto di Medicina dello Sport di Torino (diretta dal dottor Piero Asteggiano), coordinata dal dottor Marcello Martore, con la ormai collaudata collaborazione con il servizio di Anestesiologia di Maria Pia Hospital Torino e la CRI (in particolare del comitato CRI di Chieri). A completare l’assistenza poi ci sono anche gli specialisti della Naemt Italia specializzata dell’assistenza di tipo traumatologico.

Madre per scelta, convegno a Palazzo Lascaris

Domani, venerdì 28 settembre 2018, dalle ore 9 alle ore 13, presso la sala Viglione di Palazzo Lascaris, si terrà il convegno “Madre per scelta”,  sulla tutela dei diritti e della salute delle donne nella rete dei consultori

L’iniziativa, promossa da “Se non ora quando”, in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte e l’Ordine provinciale dei medici, intende fare punto delle politiche di promozione della salute delle donne e della maternità consapevole all’interno delle strutture pubbliche.  In apertura, i saluti istituzionali di Laura ONOFRI, per  il Comitato torinese di Se Non Ora Quando, Nino BOETI per il Consiglio regionale, dell’Assessora Monica CERUTTI e del Presidente dell’Ordine dei Medici Guido GIUSTETTO.  Si partirà dal confronto tra la le legislazioni europee, con Enrica GUGLIEMOTTI, SNOQ, e regionali con Anna POMPILI, Ospedale San Giovanni di Roma, per focalizzare, poi, l’attenzione sui Consultori Piemontesi, con la responsabile regionale, Maria Rosa GIOLITO. Seguirà il focus sulle due recenti delibere regionali di Emilia Romagna Piemonte sui percorsi di promozione della salute sessuale degli adolescenti e dei giovani, con le consigliere Roberta MORI e Nadia CONTICELLI. Conclusioni dell’Assessore alla Sanità Antonio SAITTA

Le fiamme gialle scoprono giro clandestino di immigrati cinesi

La Guardia di Finanza di Torino ha sgominato una banda dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di cinesi . Sono 37 gli indagati , tra loro una cittadina cinese residente a Milano e un avvocato di Genova. Con annunci su chat in Cina venivano individuati cittadini interessati a emigrare in Italia con il permesso di soggiorno legato alla frequenza di falsi tirocini di lavoro, per i quali pagavano una cifra dai mille ai tremila euro. Aziende e società in difficoltà economica ottenevano un corrispettivo variabile dai 700 a mille euro per pratica, e presentavano finte domande di tirocinio presso il Centro per l’impiego. Gli ingressi illegali scoperti dalle fiamme gialle sono nove.

​​INFERMIERE DELLA DIALISI DEL MARTINI PREMIATO A CONCORSO NAZIONALE LETTERARIO

“Ciò che resta” è il titolo del racconto breve con il quale Gianluca Alfonsi, infermiere di Dialisi presso la Nefrologia e Dialisi 3 dell’Ospedale Martini, ha vinto un premio nella sezione Narrativa del Concorso Nazionale “Quirino Maggiore” di Narrativa, Poesia e Fotografia in Nefrologia, Dialisi e Trapianto. Il premio è stato consegnato a Firenze domenica 23 settembre, nel corso di una suggestiva cerimonia che si è tenuta nei saloni di Palazzo Vecchio. Il concorso è dedicato alla memoria di un illustre nefrologo italiano ed è un esempio dell’interesse e dell’importanza della cosiddetta Medicina Narrativa applicata alla Nefrologia. Il concorso ha raccolto la partecipazione di molti pazienti, famigliari e operatori che con varie modalità espressive – prosa, fotografia e poesia – hanno raccontato di sé e in questo modo hanno rivissuto e trasmesso questa esperienza magica e dolorosa allo stesso tempo. “Ciò che resta” racconta le emozioni e le ansie di Luca, un infermiere alle sue prime esperienze in sala dialisi; Nicola, un collega esperto, gli insegna la tecnica ma lo ammonisce: “la gestione della macchina è solo una parte del nostro lavoro: ciò che resta è molto più impegnativo e non lo trovi in nessun manuale”. Congratulazioni a Gianluca che ha saputo riportare in questo racconto la parte più impegnativa del rapporto con i pazienti: curare l’anima. Tutte le dieci opere premiate al Concorso Nazionale “Quirino Maggiore” sono pubblicate in un libro edito da Tassinari, Firenze 2018. Intanto le esperienze di Medicina Narrativa continuano presso la S.C. Nefrologia e Dialisi 3, diretta dal Dr. Roberto Boero: attraverso le loro “Lettere al Direttore” i partecipanti al 1° Corso di Fitwalking per pazienti nefropatici hanno narrato una parte preziosa e nascosta della loro esperienza di camminatori sportivi in gruppo, fornendo agli Operatori Sanitari un utile strumento di conoscenza e valutazione dell’adattamento dei pazienti alla patologia e dei benefici correlati alla pratica di attività sportiva.​

INTERCONNESSIONE ITALIA – FRANCIA: TERNA CONCLUDE I LAVORI NEL COMUNE DI AVIGLIANA

Come previsto dal cronoprogramma, sono in fase conclusiva i lavori di posa del cavo dell’interconnessione Italia – Francia avviati da Terna lo scorso 25 giugno nel comune di Avigliana. Da oggi viene ripristinata la regolare viabilità nell’area compresa tra le gallerie Antica di Francia e Monte Cuneo, la rotatoria di corso Europa e il viadotto di raccordo con la A32, l’autostrada Torino-Bardonecchia. Escavatori e operai saranno ancora all’opera, per qualche giorno, sulla rotatoria di corso Europa, per completare le ultime attività. Ma l’area tornerà da domani ad essere percorribile in tutti i sensi di marcia. Nel corso di questi tre mesi Terna, in sinergia con l’amministrazione comunale e il comando della Polizia Municipale, ha adottato tutte le misure necessarie per ridurre l’impatto dei lavori. Non sempre è stato possibile evitare qualche inevitabile disagio e per questo l’Azienda rinnova il suo ringraziamento a tutta la popolazione. I lavori proseguiranno in direzione del Frejus per completare i 95 chilometri del tratto italiano dell’elettrodotto Italia-Francia, il più lungo al mondo in corrente continua via cavo, quindi invisibile e senza alcun impatto sul paesaggio. Un progetto senza precedenti per soluzioni ingegneristiche, tecnologiche e ambientali, che porterà benefici al sistema elettrico, ai cittadini e alle imprese.

Jacques Brel, il talento “di invecchiare senza diventare adulti”

Il 9 ottobre di quarant’anni ci lasciava Jacques Brel, uno dei più grandi chansonnier del ‘900, autore di indimenticabili brani come Ne me quitte pas e La chanson des vieux amants. Un cancro se lo portò via a soli  49 anni. Belga di nascita ma francese d’adozione, iniziò a suonare senza grande successo nei cabaret  e nei bistrot di Parigi ma tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ‘60 il pubblico riconobbe il suo talento. Brel pubblicò 13 album, l’ultimo nel 1977 ( Les Marquises, noto anche come Breldieci anni dopo la scelta di non cantare più un pubblico. I più grandi cantanti, come Juliette Gréco, hanno interpretato le sue canzoni e da grande artista qual’era venne apprezzato anche come attore e regista teatrale. I sentimenti, l’amore, un certo esistenzialismo umanistico, le idee libertarie, l’antimilitarismo non di maniera, gli sberleffi alla società dei benpensanti, il senso dell’amicizia: i testi di Jaques Brel hanno riassunto la vita sotto ogni punto di vista. Jacques Brel è sepolto nel cimitero del Calvario ad Atuona, la località principale dell’isola di Hiva Oa nella Polinesia francese dove si era trasferito negli ultimi anni della sua vita. Nello stesso luogo, posto su un’alta collina dalla quale si vede l’oceano, riposa il pittore Paul Gauguin. Come scrisse in uno dei suoi testi più belli e importanti “c’è voluto del talento per riuscire a invecchiare senza diventare adulti“. In anche in questi altri versi, da poeta inquieto e ribelle, vi si può leggere il suo messaggio rivolto ad ognuno di noi: “Vi auguro sogni a non finire,la voglia furiosa di realizzarne qualcuno;vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare;vi auguro passioni,vi auguro silenzi;vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e risate di bambini;vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza,alle virtù negative della nostra epoca.Vi auguro soprattutto di essere voi stessi”.

Marco Travaglini

Incendi: la nuova legge per proteggere i boschi

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità il disegno di legge che recepisce la normativa nazionale andando a definire le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi

Elemento di novità l’introduzione del divieto di abbruciamento diffuso del materiale vegetale, fissato per tutto il periodo che va dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno. Gli oneri previsti ammontano a 3 milioni di euro all’anno per il triennio 2018/2020. Per il provvedimento sono intervenuti, in qualità di relatori Antonio Ferrentino (Pd) per la maggioranza e Federico Valetti (M5s) per l’opposizione. Ferrentino ha illustrato le principali novità della normativa, partendo dall’organizzazione del sistema antincendi boschivi del Piemonte, che vede nei Volontari del Corpo AIB Piemonte la colonna portante a cui la Regione affida compiti in materia di prevenzione ed estinzione incendi boschivi con il riconoscimento di un ruolo di coordinamento sul teatro delle operazioni di spegnimento. Valetti ha evidenziato come il Movimento abbia attivamente collaborato per la stesura definitiva della normativa al fine di fornire risposte adeguate e necessarie al grave e preoccupante fenomeno degli incendi boschivi. Nel corso della discussione sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) e Angelo Bona (Fi) che hanno evidenziato rispettivamente il “nodo delle risorse e della revisione delle convenzioni” e “la mancanza di un coordinamento tra Regione e Comuni”. L’intervento normativo, composto da 15 articoli, si è reso necessario, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia, in seguito all’entrata in vigore del decreto legislativo numero 177/2016 e alla soppressione del Corpo forestale dello Stato.

 

cs – www.cr.piemonte.it

Le nuove frontiere della fotografia nell’era digitale

Il Rotary Rivoli promuove lunedì 1 ottobre prossimo una serata conviviale dedicata alla fotografia con un ospite di eccezione, il fotografo torinese Paolo Ranzani, classe 1966, che parlerà sul tema della “Mutazione del linguaggio fotografico nell’era digitale”.Ranzani, che ha frequentato il Dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design a Torino, specializzandosi nel genere people, è un fotografo a 360 gradi, sia attivo nel campo della moda, sia nei reportage sociali e nel glamour. La sua opera spazia dai ritratti agli scatti alle celebreties, al settore del beauty, advertising e fashion. Ha realizzato molti lavori per Fiat, Iveco, Lavazza, Oreal, oltre a curare l’immagine di vari personaggi noti del mondo dello spettacolo, fra cui Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Fernanda Lessa, i Subsonica, Antonella Elia. Negli ultimi anni ha poi ampliato la sua indagine di ricerca al linguaggio del video ed ha pubblicato libri come “Ecce femina” nel 2000, “La soglia. Vita carcere e teatro” e Go 4 it/ Universiadi 2007. È referente artistico per il progetto Torino Mosaico e del collettivo artistico Dead Photo Working per il progetto di apertura di Luci di Artista.

Mara Martellotta

Biofrutteto e partecipazione

Il progetto del Biofrutteto condiviso, pensato e progettato dalla Città di Venaria Reale e dalla Fondazione Contrada Torino Onlus, rispettivamente ente capofila e partner co-finanziatori, riceverà il sostegno della Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Cittadino Albero. Spazio pubblico, verde e sociale”, che ha come obbiettivo quello di intervenire su porzioni di territorio e/o spazi residuali urbani aumentando il patrimonio arboreo e sostenendo processi di partecipazione e cittadinanza attiva per la gestione delle aree interessate, in un ‘ottica di miglioramento della attività ambientali e umane che definiscono il “metabolismo urbano”. Il progetto consiste nella creazione di un Biofrutteto condiviso, caratterizzato da alberi da frutta e arbusti da frutto di specie diverse, da realizzarsi nell’area verde individuata dal Comune di Venaria Reale tra le vie Don Sapino, Calabresi e Moro. Un appello per le cittadine e i cittadini: tutti coloro che fossero interessati ad essere coinvolti attivamente alla partecipazione a questo progetto, potranno proporsi per l’adesione al progetto e l’adesione alla formazione gratuita prevista, rispondendo alla manifestazione d’interessepubblicata sul sito www.comune.venariareale.to.it nel canale tematico Biofrutteto condiviso. Nel canale tematico, sarà pubblicato il materiale informativo che via via seguirà nel tempo il processo di sviluppo del progetto. Il sindaco della Città di Venaria Reale, Roberto Falcone, afferma «Siamo orgogliosi di questo progetto perché aumenta la partecipazione dei cittadini e il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere sui beni comuni, in particolare sull’ambiente che lo circonda. Il Biofrutteto contribuirà anche a colorare l’identità urbanistica del quartiere e spero sarà motivo di orgoglio non solo per i cittadini che si prenderanno cura delle piante, ma anche per coloro che vedranno finalmente qualcosa di nuovo e bello». Dichiara altresì l’assessore all’Ambiente, Marco Allasia «Il Biofrutteto rappresenta esattamente il modello di sviluppo di città che vogliamo. Uno spazio condiviso, dove il cittadino si prende cura del verde, e lo vive come una risorsa, non come un problema. Un modello di sviluppo biologico, dove alla produzione industriale si sostituisce una produzione sostenibile e compatibile con il rispetto per l’ambiente. Un luogo dove chiunque può tornare a prendersi cura di un essere vivente e godere dei frutti di questa relazione. Un luogo dove possiamo sentirci tutti un po’ più vicini alla Terra». 

OBBIETTIVI DEL PROGETTO

– rinnovare un’area sottoutilizzata, posta all’interno di un contesto urbano ad alta densità residenziale, restituendole una funzione sociale e produttiva;

– generare valori ecologici, diffondere e salvaguardare la biodiversità del territorio;

– creare delle aree verdi a bassa manutenzione con importanti ricadute partecipative, attraverso la formazione di cittadini interessati che possano prendersi cura e raccogliere i “frutti” del loro impegno, andando a rafforzare il senso di comunità.

– miglioramento della qualità dell’aria grazie all’abbassamento dei valori di CO2 e conseguente mitigazione del clima.

Il futuro impianto del Biofrutteto sarà basato sul principio di eco-sostenibilità, grazie ad un innovativo sistema di riutilizzo delle acque meteoriche superficiali, al riuso dei rifiuti umidi e dei residui delle lavorazioni del frutteto, oltre che ad un attenzione particolare alla preservazione delle bio-diversità con interventi di sostegno della fauna che si genererà con il nuovo impianto arboreo. Oltre alla piantumazione delle specie arboree, verrà creata una zona di socializzazione, dove troveranno posto anche degli spazi funzionali e le attrezzature indispensabili per i soggetti attivi che interverranno nell’area. Sarà presente un’area di compostaggio, costruita con elementi riciclati (es. pallet in legno), un’area di rimessaggio delle attrezzature necessarie per la manutenzione del frutteto e un’area di sosta/socializzazione con tavoli e sedie ad uso dei cittadini.

PARTNER DI PROGETTO

Il Biofrutteto vuole essere uno strumento per favorire l’aggregazione sociale, incoraggiare la collaborazione e la condivisione/scambio di esperienze e conoscenze. Fondamentale per questi elementi sarà la partecipazione come partner delle realtà locali. Oltre ai cittadini attivi che vorranno partecipare alla costruzione, cura e mantenimento nel tempo del Biofrutteto queste sono le altre realtà che hanno aderito al progetto:

– i due comprensori didattici di Venaria Reale (Don Milani e Lessona – materne, elementari, medie) che introdurranno i temi ambientali e il racconto delle attività previste all’interno delle attività didattiche delle classi che parteciperanno, estendendo la partecipazione agli insegnanti e ai genitori degli alunni;

– Associazione di Volontariato Proloco Altessano e Venaria, che metterà a disposizione le proprie reti;

– la Coutenza del Canale di Venaria è stata coinvolta in qualità di soggetto esperto sui temi dell’irrigazione agricola;

– InQubatore Culturale supporterà il progetto negli aspetti della comunicazione e condivisione delle iniziative in collaborazione con l’ufficio stampa della Città di Venaria Reale;

– KORTO srl è stato coinvolto in qualità di soggetto in grado di fornire soluzioni per la possibilità di commercializzare la sovrapproduzione del frutteto, in modo da poter reinvestire eventuali proventi;

– RSA Piccola Reggia in fase di coinvolgimento

Ma tutti gli altri sono invitati a partecipare!

IL BIO-FRUTTETO IN NUMERI

9.600 mq per 100 alberi da frutto e 100 arbusti da piccoli frutti. 

MARE MEDITERRANEUM, UNA MOSTRA A PALERMO

Prosegue fino al 1 ottobre all’interno della Sala Pompeiana del Teatro Massimo la mostra MARE MEDITERRANEUM, progetto del collettivo di artisti russi AES+F presentato dal Multimedia Art Museum di Mosca e incluso tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 Palermo

Il Mare Mediterraneo, crocevia tra Oriente e Occidente, culla delle più antiche civiltà e delle tre grandi religioni monoteiste, è da sempre teatro di scambi commerciali, scontri economici e politici, diaspore  etniche e religiose. E da sempre la Sicilia, isola geograficamente al centro di questo continente acqueo, è terra di conquista e avamposto strategico, ma soprattutto porto di approdo e accoglienza, luogo di riparo e di ripartenza, simbolo del meticciato e della convivenza tra Nord e Sud, tra Arabi e Normanni, tra Cristianesimo e Islam.Oggi più che mai questo stesso Mare Mediterraneo è un territorio instabile e in fibrillazione, cuore della nuova odissea dei migranti e custode, nei suoi abissi, delle storie individuali e collettive dei viaggi disperati dei nuovi dannati della Terra. In un momento storico in cui il tema della migrazione e la crisi dei rifugiati nel Mediterraneo è tornato tristemente e ferocemente alla ribalta nelle pagine della cronaca quotidiana, facendo esplodere ipocrisie e contraddizioni, i quattro artisti moscoviti Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky e Vladimir Fridkes propongono a Palermo, cuore della Sicilia, un’installazione che si presenta come una potente metafora visiva, un monumento precario eretto a commemorazione di queste moltitudini troppo spesso lasciate senza nome. Nove statuette di porcellana modellate sullo stile kitsch neo-rococò di Capodimonte, poggiate su altrettanti piccoli piedistalli che ne esaltano la fragile precarietà, si trovano incastonate come gioielli in un ondeggiante oceano virtuale, immerse in una videoproiezione che evoca il mare come elemento vivo, capace di trasformarsi in pochi secondi da placida distesa azzurra a furioso inferno in tempesta. Con la dovizia di particolari e i tipici colori pastello dei soprammobili borghesi di un tempo, le piccole sculture raffigurano scene di naufragio e di accoglienza, attingendo all’esplicito e potente immaginario degli AES+F, dove il gusto e l’estetica del paradosso si combinano con una lettura della realtà radicale e diretta. Il riferimento a La zattera della Medusa di Théodore Géricault è esplicito ed evidente, così come esplicita ed evidente è la parodia della tragedia – tipica della letteratura russa d’avanguardia – messa in atto dagli artisti, capace di turbare nel profondo con un gesto esteticamente sovversivo la coscienza di noi spettatori, ormai assuefatti dalla cronaca degli eventi.  La forma e il materiale scelti per queste opere sono in contrasto con il dramma di ciò che si sta svolgendo nel Mediterraneo oggi – sottolineano gli AES+F – e così facendo lo sottolineano. Un raggio di luce riflesso illumina meglio di un raggio diretto. Pensiamo che ciò sia vero soprattutto per questo lavoro.A gennaio 2019 gli AES+F saranno protagonisti di un nuovo progetto al Teatro Massimo: cureranno infatti la messa in scena dal punto di vista visivo della TURANDOT di Giacomo Puccini, opera con la regia di Fabio Cherstich, co-prodotta dal Teatro Massimo di Palermo insieme a Karlsruhe Staatstheater, Teatro Comunale di Bologna e National Operetta Kyiv, che inaugura la stagione 2019.

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Mostra promossa dal Multimedia Art Museum di Mosca
Manifesta 12 Palermo, eventi collaterali

Teatro Massimo, Sala Pompeiana
Piazza Verdi, Palermo
18.06.2018 – 1.10.2018